Un
autista ferito e due auto incendiate: è il bilancio di uno scontro
avvenuto a Napoli tra tifosi di Ctl Campania e Foggia, squadre militanti
in serie 'D'.
Un
gruppo di ultrà partenopei ha assaltato un bus all'uscita della
tangenziale, armato di spranghe e con caschi in testa. Il pullman è
stato colpito con pietre e altri oggetti che hanno frantumato i vetri.
Pronto l'intervento dei carabinieri. Dopo la partita, la polizia ha
scortato i bus ospiti fino all'autostrada Napoli-Bari.
giovedì 29 novembre 2012
"DONNE PER TARANTO". TARANTO E' SEDUTA SU UNA POLVERIERA
Taranto "e' una citta' seduta su di una polveriera e nonostante
questo, si continuano a rilasciare Autorizzazioni, a fare decreti a
danno della sicurezza di una popolazione intera. Ci sembrava
inconcepibile un mese fa che venisse rilasciata un Aia senza Pee ma
Istituzioni locali e Governo hanno ignorato la richiesta di oltre 4000
cittadini che chiedevano garanzie e sicurezza, rilasciando un
autorizzazione senza preoccuparsi di quali potessero essere i danni
causati in caso di Incidente Rilevante".
"Riteniamo che tale atteggiamento - sostengono le Donne per Taranto - vada stigmatizzato in un giorno come quello di oggi che ha visto la citta' in un pericolo enorme e gravissimo. Quanto accaduto poteva sicuramente avere epiloghi piu' gravi e drammatici e nessuno puo' ignorare tutto cio' cosi' come le Istituzioni hanno fatto fino ad oggi. Ci chiediamo per l'ennesima volta chi paghera' per questi crimini?".
"Chiediamo alle Istituzioni che diano urgentemente conto a tutta la citta' della loro superficialita' e inefficienza nel tutelare operai e popolazione e che assumano impegni reali e concreti per ripristinare legalita' e sicurezza. E mentre il Governo si preoccupa di stilare un ulteriore Decreto per salvare l'Ilva - sottolineano - i cittadini di Taranto, gli operai, i bambini delle scuole vivono con il pericolo costante di un Polo Industriale pericoloso non solo per le emissioni dannose alla Salute ma anche per un eventuale incidente rilevante che oggi abbiamo sfiorato. Taranto non sara' disposta ad aspettare ancora, non sara' disposta a subire ancora. Il nostro plauso alla Magistratura unica a portare avanti la sua azione di giustizia e di tutela nostra e dei nostri figli".
"Riteniamo che tale atteggiamento - sostengono le Donne per Taranto - vada stigmatizzato in un giorno come quello di oggi che ha visto la citta' in un pericolo enorme e gravissimo. Quanto accaduto poteva sicuramente avere epiloghi piu' gravi e drammatici e nessuno puo' ignorare tutto cio' cosi' come le Istituzioni hanno fatto fino ad oggi. Ci chiediamo per l'ennesima volta chi paghera' per questi crimini?".
"Chiediamo alle Istituzioni che diano urgentemente conto a tutta la citta' della loro superficialita' e inefficienza nel tutelare operai e popolazione e che assumano impegni reali e concreti per ripristinare legalita' e sicurezza. E mentre il Governo si preoccupa di stilare un ulteriore Decreto per salvare l'Ilva - sottolineano - i cittadini di Taranto, gli operai, i bambini delle scuole vivono con il pericolo costante di un Polo Industriale pericoloso non solo per le emissioni dannose alla Salute ma anche per un eventuale incidente rilevante che oggi abbiamo sfiorato. Taranto non sara' disposta ad aspettare ancora, non sara' disposta a subire ancora. Il nostro plauso alla Magistratura unica a portare avanti la sua azione di giustizia e di tutela nostra e dei nostri figli".
LA PUGLIA IN GINOCCHIO E IL BEL NIKI SPAZIA IN TV
Parla, va in onda, discute e gira l'Italia in tv. intanto la
sua Puglia è in ginocchio. Nichi non accetta il verdetto di domenica:
ha perso
Mentre Taranto brucia, Nichi a Roma discute. Nichi Vendola sul suo profilo Twitter annuncia "A minuti sarò ospite di Ottoemezzo su la7". Dunque mentre la sua Puglia
e Taranto sono colpite prima dallo spettro della chiusura dell'Ilva lui
se va in giro in tv lontano dalla sua terra. Vendola non ha ancora
superato lo schock di aver perso le primarie del centrosinistra. Per lui
la sconfitta ancora non esiste. e così quando annuncia di andare in tv
lo fa allo stesso modo di quando era nel vivo della sua campagna
elettorale per essere il candidato premier. Va da Lilli Gruber e
non parla poi così tanto dell'Ilva. Non parla di una regione piegata da
una tragedia sociale e ambientale. non parla di una città che rischia
di esplodere fra la minaccia della chiusura degli impianti e il rischio
per la salute dei suoi cittadini. Nichi non c'è in Puglia. Lui parte e
va in tv a parlare ancora di primarie. Fa l'endorsement esplicito a
Bersani: "Ha una caratteristica rara sulla scena pubblica - dice Vendola
- non è un cinico. Ed è un grande amministratore e un leader la cui
cultura politica è in sintonia con le famiglie del socialismo europeo.
Renzi - ha continuato - è un giovane sgargiante e spavaldo, ma il suo
profilo politico culturale lo fa rassomigliare all’Europa
conservatrice". E intanto taranto brucia. Poi si perde nei discorsi
dell'antiberlusconismo:"Berlusconi è finito. Ma l'antiberlusconismo è
ancora egemone". E intanto Taranto brucia ancora. Nichi non ha capito
che ha perso. C'ha provato, ma ha perso. E' stato sconfitto da Renzi e
Bersani. Deve capirlo. Ha perso la sua occasione. La cosa migliore e
giusta che deve fare è tornarsene in Puglia a fare il governatore. A
Taranto non lo hanno eltto per andare ad Otto e mezzo in tv. A Taranto
lo hanno eletto perchè faccia il suo dovere. Dare risposte a chi non le
ha. I lavoratori pugliesi.
mercoledì 28 novembre 2012
martedì 27 novembre 2012
INDAGARE ANCHE IL SINDACO STEFANO? IL VIDEO PARLA CHIARO
DOPO TANTISSIMI RINVII ED OSTACOLI, IL SINDACO, IN SORDINA, FISSO' LA DATA DEL REFERENDUM "ANTI-ILVA", RICHESTO DA TARANTO-FUTURA, PROPRIO NEL WEEK END DI PASQUA. UNA SCELTA CHE AVREBBE FAVORITO SICURAMENTE L'ASTENSIONISMO E IL NON RAGGIUNGIMENTO DEL QUORUM. RIUSCII A SCOVARE IL DEC
RETO E LO SBUGIARDAI. VEDETE IL VIEO ALLEGATO ED IL COMUNICATO CHE FECI ALL'EPOCA----
Fabio Matacchiera contesta il Sindaco di Taranto che firma il decreto per fare il referendum "anti-ilva" a Pasqua.
COMUNICATO STAMPA
Nel ringraziarVi della Vs. presenza, Vi rendo noto che Vi ho convocati per metterVi al corrente di un'incresciosa situazione che vede coinvolto il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefano.
Come ben sapete, in questi giorni, si dovrà sapere la data del referendum "anti-Ilva" promosso dall'Avv. Nicola Russo, fondatore e presidente dell' Ass. TarantoFutura, referendum che io ed il Fondo Antidiossina Taranto Onlus, come altre associazioni ambientaliste, sosteniamo fortemente. Dopo i numerosi rinvii della suddetta data, causati da motivazioni varie (vedi ricorsi), sembra che si sia finalmente giunti alla fase di scelta del fatidico giorno da parte del primo cittadino. Già molti giorni fa, ho espresso i miei dubbi e le mie preoccupazioni in merito a tale scelta, ipotizzando che la data del referendum sarebbe potuta capitare in un periodo di "ponte festivo", in cui molti cittadini si sarebbero potuti trovare in vacanza fuori Taranto. Ciò avrebbe potuto influire negativamente sul raggiungimento del quorum previsto.
Ho cercato informazioni presso vari uffici comunali per avere lumi in merito, contattando diverse persone che mi hanno dato solo informazioni vaghe, asserendo che era nell'aria che il Sindaco stesse decidendo per domenica 24 aprile 2011, ma fino ad allora nessuna certezza. Calendario alla mano, verificavo che il 24 precede la festività del 25 aprile (La Liberazione)... e non solo, il 24 ed il 25 aprile corrispondono rispettivamente a Pasqua e Pasquetta e costituiscono l'UNICO "ponte" sul calendario (GUARDA CASO!!!). Neanche a farlo apposta, sono entrato in possesso di una documentazione ufficiale che allego alla presente che testimonia la volontà e la decisione del Sindaco di Taranto di indire il referendum per quella data (24 Aprile 2011). All'uopo, ieri (1 settembre alle ore 9.28) mi mettevo in contatto telefonico con il Capo Servizio del Gabinetto Sindaco, Dr. Rosalba Danese, la quale mi confermava quella data, ma si proponeva di chiedere al Sindaco di modificarla, anticipandola a marzo. Provvedevo subito ad informare la stampa di quanto sopra.
La cosa sconcertante è che ieri mattina, presso la Sala degli Specchi del Municipio, nel corso di una conferenza stampa, tenuta dal dott. Stefàno, alla domanda a lui rivolta da parte di alcuni giornalisti in merito al 24 aprile, come data del referendum, lo stesso rispondeva di non sapere nulla ed in particolare dichiarava "E' PURA FANTASIA".
Leggete il documento che vi allego e traete le Vs. conclusioni in merito alla "SINCERITA'" del Sindaco.
N.B. Qualcuno ha avanzato l'ipotesi che votare nel giorno di Pasqua avrebbe potuto portare vantaggi per il raggiungimento del quorum, in quanto molti studenti ritornano dalle Università che frequentano in altre città. In realtà, non è così. Da fonti della Questura di Taranto, risulta che nei giorni di Pasqua e Pasquetta la città si spopola letteralmente, tant'è che le autorità, in quel periodo, invitano la gente a prestare la massima attenzione a causa dei rischi di furto negli appartamenti. Senza contare che a Pasqua e a Pasquetta, le persone che rimangono in città hanno altro a cui pensare!
Taranto, 2 settembre 2010 Prof. Fabio Matacchiera
QUESTO IL VIDEO.
RETO E LO SBUGIARDAI. VEDETE IL VIEO ALLEGATO ED IL COMUNICATO CHE FECI ALL'EPOCA----
Fabio Matacchiera contesta il Sindaco di Taranto che firma il decreto per fare il referendum "anti-ilva" a Pasqua.
COMUNICATO STAMPA
Nel ringraziarVi della Vs. presenza, Vi rendo noto che Vi ho convocati per metterVi al corrente di un'incresciosa situazione che vede coinvolto il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefano.
Come ben sapete, in questi giorni, si dovrà sapere la data del referendum "anti-Ilva" promosso dall'Avv. Nicola Russo, fondatore e presidente dell' Ass. TarantoFutura, referendum che io ed il Fondo Antidiossina Taranto Onlus, come altre associazioni ambientaliste, sosteniamo fortemente. Dopo i numerosi rinvii della suddetta data, causati da motivazioni varie (vedi ricorsi), sembra che si sia finalmente giunti alla fase di scelta del fatidico giorno da parte del primo cittadino. Già molti giorni fa, ho espresso i miei dubbi e le mie preoccupazioni in merito a tale scelta, ipotizzando che la data del referendum sarebbe potuta capitare in un periodo di "ponte festivo", in cui molti cittadini si sarebbero potuti trovare in vacanza fuori Taranto. Ciò avrebbe potuto influire negativamente sul raggiungimento del quorum previsto.
Ho cercato informazioni presso vari uffici comunali per avere lumi in merito, contattando diverse persone che mi hanno dato solo informazioni vaghe, asserendo che era nell'aria che il Sindaco stesse decidendo per domenica 24 aprile 2011, ma fino ad allora nessuna certezza. Calendario alla mano, verificavo che il 24 precede la festività del 25 aprile (La Liberazione)... e non solo, il 24 ed il 25 aprile corrispondono rispettivamente a Pasqua e Pasquetta e costituiscono l'UNICO "ponte" sul calendario (GUARDA CASO!!!). Neanche a farlo apposta, sono entrato in possesso di una documentazione ufficiale che allego alla presente che testimonia la volontà e la decisione del Sindaco di Taranto di indire il referendum per quella data (24 Aprile 2011). All'uopo, ieri (1 settembre alle ore 9.28) mi mettevo in contatto telefonico con il Capo Servizio del Gabinetto Sindaco, Dr. Rosalba Danese, la quale mi confermava quella data, ma si proponeva di chiedere al Sindaco di modificarla, anticipandola a marzo. Provvedevo subito ad informare la stampa di quanto sopra.
La cosa sconcertante è che ieri mattina, presso la Sala degli Specchi del Municipio, nel corso di una conferenza stampa, tenuta dal dott. Stefàno, alla domanda a lui rivolta da parte di alcuni giornalisti in merito al 24 aprile, come data del referendum, lo stesso rispondeva di non sapere nulla ed in particolare dichiarava "E' PURA FANTASIA".
Leggete il documento che vi allego e traete le Vs. conclusioni in merito alla "SINCERITA'" del Sindaco.
N.B. Qualcuno ha avanzato l'ipotesi che votare nel giorno di Pasqua avrebbe potuto portare vantaggi per il raggiungimento del quorum, in quanto molti studenti ritornano dalle Università che frequentano in altre città. In realtà, non è così. Da fonti della Questura di Taranto, risulta che nei giorni di Pasqua e Pasquetta la città si spopola letteralmente, tant'è che le autorità, in quel periodo, invitano la gente a prestare la massima attenzione a causa dei rischi di furto negli appartamenti. Senza contare che a Pasqua e a Pasquetta, le persone che rimangono in città hanno altro a cui pensare!
Taranto, 2 settembre 2010 Prof. Fabio Matacchiera
QUESTO IL VIDEO.
lunedì 26 novembre 2012
ECCO COME NIKI VENDOLA COPRIVA L'ILVA
Nella
mail di Archinà “comunicava che il presidente Vendola si era fortemente
adirato con i vertici dell’Arpa Puglia, cioè il direttore scientifico
Blonda e il direttore generale Assennato, sostenendo che loro non devono
assolutamente attaccare l’Ilva di Taranto e piuttosto si dovevano
occupare di stanare Enel ed Eni che cercavano di aizzare la piazza
contro l’Ilva”.
Sempre secondo quanto scrive Archinà a Riva
“Vendola aveva pubblicamente dichiarato che il 'modello Ilva doveva
essere esportato in tutta la regione riferendosi, chiaramente, alla
famosa 'legge sulla diossina la cui gestazione era stata evidentemente
frutto della concertazione tra la Regione e l’Ilva che aveva sempre
osteggiato il cosiddetto 'campionamento in continuò, ottenendo, appunto,
in tale legge che ciò non fosse imposto”.
Gazzetta del Mezzogiorno - Lunedì, 26 Novembre 2012
SPARATORIA DAVANTI ALLA CONCATTEDRALE. UN FERITO
Nel corso della sparatoria
avvenuta ieri mattina davanti alla Concattedrale 'Gran Madre
di Dio' di Taranto è stato attinto di striscio da due colpi di
pistola Giuseppe Zacometti, di 42 anni, con precedenti penali.
L'uomo si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale 'Santissima Annunziata' con una doppia ferita al ginocchio sinistro giudicata guaribile in 15 giorni. Sono in corso indagini da parte della polizia per identificare il responsabile e stabilire il movente.
L'uomo si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale 'Santissima Annunziata' con una doppia ferita al ginocchio sinistro giudicata guaribile in 15 giorni. Sono in corso indagini da parte della polizia per identificare il responsabile e stabilire il movente.
TARANTO ALL'ULTIMO POSTO PER LA QUALITA' DELLA VITA. GRAZIE A TUTTI
Nell'anno dell'emergenza Ilva, Taranto è l'ultima città d'Italia per
qualità della vita. In compagnia di Bari, Brindisi e Foggia, quattro
province pugliesi nelle ultime otto posizioni in classifica della
ricerca del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province
italiane. Per il capoluogo ionico, che scalza dall'ultimo posto la
vicina Foggia, è la "storia di un declino annunciato".
La ricerca - svolta ancora sulle 107 province invece che sulle 110 attuali - si articola su sei settori (tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico, tempo libero) costruiti a loro volta su sei indicatori (per un totale di 36), che danno luogo a sei graduatorie di tappa e quindi alla classifica finale.
In fondo alla classifica c'è Taranto che raggiunge il proprio risultato migliore solo nell'Ordine pubblico (54esimo posto grazie all'incidenza modesta di scippi, borseggi e rapine e di truffe) mentre si ferma al 94esimo posto in Tenore di vita e in Servizi-Ambiente-Salute e al 95esimo nella voce Affari e lavoro per registrare i risultati peggiori nel Tempo libero e nella Popolazione (rispettivamente al posto 104 e 103 della classifica).
Taranto risulta anche fortemente deficitaria sotto il profilo dei giovani, visto che la loro quota sul totale degli abitanti è scesa del 6 per cento in dieci anni e la citta è al 105esimo in Italia per l'imprenditorialità dei 18-29enni. Taranto inoltre non si piazza tra le prime quindici posizioni in nessuno
dei 36 parametri alla base dell'indagine
Taranto non resta però sola nel crollo: Bari scende di due posizioni rispetto al 2011 andando a occupare il 100esimo gradino, mentre Brindisi precipita di ben 16 posizioni crollando dall'88esimo al 104esimo posto. Tra le ultime l'unica che sale, ma è una magra consolazione, è Foggia che passa dall'ultima posizione al 101esimo posto. Cade anche Lecce, la più lontana dal fondo classifica: si ferma al 91esimo posto; l'anno scorso era all'85esimo.
La ricerca - svolta ancora sulle 107 province invece che sulle 110 attuali - si articola su sei settori (tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico, tempo libero) costruiti a loro volta su sei indicatori (per un totale di 36), che danno luogo a sei graduatorie di tappa e quindi alla classifica finale.
In fondo alla classifica c'è Taranto che raggiunge il proprio risultato migliore solo nell'Ordine pubblico (54esimo posto grazie all'incidenza modesta di scippi, borseggi e rapine e di truffe) mentre si ferma al 94esimo posto in Tenore di vita e in Servizi-Ambiente-Salute e al 95esimo nella voce Affari e lavoro per registrare i risultati peggiori nel Tempo libero e nella Popolazione (rispettivamente al posto 104 e 103 della classifica).
Taranto risulta anche fortemente deficitaria sotto il profilo dei giovani, visto che la loro quota sul totale degli abitanti è scesa del 6 per cento in dieci anni e la citta è al 105esimo in Italia per l'imprenditorialità dei 18-29enni. Taranto inoltre non si piazza tra le prime quindici posizioni in nessuno
Taranto non resta però sola nel crollo: Bari scende di due posizioni rispetto al 2011 andando a occupare il 100esimo gradino, mentre Brindisi precipita di ben 16 posizioni crollando dall'88esimo al 104esimo posto. Tra le ultime l'unica che sale, ma è una magra consolazione, è Foggia che passa dall'ultima posizione al 101esimo posto. Cade anche Lecce, la più lontana dal fondo classifica: si ferma al 91esimo posto; l'anno scorso era all'85esimo.
domenica 25 novembre 2012
ANZIANO TENTA IL SUICIDIO. SALVATO
Un uomo di 71 anni di Taranto si è barricato in casa dopo aver
aggredito e cacciato la moglie e ha tentato di suicidarsi aprendo i
fornelli del gas e chiudendo porte e finestre, ma è stato salvato dai
carabinieri. È stata la donna a dare l'allarme dopo che il marito
l'aveva spinto fuori dall'appartamento, in via Cavallotti, manifestando
il proposito di togliersi la vita. L'ambiente, saturo di metano, avrebbe
potuto peraltro generare un'esplosione coinvolgendo le abitazioni
vicine. Recuperato un secondo mazzo di chiavi da alcuni congiunti, i
carabinieri sono entrati nell'appartamento trovando l'anziano seduto al
tavolo della cucina, in evidente stato di shock. Dopo aver provveduto a
chiudere la manopola del gas, aprendo nel contempo le finestre per
arieggiare i locali, il 71enne è stato accompagnato da personale del 118
presso l'ospedale Moscati, dove è stato ricoverato nel reparto di
Psichiatria. La motivazione del tentato suicidio probabilmente è da
ricollegarsi ad uno stato depressivo in cui l'uomo versa da tempo.
QUOTIDIANO DI PUGLIA
TARANTO - MONOS POLIS. LE ULTIME
Tante
le defezioni per mister Pettinicchio: l'ultima, inattesa, quella di
Prosperi, che si è dovuto allontanare da Taranto per motivi personali.
Spazio, quindi, ad un più coperto 4-3-3 ed al 'tridente delle
meraviglie'
di Matteo Schinaiatwitter @MatteoSchinaia
Ancora emergenza in casa rossoblu.
Accanto alle defezioni già preventivate di Del Bergiolo, Biondo,
Catalano e Rosato, si è aggiunta quella di Prosperi
che, poco prima della diramazione delle convocazioni della mattinata di
ieri, ha dovuto dare forfait per motivi personali. Mister Pettinicchio,
quindi, contro il MonosPolis oggi pomeriggio inevitabilmente schiererà
una formazione diversa rispetto a quella delle ultime settimane: a
partire dal modulo, che sarà il 4-3-3.
Davanti Maraglino, infatti, giostreranno
Prete e Terrenzio, mentre Brancato e Papa arretreranno sulla linea
difensiva. Il centrocampo sarà composto da Gnoni, Cordua e Vicedomini,
davanti spazio al tridente delle meraviglie composto da Mignogna, Fumai e
Faccini.
Per il MonosPolis, autentica corazzata
del girone, l'occasione di dimostrare di non essere invincibile solo tra
le mura amiche. La compagine di De Luca, infatti, ha perso tanti punti
dalle capoliste Gladiator ed Ischia proprio in trasferta anche se,
paradossalmente, ad inizio torneo è stata in grado di vincere in casa di
Campilongo. Tra i tanti giocatori di buon livello dei biancoverdi
svettano l'ex Strambelli ed il tarantino De Tommaso, l'anno scorso
autentico trascinatore del Martina campione di serie D.
Arbitrerà il match il signor Luca Cassarà di Cuneo. Fabio D'Agostino e Alberto D'Alberto di Teramo saranno i due by Text-Enhance" style="text-decoration: underline;">assistenti.COSI' IN CAMPO (ORE 14:30)
TARANTO (4-3-3): Maraglino; Brancato, Terrenzio, Prete, Papa; Gnoni, Vicedomini, Cordua; Mignogna, Faccini, Fumai. All. Pettinicchio.
MONOSPOLIS (3-4-2-1): Di Gennaro; Allegri, Amato, Colella; Lacriola, Lanzillotta, Mastropasqua, Strambelli; De Tommaso, Pereyra, Ventura. All. De Luca
LE IMMAGINI DELL'AGGUATO DI GROTTAGLIE
|
di Mario DILIBERTO
TARANTO
- Quando le immagini valgono più di mille parole. C’è tutta la spietata
determinazione del killer nella sequenza di foto che racconta
l’omicidio di Alessio Marinelli, il diciannovenne ex promessa del
pugilato, assassinato sabato scorso a Grottaglie. Nei fotogrammi,
estrapolati dal video registrato da una telecamera di sicurezza, si vede
il sicario irrompere in piazza Principe di Piemonte a volto scoperto.
In pochi secondi, l’assassino piomba sul ragazzo e lo fredda,
scaricandogli addosso una pioggia di piombo con una pistola calibro
7,65. Poi, come testimoniano le immagini, si allontana, imboccando una
strada laterale.
GUARDA LE IMMAGINI
http://www.quotidianodipuglia.it/fotogallery.php?id_fg=10579&id_news=233779
Un delitto terribile, consumato sotto gli occhi di decine di testimoni e degli amici della vittima. Un’azione gravissima messa a segno con inaudita spregiudicatezza. Una vera e propria sfida alla quale la Polizia ha replicato a tempo di record. Per ventiquattro ore i poliziotti della Squadra Mobile, guidati dal dottor Roberto Giuseppe Pititto, e del commissariato di Grottaglie, al comando del dottor Vincenzo Maruzzella, hanno dato nome e cognome all’immagine sfocata di quel video. E hanno braccato l’assassino, facendogli terra bruciata intorno. Alla fine il fiato degli investigatori sul collo, ha convinto Vincenzo Venza a consegnarsi agli agenti, confessando anche le sue responsabilità.
Dietro il delitto, ci sarebbe un regolamento di conti da inquadrare nella lotta per conquistare le zone di spaccio della droga. Gli investigatori, infatti, non hanno dubbi. Venza, trentasettenne con alle spalle precedenti, ha ucciso per vendetta. Alcune ore prima del feroce raid in piazza, infatti, era caduto in un’imboscata. Un commando composto da tre uomini gli aveva sparato addosso, mentre era in auto. Lui era sfuggito per miracolo alla tempesta di fuoco. Quell’affronto, però, andava lavato con il sangue. E così ha fatto sabato sera. Perché era convinto che tra quei tre attentatori c’era anche Alessio Marinelli.
Si è presentato in piazza, nel pieno dello “struscio” del paese. A viso scoperto e in maniera spavalda. Ha puntato la pistola e ha fatto fuoco a ripetizione. Per il diciannovenne, che aveva abbandonato la passione per i guantoni per incamminarsi su una strada pericolosa, non c’è stato nulla da fare. Si è spento domenica mattina in ospedale, dopo il disperato tentativo dei medici di strapparlo alla morte con un intervento chirurgico. Una vita bruciata, la sua. E domani, a sette giorni dal delitto la comunità si ritroverà proprio nella piazza del drammatico omicidio. Per riflettere insieme sul bisogno di legalità.
GUARDA LE IMMAGINI
http://www.quotidianodipuglia.it/fotogallery.php?id_fg=10579&id_news=233779
Un delitto terribile, consumato sotto gli occhi di decine di testimoni e degli amici della vittima. Un’azione gravissima messa a segno con inaudita spregiudicatezza. Una vera e propria sfida alla quale la Polizia ha replicato a tempo di record. Per ventiquattro ore i poliziotti della Squadra Mobile, guidati dal dottor Roberto Giuseppe Pititto, e del commissariato di Grottaglie, al comando del dottor Vincenzo Maruzzella, hanno dato nome e cognome all’immagine sfocata di quel video. E hanno braccato l’assassino, facendogli terra bruciata intorno. Alla fine il fiato degli investigatori sul collo, ha convinto Vincenzo Venza a consegnarsi agli agenti, confessando anche le sue responsabilità.
Dietro il delitto, ci sarebbe un regolamento di conti da inquadrare nella lotta per conquistare le zone di spaccio della droga. Gli investigatori, infatti, non hanno dubbi. Venza, trentasettenne con alle spalle precedenti, ha ucciso per vendetta. Alcune ore prima del feroce raid in piazza, infatti, era caduto in un’imboscata. Un commando composto da tre uomini gli aveva sparato addosso, mentre era in auto. Lui era sfuggito per miracolo alla tempesta di fuoco. Quell’affronto, però, andava lavato con il sangue. E così ha fatto sabato sera. Perché era convinto che tra quei tre attentatori c’era anche Alessio Marinelli.
Si è presentato in piazza, nel pieno dello “struscio” del paese. A viso scoperto e in maniera spavalda. Ha puntato la pistola e ha fatto fuoco a ripetizione. Per il diciannovenne, che aveva abbandonato la passione per i guantoni per incamminarsi su una strada pericolosa, non c’è stato nulla da fare. Si è spento domenica mattina in ospedale, dopo il disperato tentativo dei medici di strapparlo alla morte con un intervento chirurgico. Una vita bruciata, la sua. E domani, a sette giorni dal delitto la comunità si ritroverà proprio nella piazza del drammatico omicidio. Per riflettere insieme sul bisogno di legalità.
I FUMI DELL'ILVA PROVOCANO INFERTILITA' NELLE DONNE
Il Comitato fa presente che i tre epidemiologi nominati dalla Procura nell'ambito dell'incidente probatorio del processo contro la dirigenza Ilva, in relazione al legame tra l'inquinamento prodotto dal Siderurgico e la diffusione nella città di malattie croniche invalidanti come l'endometriosi, hanno sollecitato la prosecuzione della indagine sulla caratterizzazione della fertilità e della salute riproduttiva "con attenzione specie in relazione ai possibili effetti tossici degli Ipa e delle diossine". Secondo il movimento ambientalista c'è "un importante nesso tra inquinamento prodotto dalla grande industria, endometriosi ed infertilità e chiede che si indaghi a tal fine".
RITROVIAMO QUEST'UOMO
AIUTATECI A RITROVARE QUEST'UOMO
" ALBERTO ANDRIANI " MANCA DI CASA DALLO SCORSO LUNEDI', E' ANZIANO HA 74 ANNI, MAGROLINO E DI BASSA STATURA, SE LO AVETE VISTO DA QUALKE PARTE VI PREGO AVVISATECI, KIAMATECI AL N. 3345606857 VI PREGO AMICI AIUTATECI! CONDIVIDETE QUESTA FOTO IN MODO KE LA POSSANO VEDERE PIU' PERSONE COSI' DA POTER AVERE PIU' AIUTO. GRAZIE DI CUORE
P.s.in questa foto è poco più giovane
" ALBERTO ANDRIANI " MANCA DI CASA DALLO SCORSO LUNEDI', E' ANZIANO HA 74 ANNI, MAGROLINO E DI BASSA STATURA, SE LO AVETE VISTO DA QUALKE PARTE VI PREGO AVVISATECI, KIAMATECI AL N. 3345606857 VI PREGO AMICI AIUTATECI! CONDIVIDETE QUESTA FOTO IN MODO KE LA POSSANO VEDERE PIU' PERSONE COSI' DA POTER AVERE PIU' AIUTO. GRAZIE DI CUORE
P.s.in questa foto è poco più giovane
sabato 24 novembre 2012
LA GOLDBET TARANTO OGGI IN AMICHEVOLE AD ARIANO IRPINO
Al PalaCardito di Ariano Irpino a marzo
il commissario tecnico Roberto Ricchini sbarcherà con la sua Nazionale
in preparazione all’Europeo 2013. Prima di questa tappa prestigiosa il
pubblico della matricola dell’A2 di basket femminile, che vive un
momento di riflessione causa la fresca rescissione contrattuale con il
coach Giacomo Leonetti dopo un trend insoddisfacente di 3 vittorie e 5
sconfitte, aspetta domani con trepidazione la GoldBet Cras Taranto
campione d’Italia per un incontro amichevole.
L’appuntamento nell’impianto campano capace di ospitare sino a 2000 spettatori è per oggi 24 novembre alle ore 18.15, quando la LPA Ariano Irpino e la GoldBet terranno un test match reso possibile dal contemporaneo turno di riposo dai rispettivi campionati. La squadra locale, in mancanza di coach, si affiderà tecnicamente alla giocatrice-bandiera Iris Alicia Ferazzoli, ala 40enne, che vanta un passato in massima serie tra Napoli, La Spezia, Pozzuoli e Venezia. Lei come le altre esterne Maggi e Dominguez sono accomunate dalle radici argentine. Maggi rientrerà domani sul parquet dopo l’assenza di domenica nella sfida interna con La Spezia, costata poi la panchina a Leonetti. Rientrata dopo un’assenza di tre mesi per noie alla spalla Ferazzoli. Altre giocatrici di esperienza sono il play Paparo, l’ala Marija Micovic (che convive con problemi ad un ginocchio), l’ala Narviciute e l’ex Cras Taranto, il pivot Adriana Grasso.
Da parte sua la GoldBet arriva al primo turno di riposo dell’A1 in emergenza, visti i problemi fisici dell’ala Ilaria Zanoni e della guardia Stella Panella. La prima presenta, dopo l’accertamento degli esami strumentali, un piccolo strappo del bicipite femorale della coscia sinistra ed è sotto terapia per recuperare celermente. Più serio l’infortunio alla seconda che si sta sottoponendo ad esami strumentali per individuare l’entità del danno al ginocchio destro.
Nonostante gli intoppi fisici Ricchini mostra ottimismo: “La prestazione di Cagliari – commenta il coach – ha evidenziato progressi della squadra. Il riposo può dare tempo a Zanoni per recuperare, ma non ci permette di mantenere il ritmo del campionato. Ragion per cui abbiamo approfittato della sosta parallela dell’Ariano Irpino, che è una squadra competitiva ma sin qui segnata da problemi fisici, per non perdere la condizione agonistica”. Il tecnico rossoblù potrebbe allungare il suo roster “corto” con innesti del vivaio.
LE FORMAZIONI Gruppo L.P.A. Ariano Irpino: Paparo, Dominguez, Ferazzoli, Micovic, Narviciute; Calandrelli, Aversano, Albanese, Maggi, Grasso. Goldbet Taranto: Cohen, Siccardi, Mahoney, Giauro, Petronyte; Gatti, Antibe, Wabara. All. Ricchini.
UFFICIO STAMPA CRAS BASKET TARANTO
(Alessandro Salvatore)
L’appuntamento nell’impianto campano capace di ospitare sino a 2000 spettatori è per oggi 24 novembre alle ore 18.15, quando la LPA Ariano Irpino e la GoldBet terranno un test match reso possibile dal contemporaneo turno di riposo dai rispettivi campionati. La squadra locale, in mancanza di coach, si affiderà tecnicamente alla giocatrice-bandiera Iris Alicia Ferazzoli, ala 40enne, che vanta un passato in massima serie tra Napoli, La Spezia, Pozzuoli e Venezia. Lei come le altre esterne Maggi e Dominguez sono accomunate dalle radici argentine. Maggi rientrerà domani sul parquet dopo l’assenza di domenica nella sfida interna con La Spezia, costata poi la panchina a Leonetti. Rientrata dopo un’assenza di tre mesi per noie alla spalla Ferazzoli. Altre giocatrici di esperienza sono il play Paparo, l’ala Marija Micovic (che convive con problemi ad un ginocchio), l’ala Narviciute e l’ex Cras Taranto, il pivot Adriana Grasso.
Da parte sua la GoldBet arriva al primo turno di riposo dell’A1 in emergenza, visti i problemi fisici dell’ala Ilaria Zanoni e della guardia Stella Panella. La prima presenta, dopo l’accertamento degli esami strumentali, un piccolo strappo del bicipite femorale della coscia sinistra ed è sotto terapia per recuperare celermente. Più serio l’infortunio alla seconda che si sta sottoponendo ad esami strumentali per individuare l’entità del danno al ginocchio destro.
Nonostante gli intoppi fisici Ricchini mostra ottimismo: “La prestazione di Cagliari – commenta il coach – ha evidenziato progressi della squadra. Il riposo può dare tempo a Zanoni per recuperare, ma non ci permette di mantenere il ritmo del campionato. Ragion per cui abbiamo approfittato della sosta parallela dell’Ariano Irpino, che è una squadra competitiva ma sin qui segnata da problemi fisici, per non perdere la condizione agonistica”. Il tecnico rossoblù potrebbe allungare il suo roster “corto” con innesti del vivaio.
LE FORMAZIONI Gruppo L.P.A. Ariano Irpino: Paparo, Dominguez, Ferazzoli, Micovic, Narviciute; Calandrelli, Aversano, Albanese, Maggi, Grasso. Goldbet Taranto: Cohen, Siccardi, Mahoney, Giauro, Petronyte; Gatti, Antibe, Wabara. All. Ricchini.
UFFICIO STAMPA CRAS BASKET TARANTO
(Alessandro Salvatore)
SIT-IN DAVANTI ALLA STAZIONE DI TARANTO
Si è svolto a Taranto, nel piazzale antistante la stazione ferroviaria, un sit-in di protesta organizzato dai sindacati di categoria dei trasporti e al quale hano partecipato alcune decine di persone tra le quali amministratori locali per “sensibilizzare i vertici nazionali di Trenitalia e il governo nazionale contro i tagli e le scelte penalizzanti subiti in questi ultimi anni dal territorio ionico”.
Sono stati infatti cancellati i treni a lunga percorrenza notturni ed è stato disposto il trasferimento degli uffici della divisione Cargo, dell’ufficio informazioni e del Reparto movimento. Le associazioni dei consumatori hanno presentato anche un esposto alla Procura della Repubblica di Taranto e chiesto a Trenitalia di recuperare “il corretto svolgimento della funzione di concessionaria di servizio pubblico e, quindi il ripristino del numero dei treni, da e per il nord Italia, precedente alla rimodulazione eseguita nel dicembre 2011”.
Al sit-in di protesta, durato un paio d’ore, hanno partecipato anche il deputato del Pd Ludovico Vico e alcuni consiglieri regionali.
In un cartello mostrato dai sindacati, che chiedono il ripristino dei collegamenti ferroviarì e la tutela del diritto alla mobilità, campeggiava la frase 'Lo stivale ha perso il tacco. Grazie Moretti”.
Secondo i manifestanti, il taglio dei treni, oltre a creare disagi all’utenza, mette a rischio anche il personale appalti delle Ferrovie dello Stato che lavora nelle ditte addette alle pulizie dei treni a trasporto regionale e servizi Officina, dei treni a larga percorrenza, della stazione, degli uffici, dei marciapiedi e degli spogliatoi del personale, in tutto 47 unità.
TELEPERFORMANCE CHIUDE?
di Fulvio Colucci Teleperformance adieu, addio, per restare al francese. L’impensabile potrebbe accadere, stando alle parole dell’amministratore delegato Lucio Apollonj Ghetti ieri in conferenza stampa: «Abbiamo 621 esuberi a Taranto (circa un lavoratore su tre dei poco meno di 2mila complessivamente occupati nel call center, ndr). Una parte del sindacato (Slc Cgil, Fistel Cisl e Ugl, ndr) che dice no alla riduzione a 4 ore dell’orario di lavoro, mentre c’è una parte con la quale si ragiona (la Uilcom, ndr). Ritirare le procedure di mobilità avviate e dire no all'orario di 4 ore significa - ha dichiarato Apollonj - che stiamo andando verso l'assenza di soluzioni alternative attraverso le quali permettere una riduzione del costo del lavoro e il rilancio della competitività. L'azionista di Teleperformance non vuol far ricorso agli ammortizzatori. C’è chi non vuol capirlo. O si trova un'alternativa e la deve indicare il fronte del no o licenziamo e chiudiamo la sede. La situazione è pericolosa». Sarà che rimuginava ancora polemicamente il mancato incontro a Bari con l’assessore Gentile, nella sede della Regione, «forse c'è scarso interesse istituzionale per la vertenza», ma l’amministratore delegato di Teleperformance ha usato toni duri. Qualcuno dirà: è successo anche lo scorso anno e poi arrivò la cassa integrazione. Ma questa volta la strada è in salita, se non altro per la minaccia di chiusura, mai avanzata finora e che sembra far tanto pendent con le parole usate dall’Ilva nell’istanza presentata alla magistratura: «Senza dissequestro si chiude». «Abbiamo due problemi: l’eccedenza di ore di lavoro e i costi» ha aggiunto il capo del personale di Teleperformance, Gabriele Piva. «Siamo i più cari sul mercato, pur bravi non siamo competitivi per i costi» ha ribadito Lucio Apollonj Ghetti. «Badate: il mancato accordo non porta agli ammortizzatori sociali e chi crede sia un bluff ricordi la chiusura del call center a Roma». Insomma un dipendente Teleperformance, assunto a tempo indeterminato, sui bilanci aziendali pesa troppo e questo ancor più in un momento «di crisi strutturale» del mercato che porta i committenti «a preferire chi offre il proprio lavoro a 18 euro e non a 25 come noi, pur essendo più bravi degli altri» ha aggiunto l’amministratore delegato, rivelando: «Chiudere la sede di Taranto e di Roma costerebbe due milioni e mezzo, ricapitalizzarla 9 milioni, ma non c’è intenzione. Poi - ha detto ancora Apollonj - ci sono i problemi del massimo ribasso, dei committenti pubblici che pagano dopo due anni, della legge 407 che va cancellata così come abbiamo chiesto a Camera e Senato. Il mercato è saturo per cui cresceremmo se avessimo un costo comparabile a quello degli altri concorrenti. Faremo un ultimo tentativo - ha concluso Apollonj - parlando direttamente ai lavoratori delle nostre proposte. Certo sarebbe un problema se non tutti accettassero». |
FUGA DI GAS ALL'INTERNO DELL'ILVA. OPERAIO INTOSSICATO
L'incidente si è verificato nella zona dell'altoforno 1, uno di quelli
sottoposti a sequestro e destinati a essere chiusi nei prossimi giorni,
secondo quanto ordinato dai custodi giudiziari, e secondo quanto
previsto dall'azienda che ha preannunciato l'avvio delle procedure di
spegnimento a partire dal 1° dicembre.
Un operaio dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto e' rimasto lievemente intossicato da un fuga di gas verificatasi questa mattina nella zona dell'altoforno 1 (uno di quelli sottoposti a sequestro e destinati a essere chiusi nei prossimi giorni, secondo quanto ordinato dai custodi giudiziari, e secondo quanto previsto dall'azienda che ha preannunciato l'avvio delle procedure di spegnimento a partire dal 1° dicembre). L'uomo, addetto al controllo esterno anche in altezza dell'altoforno, e' stato ricoverato in ospedale a scopo precauzionale.
Generalmente gli operai che si occupano di quel tipo di controllo indossano delle maschere antigas per proteggersi da eventuali esalazioni e dei dispositivi di protezione individuali (Dpi). Comunque l'operaio, 31enne residente a San Marzano di san Giuseppe, che svolge la mansione di addetto al raffreddamento dell'altoforno, sta bene. Lo hanno sentito stamane e di nuovo poco fa alcuni suoi colleghi di lavoro, anche se e' ancora ricoverato in ospedale perche' i sanitari hanno preferito trattenerlo per ulteriori controlli. Da quanto si apprende insieme a lui c'erano altri due operai, cio' che ha consentito un rapido soccorso.
Un operaio dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto e' rimasto lievemente intossicato da un fuga di gas verificatasi questa mattina nella zona dell'altoforno 1 (uno di quelli sottoposti a sequestro e destinati a essere chiusi nei prossimi giorni, secondo quanto ordinato dai custodi giudiziari, e secondo quanto previsto dall'azienda che ha preannunciato l'avvio delle procedure di spegnimento a partire dal 1° dicembre). L'uomo, addetto al controllo esterno anche in altezza dell'altoforno, e' stato ricoverato in ospedale a scopo precauzionale.
Generalmente gli operai che si occupano di quel tipo di controllo indossano delle maschere antigas per proteggersi da eventuali esalazioni e dei dispositivi di protezione individuali (Dpi). Comunque l'operaio, 31enne residente a San Marzano di san Giuseppe, che svolge la mansione di addetto al raffreddamento dell'altoforno, sta bene. Lo hanno sentito stamane e di nuovo poco fa alcuni suoi colleghi di lavoro, anche se e' ancora ricoverato in ospedale perche' i sanitari hanno preferito trattenerlo per ulteriori controlli. Da quanto si apprende insieme a lui c'erano altri due operai, cio' che ha consentito un rapido soccorso.
VENDOLA POTREBBE DIVENTARE IL COMMISSARIO DELLE BONIFICHE DI TARANTO
l commissario della bonifica
dell'area di Taranto sarà un soggetto istituzionale che molto
probabilmente potrebbe essere il governatore della Puglia Nichi Vendola.
Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini al termine della
riunione convocata al dicastero di Via Cristoforo Colombo annunciando
anche che da lunedì parte la seconda parte dell'Aia che riguarderà
stavolta i rifiuti, il suolo e l'acqua, dopo che la prima parte si è
concentrata sulle emissioni nell'aria del centro siderurgico.
A Taranto, ha spiegato Clini, "la sede della cabina di regia della bonifica sarà nell'ex sanatorio. Lì lavoreranno insieme al risanamento della città Ispra, Arpa, Commissario, soggetto attuatore e Centro Salute e Ambiente". "Una macchina complessa che va localizzata a Taranto - ha detto Vendola - è importante che il ciclo delle bonifiche non venga vissuta come colonizzazione ma come occasione di rinascita della città".
La riunione alla quale, oltre a Vendola, hanno partecipato il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, il presidente della Provincia, Gianni Florido, e il direttore dell'Arpa Puglia, Giorgio Assennato che alla fine si sono detti tutti "sereni e soddisfatti", era cominciata nel pomeriggio dopo che la Procura di Taranto aveva espresso parere negativo sull'istanza di dissequestro avanzata dall'Ilva per gli impianti dell'area a caldo, sotto sigilli dal 26 luglio scorso. Nelle poche pagine delle motivazioni, i magistrati inquirenti hanno rilevato, tra l'altro, che se l'azienda intende eseguire i lavori sugli impianti sequestrati, può chiedere l'autorizzazione ai custodi e non ci sarebbero ostacoli ad ottenerla, sempre che l'utilizzazione degli impianti sia finalizzata solo al loro risanamento e non alla produzione.
Il presidente della Regione Puglia, entrando al ministero, aveva detto: basta aut aut, l'azienda non può sempre agire con questa logica, senza dare risposte specifiche "in particolare su come intende interrompere la catena dei reati". "Sono giorni complicati - ha poi aggiunto -, abbiamo anche noi il batticuore come i protagonisti della vicenda Ilva di Taranto, l'auspicio è che l'Ilva sia un interlocutore leale e si predisponga ad attuare integralmente le prescrizioni dell'Aia".
"Mi aspetto che l'Ilva rispetti gli impegni assunti con l'Aia - ha detto il ministro Clini, al termine della riunione - Sul contenzioso tra Ilva, Procura e Gip, sul tema del dissequestro, non entro nel merito della vicenda. A me interessa sapere come l'Ilva intenda attuare gli impegni assunti o ci dica quando e perché siano eventualmente difficili da attuare, ma non entro nel merito del contenzioso".
"Il governo lavora con grande impegno per la continuità produttiva dell'Ilva - ha detto ha detto dal canto suo il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Politiche Energetiche, Claudio De Vincenti, ricordando che oltre ai 119 milioni previsti per la bonifica con delibera Cipe, ci sono oltre 200 i milioni già stanziati per la logistica che trasformeranno il porto di Taranto in un nodo fondamentale nell'asse nord-sud europeo". Secondo il presidente dei Verdi Angelo Bonelli, però "il governo non è in grado di gestire la gravissima crisi sanitaria, sociale, ambientale ed economica della città di Taranto. Lo dimostra il fatto che ad oggi non è stato nominato nemmeno il commissario straordinario". RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
A Taranto, ha spiegato Clini, "la sede della cabina di regia della bonifica sarà nell'ex sanatorio. Lì lavoreranno insieme al risanamento della città Ispra, Arpa, Commissario, soggetto attuatore e Centro Salute e Ambiente". "Una macchina complessa che va localizzata a Taranto - ha detto Vendola - è importante che il ciclo delle bonifiche non venga vissuta come colonizzazione ma come occasione di rinascita della città".
La riunione alla quale, oltre a Vendola, hanno partecipato il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, il presidente della Provincia, Gianni Florido, e il direttore dell'Arpa Puglia, Giorgio Assennato che alla fine si sono detti tutti "sereni e soddisfatti", era cominciata nel pomeriggio dopo che la Procura di Taranto aveva espresso parere negativo sull'istanza di dissequestro avanzata dall'Ilva per gli impianti dell'area a caldo, sotto sigilli dal 26 luglio scorso. Nelle poche pagine delle motivazioni, i magistrati inquirenti hanno rilevato, tra l'altro, che se l'azienda intende eseguire i lavori sugli impianti sequestrati, può chiedere l'autorizzazione ai custodi e non ci sarebbero ostacoli ad ottenerla, sempre che l'utilizzazione degli impianti sia finalizzata solo al loro risanamento e non alla produzione.
Il presidente della Regione Puglia, entrando al ministero, aveva detto: basta aut aut, l'azienda non può sempre agire con questa logica, senza dare risposte specifiche "in particolare su come intende interrompere la catena dei reati". "Sono giorni complicati - ha poi aggiunto -, abbiamo anche noi il batticuore come i protagonisti della vicenda Ilva di Taranto, l'auspicio è che l'Ilva sia un interlocutore leale e si predisponga ad attuare integralmente le prescrizioni dell'Aia".
"Mi aspetto che l'Ilva rispetti gli impegni assunti con l'Aia - ha detto il ministro Clini, al termine della riunione - Sul contenzioso tra Ilva, Procura e Gip, sul tema del dissequestro, non entro nel merito della vicenda. A me interessa sapere come l'Ilva intenda attuare gli impegni assunti o ci dica quando e perché siano eventualmente difficili da attuare, ma non entro nel merito del contenzioso".
"Il governo lavora con grande impegno per la continuità produttiva dell'Ilva - ha detto ha detto dal canto suo il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Politiche Energetiche, Claudio De Vincenti, ricordando che oltre ai 119 milioni previsti per la bonifica con delibera Cipe, ci sono oltre 200 i milioni già stanziati per la logistica che trasformeranno il porto di Taranto in un nodo fondamentale nell'asse nord-sud europeo". Secondo il presidente dei Verdi Angelo Bonelli, però "il governo non è in grado di gestire la gravissima crisi sanitaria, sociale, ambientale ed economica della città di Taranto. Lo dimostra il fatto che ad oggi non è stato nominato nemmeno il commissario straordinario". RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
SARANNO 9 I CAMPI COLLEGATI DOMENICA CON "A TUTTO CALCIO"
Aldo Simonetti, con Matteo Schinaia, Rino Raffone ed
Adele Nicoletti, conduce il tredicesimo appuntamento della nuova
trasmissione sportiva di Tbm dedicata al calcio tarantino. In
regia Giovanni Maimone
SERIE D
TARANTO - MONOPOLI
Matteo Schinaia
commento tecnico Rino Raffone
BATTIPAGLIESE - GROTTAGLIE
Santo Chirico
SECONDA DIVISIONE
APRILIA - MARTINA
Gisberto Muraglia
ECCELLENZA
MANDURIA - CORATO
Nando Perrone
Fabio Ancona
OTRANTO - LIZZANO
Maria Lanzo
OSTUNI - VIRTUS FRANCAVILLA
Giovanni Carlucci
PRIMA CATEGORIA
GINOSA - UNITED MOTTOLA
Domenico Ranaldo
SECONDA CATEGORIA
TUTURANO - ANDRISANI
Gianfranco Dimitri
venerdì 23 novembre 2012
I SINDACATI MANIFESTERANNO DAVANTI ALLA STAZIONE QUASI DIMENTICATA
Per venerdì prossimo, 23 novembre, dalle ore 10 alle ore 12, i sindacati
confederali dei trasporti hanno indetto una manifestazione che si terrà
nel piazzale antistante della stazione di Taranto per sensibilizzare i
vertici nazionali di Trenitalia e il governo nazionale contro i tagli e
le scelte penalizzanti subiti in questi ultimi anni dal territorio
ionico.
Treni a lunga percorrenza notturni cancellati, completo
abbandono della stazione con il trasferimento di importanti servizi
quali la Squadra di rialzo, gli uffici della divisione Cargo, l’ufficio
DOTE, l’ufficio informazioni, il reparto movimento.
Così facendo sono seriamente a rischio il personale
appalti FS che lavora nelle ditte addette alle pulizie dei treni a
trasporto regionale e servizi Officina Deposito Locomotive, circa 25
addetti. Come anche gli addetti alle pulizie dei treni a lunga
percorrenza, 16 lavoratori di cui già in 3 in cassa integrazione a
rotazione, e altre 6 unità che si occupano della pulizia della stazione,
marciapiedi, uffici binari e spogliatoi del personale.
Una politica, quella adottata da Trenitalia nei confronti della Puglia
in generale, e nei confronti di Taranto in particolare, che sta mettendo
a rischio decine di posti di lavoro in un contesto che, come sappiamo, è
già fortemente deficitario sotto il profilo occupazionale. Venerdì
prossimo bisogna dunque partecipare in massa e attivamente alla giornata
di sensibilizzazione promossa dai sindacati.
PROVINCE. SI INCONTRANO I GOVRNATORI DI TARANTO E BRINDISI
Ieri il sindaco di
Brindisi Mimmo Consales ha incontrato a Taranto il presidente della
Provincia di Taranto Giovanni Florido, il sindaco di Taranto Ezio
Stefano ed il sindaco di Ostuni Domenico Tanzarella. Consales ha
ribadito ai presenti le iniziative assunte dal Comune di Brindisi, a
partire dai ricorsi giudiziari finalizzati a salvaguardare la totale
indipendenza della Provincia di Brindisi e, quindi, il ruolo di guida
della città capoluogo. Ha illustrato anche il contenuto della delibera
con cui, in subordine, il Consiglio Comunale di Brindisi ha votato a
stragrande maggioranza l’adesione al progetto per la nascita della
“Provincia Salento”. “Era necessario ripristinare – ha affermato il
sindaco di Brindisi – corretti e cordiali rapporti istituzionali con gli
amministratori di Taranto, tanto più perché, a prescindere da quale
sarà il futuro assetto delle Province, i territori di Brindisi e Taranto
dovranno continuare a collaborare per lo sviluppo della Puglia
meridionale. In questa ottica, negli anni scorsi, era nata la
collaborazione fra le tre Province ed i tre Comuni capoluogo dell’area
ionico – salentina. Il mio obiettivo–ha aggiunto Consales– era e resta
quello di mettere insieme tutta la Puglia Meridionale, ma è evidente che
non è ipotizzabile, in questo momento, la scomparsa della provincia di
Taranto che attualmente ha i ‘numeri’ per conservare l’autonomia. Il
decreto di riordino rischia di impantanarsi nei passaggi di convalida in
Parlamento. Anche in quel caso, la collaborazione tra le Province di
Brindisi, Lecce e Taranto non verrà meno. Valuteremo nelle prossime
settimane, ha concluso il primo cittadino, quali iniziative assumere per
continuare a discutere dei processi di crescita dei nostri rispettivi
territori”.
ARRESTATI PER ESTORSIONE A UN TAVOLINO DI UN BAR
Hanno preso un caffe' con la vittima seduti al tavolino di un bar ma
solo per riscuotere la somma di denaro frutto di una richiesta
estorsiva. Al momento del passaggio di denaro sono intervenuti i
carabinieri della Stazione di Taranto-Nord che li hanno arrestati. In
manette sono finiti nella tarda mattinata di oggi Mauro Alessandro
Giugliano, 47 anni, e Gennaro Pollaro, 53, entrambi con precedenti per
lesioni personali. La vittima e' un piccolo imprenditore edile che,
disperato per le vessazioni subite, si era rivolto ai militari per
chiedere aiuto.
I due avevano chiesto 3.200 euro. In caso di rifiuto hanno promesso che sarebbero passati alle violenze fisiche. Per questo i carabinieri, dopo alcune indagini, hanno preparato la trappola: due pattuglie, una delle quali in abiti simulati per evitare conseguenze ulteriori, si sono appostati vicino al bar della galleria del Centro Commerciale Mongolfiera e sono intervenuti subito dopo che i due arrestati, seduti al tavolino per un caffe', avevano preso una busta, contenente la somma richiesta, dalle mani della vittima.
I due si sono mostrati aggressivi nei confronti dei carabinieri che sono pero' riusciti a bloccarli ed a condurli negli uffici della Stazione Taranto Nord, in piazza Sandro Pertini, per completare gli accertamenti di polizia. Ora devono rispondere di tentata estorsione in concorso. Le indagini sono condotte dal sostituto procuratore, Lanfranco Marazia.
I due avevano chiesto 3.200 euro. In caso di rifiuto hanno promesso che sarebbero passati alle violenze fisiche. Per questo i carabinieri, dopo alcune indagini, hanno preparato la trappola: due pattuglie, una delle quali in abiti simulati per evitare conseguenze ulteriori, si sono appostati vicino al bar della galleria del Centro Commerciale Mongolfiera e sono intervenuti subito dopo che i due arrestati, seduti al tavolino per un caffe', avevano preso una busta, contenente la somma richiesta, dalle mani della vittima.
I due si sono mostrati aggressivi nei confronti dei carabinieri che sono pero' riusciti a bloccarli ed a condurli negli uffici della Stazione Taranto Nord, in piazza Sandro Pertini, per completare gli accertamenti di polizia. Ora devono rispondere di tentata estorsione in concorso. Le indagini sono condotte dal sostituto procuratore, Lanfranco Marazia.
LA MAGISTRATURA NEGA DI NUOVO IL DISSEQUESTRO DEGLI IMPIANTI ILVA
La Procura di Taranto ha espresso parere negativo sull'istanza di
dissequestro avanzata dall'Ilva per gli impianti dell'area a caldo,
sotto sigilli dal 26 luglio scorso. Il parere motivato è stato
depositato alla cancelleria del gip Patrizia Todisco, che potrebbe
decidere in settimana. Nelle poche pagine con le quali motivano il
parere negativo sull'istanza di dissequestro, i magistrati inquirenti
rilevano, tra l'altro, che se l'azienda intende eseguire i lavori sugli
impianti sequestrati, può chiedere l'autorizzazione ai custodi e non ci
sarebbero ostacoli ad ottenerla, sempre che l'utilizzazione degli
impianti sia finalizzata solo al loro risanamento e non alla produzione.
VENDOLA COMMISSARIO PER BONIFICA - Intanto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini annuncia che il commissario alla bonifica dell'area di Taranto sarà il governatore della Puglia Nichi Vendola. «Siamo orientati - ha detto Clini - verso una figura istituzionale, il commissario sarà il presidente della Regione Puglia». Il ministro dell'Ambiente ha reso noto la decisione al termine di una riunione con il sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, allo stesso presidente della regione Nichi Vendola e tra gli altri, il sindaco di Taranto Ippazio Stefano. A Taranto, ha spiegato Clini, «la sede della cabina di regia della bonifica sarà nell'ex sanatorio. Lì lavoreranno insieme al risanamento della città Ispra, Arpa, Commissario, soggetto attuatore e Centro Salute e Ambiente». Il presidente della Regione Puglia, entrando al ministero, aveva detto: basta aut aut, l'azienda non può sempre agire con questa logica, senza dare risposte specifiche «in particolare su come intende interrompere la catena dei reati». «Sono giorni complicati - ha poi aggiunto -, abbiamo anche noi il batticuore come i protagonisti della vicenda Ilva di Taranto, l'auspicio è che l'Ilva sia un interlocutore leale e si predisponga ad attuare integralmente le prescrizioni dell'Aia».
LE CONTRO PERIZIE - Quanto alle controperizie allegate dall'Ilva all'istanza di dissequestro, dalle quali non risulterebbe - secondo l'azienda - una emergenza ambientale nel territorio tarantino, la Procura fa presente, a quanto si è saputo, che si tratta comunque di consulenze di parte. Di contro, scrivono i magistrati, ci sono quelle chimica e medico-epidemiologica, elaborate da esperti su incarico del gip Todisco nel corso di un incidente probatorio conclusosi il 30 marzo scorso, dalle quali emergono dati profondamente diversi. Le motivazioni della procura sono firmate dal procuratore, Franco Sebastio, dall'aggiunto Pietro Argentino e dai sostituti procuratori Mariano Buccoliero, Giovanna Cannarile e Remo Epifani, quest'ultimo titolare di un'inchiesta sull'Ilva parallela a quella per disastro ambientale che ha portato al sequestro degli impianti dell'area a caldo.
CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
VENDOLA COMMISSARIO PER BONIFICA - Intanto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini annuncia che il commissario alla bonifica dell'area di Taranto sarà il governatore della Puglia Nichi Vendola. «Siamo orientati - ha detto Clini - verso una figura istituzionale, il commissario sarà il presidente della Regione Puglia». Il ministro dell'Ambiente ha reso noto la decisione al termine di una riunione con il sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, allo stesso presidente della regione Nichi Vendola e tra gli altri, il sindaco di Taranto Ippazio Stefano. A Taranto, ha spiegato Clini, «la sede della cabina di regia della bonifica sarà nell'ex sanatorio. Lì lavoreranno insieme al risanamento della città Ispra, Arpa, Commissario, soggetto attuatore e Centro Salute e Ambiente». Il presidente della Regione Puglia, entrando al ministero, aveva detto: basta aut aut, l'azienda non può sempre agire con questa logica, senza dare risposte specifiche «in particolare su come intende interrompere la catena dei reati». «Sono giorni complicati - ha poi aggiunto -, abbiamo anche noi il batticuore come i protagonisti della vicenda Ilva di Taranto, l'auspicio è che l'Ilva sia un interlocutore leale e si predisponga ad attuare integralmente le prescrizioni dell'Aia».
LE CONTRO PERIZIE - Quanto alle controperizie allegate dall'Ilva all'istanza di dissequestro, dalle quali non risulterebbe - secondo l'azienda - una emergenza ambientale nel territorio tarantino, la Procura fa presente, a quanto si è saputo, che si tratta comunque di consulenze di parte. Di contro, scrivono i magistrati, ci sono quelle chimica e medico-epidemiologica, elaborate da esperti su incarico del gip Todisco nel corso di un incidente probatorio conclusosi il 30 marzo scorso, dalle quali emergono dati profondamente diversi. Le motivazioni della procura sono firmate dal procuratore, Franco Sebastio, dall'aggiunto Pietro Argentino e dai sostituti procuratori Mariano Buccoliero, Giovanna Cannarile e Remo Epifani, quest'ultimo titolare di un'inchiesta sull'Ilva parallela a quella per disastro ambientale che ha portato al sequestro degli impianti dell'area a caldo.
CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
giovedì 22 novembre 2012
martedì 20 novembre 2012
lunedì 19 novembre 2012
ERIKA MANICONE E' LA "CONDUTTRICE PER UNA SERA" DELLA DODICESIMA PUNTATA DI "A TUTTO SPORT"
Una
vita tra libri, moda e tanta voglia di emergere: a soli 17 anni Erika
ha già le idee chiare sul suo futuro. Sarà lei ad affiancare quest'anno
Matteo Schinaia ed il suo staff nel fortunato programma sportivo del
lunedì sera di Tbm
di Matteo Schinaia
Si definisce estroversa ed ambiziosa ed ha tanta voglia di realizzare i suoi sogni. Lei è Erika Manicone, diciassettenne modella della Fashion Up Agency di Giovanni Stellato che lunedì sera sarà la 'conduttrice per una sera' del dodicesimo appuntamento di "A tutto sport", contenitore sportivo di Tbm e TuttoSportTaranto.com ideato e condotto da Matteo Schinaia, con Fabio Ancona, Aldo Simonetti, Adele Nicoletti e con la sapiente regia di Giovanni Maimone.
Nata a Manduria, frequenta il quarto
anno di liceo classico "Aristosseno". Studia latino, greco, filosofia e
pensa che queste siano le materie più interessanti del
suo indirizzo, perchè le consentono di conoscere il pensiero, il
linguaggio e gli avvenimenti storici dell'antichità che hanno dato
origine alla nostra società.
Il suo fidanzamento si è concluso recentemente ed ora afferma, con grinta e determinazione, di voler dedicarsi principalmente alla realizzazione dei suoi sogni o almeno di raggiungere alcuni dei suoi obiettivi, come ad esempio continuare la meravigliosa avventura nel campo della moda e conseguire una laurea in medicina o in biologia marina, data la sua forte passione verso gli animali.
Il suo fidanzamento si è concluso recentemente ed ora afferma, con grinta e determinazione, di voler dedicarsi principalmente alla realizzazione dei suoi sogni o almeno di raggiungere alcuni dei suoi obiettivi, come ad esempio continuare la meravigliosa avventura nel campo della moda e conseguire una laurea in medicina o in biologia marina, data la sua forte passione verso gli animali.
Ama tantissimo lo sport, infatti, ha
praticato per circa 7 anni pallavolo. E' appassionata di calcio,
atletica leggera e motociclismo e le piacciono tantissimo Valentino
Rossi e Francesco Totti. Vive di musica, ascolta ogni genere ,ma ama
alla follia i Maroon 5, James Blunt e Robbie Williams e impazzisce per
Raul Bova.
Ha vinto la fascia di "Ragazza prima pagina" e "Ragazza gold hair" al concorso di bellezza "La bella d'Italia" arrivando così alle finali nazionali.
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Sarà lei a leggere tutti i vostri messaggi in diretta durante "A tutto sport": scrivete numerosi sulle bacheche facebook di Tutto Sport Taranto ed inviate tanti sms al numero di telefono 3276806979.
Agenzia di moda e spettacolo, scuola di portamento, organizzazione eventi, sfilate di moda e concorsi di bellezza, book fotografici
Via Vittorio Veneto, 78 Pulsano (TA)
"A TUTTO SPORT" QUESTA SERA IL 12° APPUNTAMENTO. ECCO CHI SONO GLI OSPITI
Dodicesimo appuntamento con il contenitore
sportivo ideato e realizzato dallo staff di
TuttoSportTaranto.com e condotto in studio da Matteo
Schinaia, con Fabio Ancona, Aldo Simonetti ed Adele
Nicoletti..
CONDUTTRICE PER UNA SERA ERIKA MANICONE.
Regia Giovanni Maimone.
CONDUTTRICE PER UNA SERA ERIKA MANICONE.
Regia Giovanni Maimone.
Il Taranto conquista la
sua seconda vittoria consecutiva a Brindisi e comincia a guardare la
sua classifica con più ottimismo. Analizzeremo il match con filmati,
interviste e commenti in studio. Vince il Martina, che contro il Gavorrano in casa conquista tre punti fondamentali per la sua classifica. Tutto sull'Eccellenza, sulla Promozione e sulla Prima e Seconda Categoria. Altri sport: parleremo di arti marziali, riflettori sulla Shingitai Karate - Do Basile. Grande vittoria del Cras contro
Cagliari: poseremo la nostra lente d'ingrandimento sul sesto turno di
serie A1 di basket femminile. Le nostre rubriche ed il consueto
flash su tutti gli sport che vedono protagoniste le tarantine.
Ospiti in studio Mimmo
Ligorio, direttore sportivo della Virtus Francavilla, Andrea Cristofaro,
portiere dei Delfini Rossoblu e la Shingitai Karate - Do Basile
A TUTTO SPORT
ore 21, Tbm City canale 212 digitale terrestre ed in streaming su
www.tuttosporttaranto.com, TarasTv e www.tarantonews.net
PER INTERVENIRE IN DIRETTA, QUESTE LE COORDINATE:
sms: 3807421054
telefono: 0997302535
Commenti
sabato 17 novembre 2012
FLORIDO SOSTIENE LA LETTERINA DEL SINDACO STEFANO
"Come ha scritto il sindaco Stefano, abbiamo bisogno di risposte.
Abbiamo cioe' bisogno di segnali concreti per prendere atto della
vicinanza dello Stato". Lo afferma il presidente della Provincia di
Taranto, Gianni Florido, che sostiene cosi' l'iniziativa del sindaco
Ippazio Stefano sull'emergenza ambientale, legata alla vicenda Ilva, e
scrive anche lui al presidente del Consiglio, Mario Monti al quale dice
di rivolgersi "con il rispetto di un servitore delle istituzioni
pubbliche quale mi onoro di essere. In qualita' di presidente della
Provincia di Taranto - continua - intendo manifestare la mia vicinanza
al dottor Ippazio Stefano, sindaco di Taranto che proprio l'altro ieri
si e' rivolto direttamente a lei per sottolineare ancora una volta,
qualora ce ne fosse stato bisogno, la situazione di grave emergenza che
vive il capoluogo ionico. Non e' mia volonta' riepilogare fatti, dati e
circostanze che ci inducono a lanciare questo grido di dolore poiche'
l'Esecutivo da lei presieduto ben conosce lo scenario tarantino".
"L'Italia - continua Florido - e' alle prese con la piu' grave crisi economica degli ultimi cinquant'anni. Questo dato non solo non sfugge alla nostra analisi ma impone a tutti noi di ispirare il dialogo tra le Istituzioni alla massima ponderazione e al rispetto reciproco per non prestare il fianco a facili strumentalizzazioni o inutili radicalismi di sorta. Proprio per questo - continua il presidente della Provincia - occorre fare di piu' e meglio al fine di consentire ai cittadini tarantini e della Terra Ionica di toccare con mano l'impegno dello Stato che non puo' non tradursi in provvedimenti chiari, incisivi e utili alla soluzione dei problemi che siamo chiamati ad affrontare. Il suo personale interessamento, che sono certo non manchera', avra' l'effetto di produrre in breve tempo - conclude Florido - quelle risposte che la comunita' tarantina legittimamente pretende".
"L'Italia - continua Florido - e' alle prese con la piu' grave crisi economica degli ultimi cinquant'anni. Questo dato non solo non sfugge alla nostra analisi ma impone a tutti noi di ispirare il dialogo tra le Istituzioni alla massima ponderazione e al rispetto reciproco per non prestare il fianco a facili strumentalizzazioni o inutili radicalismi di sorta. Proprio per questo - continua il presidente della Provincia - occorre fare di piu' e meglio al fine di consentire ai cittadini tarantini e della Terra Ionica di toccare con mano l'impegno dello Stato che non puo' non tradursi in provvedimenti chiari, incisivi e utili alla soluzione dei problemi che siamo chiamati ad affrontare. Il suo personale interessamento, che sono certo non manchera', avra' l'effetto di produrre in breve tempo - conclude Florido - quelle risposte che la comunita' tarantina legittimamente pretende".
EROINA NASCOSTA NEL CONTATORE DELL'ACQUA. ARRESTATO
Aveva nascosto 1 chilo e mezzo di eroina nel contatore dell'acqua del
palazzo dove abita: Antonio Petruzzi, 30 anni, e' stato arrestato da
agenti della Squadra Mobile della Questura di Taranto per detenzione ai
fini di spaccio di sostanza stupefacente.
I poliziotti da qualche tempo avevano messo sotto osservazione un condominio di via XXV Aprile, al quartiere Paolo VI. Petruzzi, abitante nell'edificio, si recava spesso nei sottoscala attigui allo stabile, dopo aver sempre chiuso con accortezza la porta d'ingresso in ferro. Ieri pomeriggio gli agenti, dopo aver notato l'uomo entrare ancora una volta nei locali del sottoscala, hanno fatto irruzione. Petruzzi, nonostante i ripetuti inviti, non ha aperto la porta in ferro. Solo dopo l'intervento dei vigili del fuoco gli agenti hanno avuto accesso nei locali dove hanno fermato il 30enne.
La perquisizione, prima dei locali sottoscala e successivamente della sua abitazione, ha permesso di trovare solo tre mazzi di chiavi una delle quali apriva uno sportello del contatore dell'acqua sito nell'androne del palazzo. I sospetti degli agenti si sono rivelati corretti: all'interno della cassetta e' stata recuperata una sacca di tela bianca contenente 3 panetti di eroina allo stato puro del peso complessivo di circa un chilogrammo e mezzo.
I poliziotti da qualche tempo avevano messo sotto osservazione un condominio di via XXV Aprile, al quartiere Paolo VI. Petruzzi, abitante nell'edificio, si recava spesso nei sottoscala attigui allo stabile, dopo aver sempre chiuso con accortezza la porta d'ingresso in ferro. Ieri pomeriggio gli agenti, dopo aver notato l'uomo entrare ancora una volta nei locali del sottoscala, hanno fatto irruzione. Petruzzi, nonostante i ripetuti inviti, non ha aperto la porta in ferro. Solo dopo l'intervento dei vigili del fuoco gli agenti hanno avuto accesso nei locali dove hanno fermato il 30enne.
La perquisizione, prima dei locali sottoscala e successivamente della sua abitazione, ha permesso di trovare solo tre mazzi di chiavi una delle quali apriva uno sportello del contatore dell'acqua sito nell'androne del palazzo. I sospetti degli agenti si sono rivelati corretti: all'interno della cassetta e' stata recuperata una sacca di tela bianca contenente 3 panetti di eroina allo stato puro del peso complessivo di circa un chilogrammo e mezzo.
SEQUESTRATE GRANDI QUANTITA' DI LUMINARIE NATALIZIE PERICOLOSE
Dopo quello di Bari, un altro maxi sequestro di luminarie natalizie,
oltre a giocattoli, dispositivi medici e materiale chimico, e' avvenuto a
Taranto da parte della Guardia di finanza. Nel corso di una serie di
controlli, intensificati in vista dell'arrivo delle feste, il nucleo di
Polizia tributaria della citta' jonica ha individuato un esercizio
commerciale nel centro cittadino gestito da un cittadino cinese, che
aveva messo in vendita luminarie natalizie e addobbi che riportavano
marchi falsi di certificazione di conformita' europea (Ce), oltre ad
essere prive dei dati identificativi dell'importatore e sprovviste del
foglio illustrativo delle caratteristiche tecniche.
Come a
Bari, si e' constatato anche a Taranto che tutti i prodotti possedevano
la sezione e la lunghezza del cavo di alimentazione di dimensioni non
idonee a sopportare adeguatamente la tensione della rete elettrica con
probabile rischio di surriscaldamento e incendio. Si tratta quindi di prodotti non conformi alle norme sulla sicurezza e anche pericolosi per il consumatore.
Complessivamente sono stati sequestrati circa 30.000 articoli tra i
quali anche diversi giocattoli pericolosi per la salute dei piu'
piccoli, in quanto privi dei requisiti della norma comunitaria sulla
sicurezza, e presidi medici chirurgici a funzione biocida (gli
insetticidi) senza autorizzazione del Ministero della salute. Il
titolare del negozio e' stato denunciato all'autorita' giudiziaria per
vendita di prodotti industriali con segni mendaci e violazione delle
leggi sulla sicurezza dei prodotti e sulle autorizzazioni alla
produzione e all'immissione in commercio di presidi medico-chirurgici.
"A TUTTO CALCIO". I CAMPI COLLEGATI DI DOMENICA 18 NOVEMBRE 2012
Matteo Schinaia, con Rino Raffone, Aldo Simonetti ed
Adele Nicoletti, conduce il dodicesimo appuntamento della nuova
trasmissione sportiva di Tbm dedicata al calcio tarantino. In
regia Giovanni Maimone
SERIE D
BRINDISI - TARANTO
SECONDA DIVISIONE
MARTINA - GAVORRANO
Gisberto Muraglia (preview e post match)
ECCELLENZA
RACALE - MANDURIA
PROMOZIONE
DELFINI ROSSOBLU - TOMA MAGLIE
Fabio Ancona
LIZZANO - OSTUNI
Maria Lanzo
FRAGAGNANO - FRANCAVILLA CALCIO
Umberto Nardella
VIRTUS FRANCAVILLA - LEVERCALCIO
Giovanni Carlucci
PRIMA CATEGORIA
OMNIA BITONTO - GINOSA
Domenico Ranaldo
SECONDA CATEGORIA
LATERZA - TRIGGIANO
Baldassarre D'Angelo
ANDRISANI - SAN MARZANO
Gianfranco Dimitrivenerdì 16 novembre 2012
MATTEO SCHINAIA. "TARANTO PRIMA DI TUTTO"
Il responsabile di
TuttoSportTaranto.com rivela i segreti del portale e delle sue
trasmissioni su Tbm, la doppia veste di giornalista-tifoso ed il
rapporto con il suo staff e gli altri giornalisti sportivi della città
bimare.
di Baldassarre D'Angelo
Quest’anno Tbm ti ha dato libertà nella programmazione. Da chi è partito l’input per questi nuovi progetti?
La grande audience di “A tutto sport” delle due passate stagioni è
stata premiato con l’arricchimento del palinsesto sportivo. “A tutto
calcio” nasce dall’esigenza di dare maggiore spazio anche alle realtà
calcistiche della provincia quasi mai sotto la luce dei riflettori.
“A tutto calcio”, novità per gli appassionati sportivi della provincia e non, sta avendo il successo che ti aspettavi?
Un successo incredibile, non ci aspettavamo un affetto così importante e soprattutto costante dai nostri telespettatori, che ci seguono in migliaia anche in diretta web. Tutto sta andando al di là di ogni più rosea previsione.
‘A tutto sport’, giunto alla terza stagione, grazie anche allo streaming, sta aumentando gli ascolti e gli sponsor. A cosa è dovuto questo successo?
Al nostro impegno, alla nostra passione, al nostro amore per lo sport tarantino. Credo che la gente abbia superato quello “scoglio virtuale” legato all’emittente che ci ospita, che prima della nostra trasmissione non aveva un contenitore sportivo dalle stesse caratteristiche, e ci stia gratificando perché ha capito l'umiltà con cui cerchiamo di promuovere il territorio attraverso lo sport. In più, bisogna dirlo, la presenza delle modelle della 'Fashion Up' di Giovanni Stellato ha reso ancora più "bella" la trasmissione... (sorride, ndr)
TuttoSportTaranto.com è uno dei giornali online più letti. Molti collaboratori e tanti membri dello staff. Quali obiettivi ha la tua testata e dove potete arrivare?
Gli obiettivi sono sempre gli stessi: informare e dare spazio a tutti. L’anima pulsante del nostro webzine sono i tifosi. In parte, soprattutto quelli del Taranto, si sono allontanati dalla realtà rossoblu dopo le brutture di un’estate da dimenticare. Sarà compito anche nostro, oltre che della società della presidente Zelatore, riavvicinarli. Il “Magico” ha bisogno di tutti per tornare a splendere come un tempo. In più, voglio svelare in anteprima che è in atto un restyling del nostro sito ad opera di un nostro nuovo collaboratore, Alessandro Schiattone, tra i più brillanti webmaster pugliesi.
Quest’anno hai ottenuto il tesserino da pubblicista che accresce il bagaglio tecnico. Ti ha aperto nuove possibilità di lavoro?
Non nascondo che ho ricevuto un paio di proposte interessanti da emittenti non del territorio. Questo è molto gratificante, ma, per quest’anno almeno, non mi muoverò dalla mia amata Taranto. Ci sono dei progetti in piedi che devono avere completo compimento. Taranto prima di tutto.
Ci sono giornalisti a cui ti ispiri?
Ho grande stima nei confronti di Angelo Leone e Gianni Sebastio, veri e propri punti di riferimento per il giornalismo televisivo, come lo sono Fulvio Paglialunga, Lorenzo D’Alò e Alfredo Ghionna per la carta stampata. Poi ci sono i colleghi che scrivono per le testate web: Maurizio Mazzarella, Gisberto Muraglia, Alessandra Carpino, Enrico Losito, Francesco Vozza, Carlo Termite e Francesco Friuli per citarne solo alcuni. Da loro, ogni giorno, cerco di carpire qualche segreto: sono dei veri professionisti.
Purtroppo, il Taranto non è partito molto forte. Tu l’hai sempre seguito e non lo mollerai mai. Cosa si prova da giornalista e poi da tifoso?
Provo ancora molta rabbia. Con una gestione più attenta dei precedenti proprietari probabilmente staremmo parlando ancora di professionismo, invece ora viviamo una realtà completamente diversa, la serie D, in cui abbiamo ancora tutti difficoltà a calarci. Da tifoso e da giornalista mi auguro un futuro degno di questa città: sono fiducioso.
Aldo Simonetti, Fabio Ancona e Rino Raffone sono i tuoi collaboratori più fidati. Da quest’anno anche Adele e Giovanni Maimone (in regia). Ci sono mai stati attriti e tensioni nello staff o l’unità d’intenti e l’amicizia vi consentono un ottimo lavoro senza attriti?
Hai fatto il nome di cinque persone straordinarie, che in comune con me hanno una grande passione e la voglia di fare bene. Più che attriti e tensioni ci sono stati dei confronti, sempre costruttivi, che ci stanno portando ad ottenere i risultati che tocchiamo con mano ogni settimana. Io sono un perfezionista, pertanto credo che possiamo ancora molto migliorare. Lavoreremo alacremente per farlo.
Un successo incredibile, non ci aspettavamo un affetto così importante e soprattutto costante dai nostri telespettatori, che ci seguono in migliaia anche in diretta web. Tutto sta andando al di là di ogni più rosea previsione.
‘A tutto sport’, giunto alla terza stagione, grazie anche allo streaming, sta aumentando gli ascolti e gli sponsor. A cosa è dovuto questo successo?
Al nostro impegno, alla nostra passione, al nostro amore per lo sport tarantino. Credo che la gente abbia superato quello “scoglio virtuale” legato all’emittente che ci ospita, che prima della nostra trasmissione non aveva un contenitore sportivo dalle stesse caratteristiche, e ci stia gratificando perché ha capito l'umiltà con cui cerchiamo di promuovere il territorio attraverso lo sport. In più, bisogna dirlo, la presenza delle modelle della 'Fashion Up' di Giovanni Stellato ha reso ancora più "bella" la trasmissione... (sorride, ndr)
TuttoSportTaranto.com è uno dei giornali online più letti. Molti collaboratori e tanti membri dello staff. Quali obiettivi ha la tua testata e dove potete arrivare?
Gli obiettivi sono sempre gli stessi: informare e dare spazio a tutti. L’anima pulsante del nostro webzine sono i tifosi. In parte, soprattutto quelli del Taranto, si sono allontanati dalla realtà rossoblu dopo le brutture di un’estate da dimenticare. Sarà compito anche nostro, oltre che della società della presidente Zelatore, riavvicinarli. Il “Magico” ha bisogno di tutti per tornare a splendere come un tempo. In più, voglio svelare in anteprima che è in atto un restyling del nostro sito ad opera di un nostro nuovo collaboratore, Alessandro Schiattone, tra i più brillanti webmaster pugliesi.
Quest’anno hai ottenuto il tesserino da pubblicista che accresce il bagaglio tecnico. Ti ha aperto nuove possibilità di lavoro?
Non nascondo che ho ricevuto un paio di proposte interessanti da emittenti non del territorio. Questo è molto gratificante, ma, per quest’anno almeno, non mi muoverò dalla mia amata Taranto. Ci sono dei progetti in piedi che devono avere completo compimento. Taranto prima di tutto.
Ci sono giornalisti a cui ti ispiri?
Ho grande stima nei confronti di Angelo Leone e Gianni Sebastio, veri e propri punti di riferimento per il giornalismo televisivo, come lo sono Fulvio Paglialunga, Lorenzo D’Alò e Alfredo Ghionna per la carta stampata. Poi ci sono i colleghi che scrivono per le testate web: Maurizio Mazzarella, Gisberto Muraglia, Alessandra Carpino, Enrico Losito, Francesco Vozza, Carlo Termite e Francesco Friuli per citarne solo alcuni. Da loro, ogni giorno, cerco di carpire qualche segreto: sono dei veri professionisti.
Purtroppo, il Taranto non è partito molto forte. Tu l’hai sempre seguito e non lo mollerai mai. Cosa si prova da giornalista e poi da tifoso?
Provo ancora molta rabbia. Con una gestione più attenta dei precedenti proprietari probabilmente staremmo parlando ancora di professionismo, invece ora viviamo una realtà completamente diversa, la serie D, in cui abbiamo ancora tutti difficoltà a calarci. Da tifoso e da giornalista mi auguro un futuro degno di questa città: sono fiducioso.
Aldo Simonetti, Fabio Ancona e Rino Raffone sono i tuoi collaboratori più fidati. Da quest’anno anche Adele e Giovanni Maimone (in regia). Ci sono mai stati attriti e tensioni nello staff o l’unità d’intenti e l’amicizia vi consentono un ottimo lavoro senza attriti?
Hai fatto il nome di cinque persone straordinarie, che in comune con me hanno una grande passione e la voglia di fare bene. Più che attriti e tensioni ci sono stati dei confronti, sempre costruttivi, che ci stanno portando ad ottenere i risultati che tocchiamo con mano ogni settimana. Io sono un perfezionista, pertanto credo che possiamo ancora molto migliorare. Lavoreremo alacremente per farlo.
SCOPERTA TRUFFA ALL'OLIO D'OLIVA
- Agenti della Squadra Mobile della Questura
di Taranto, su disposizione del gip del Tribunale della citta' jonica
Martino Rosati, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei
confronti di Seyd Rahim Banishoeib, pluripregiudicato di origini
iraniane di 57 anni, residente a Talsano, e Pasquale Abbinante, di Gioia
del Colle, nel barese, 53 anni, anch'egli con precedenti penali, per i
reati di truffa aggravata e sostituzione di persona.
Le
indagini sono partite nel mese di luglio dello scorso anno a seguito di
una denuncia da parte di un imprenditore agricolo, vittima di un
raggiro che gli ha procurato un danno economico di circa 9.000 euro a
seguito della vendita di 1200 bottiglie d'olio di oliva extravergine.
Gli investigatori hanno scoperto la truffa messa in atto dai due
pregiudicati che avevano costituito per l'occasione una ditta 'fantasma'
avvalendosi di false identita' per poter acquistare in maniera
fraudolenta l'olio ed attraverso raggiri ed artifici bancari non hanno
corriposto quanto dovuto all'imprenditore agricolo.
Nei
mesi successivi, a seguito di denunce analoghe da parte di altri
imprenditori della provincia jonica, i poliziotti hanno accertato che i
due truffatori, avevano continuato nella loro opera, compiendo
un'ennesima truffa, questa volta ai danni di un rivenditore di materiale
edile-sanitario di Castellaneta dal quale avevano acquistato materiale
senza poi pagarlo. Per il cittadino di origini iraniane, nella giornata
di ieri si sono aperte le porte del carcere mentre per il suo complice,
l'Autorita' giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari. Continuano
senza sosta le indagini degli agenti della Squadra Mobile per accertare
se i due 'professionisti della truffa' abbiano compiuto altri raggiri.
ANCORA LETTERINE DAL SINDACO STEFANO
"Mi duole rilevare che ad oggi, nonostante reiterate missive inviate a
lei ed ai suoi ministri sui temi, o meglio sulle gravi criticità, della
città di Taranto non abbiano ancora trovato una benchè minima
risoluzione". Lo scrive il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, in una
nuova lettera, la quarta in tre mesi, inviata al premier, Mario Monti,
sull'emergenza sanitaria, ambientale e occupazionale di Taranto".
"Ad oggi - puntualizza - la mia richiesta di incontro, espressa in più occasioni e sempre con garbo istituzionale, non ha trovato esito alcuno. Pur comprendendo i suoi numerosi ed importanti impegni istituzionali non possiamo che ribadirle che Taranto chiede con forza un riscontro immediato e positivo".Stefano il 20 novembre sarà ascoltato "presso la Commissione Lavoro del Senato: oltre ad essere ascoltato - aggiunge - mi auguro di ascoltare risposte concrete. Le sofferenze di Taranto non possono più attendere e la loro gravità è tale da imporre azioni di rivendicazione forti ed incisive".
Questo palleggiamento di responsabilità tra Ilva e governo "e le tante voci contraddittorie, senza risposte certe - sostiene Stefano - gravano pesantemente sui lavoratori e sui tarantini, che ne patiscono tutte le conseguenze negative.
Abbiamo bisogno di certezze. Siamo pronti a coinvolgere attorno a queste esigenze tutte le componenti istituzionali (Regione e Provincia), forze imprenditoriali, politiche ed associative per far sentire alta la voce di
Taranto e dei tarantini visto che questa città presenta profonde
cicatrici per l'alto tributo pagato al Paese per la sua crescita e
sviluppo, per cui i suoi appelli non possono rimanere inascoltati". "Non
lo consentiremo e con ciò - conclude il sindaco - abbandoneremo la
strada del garbo istituzionale".
"Ad oggi - puntualizza - la mia richiesta di incontro, espressa in più occasioni e sempre con garbo istituzionale, non ha trovato esito alcuno. Pur comprendendo i suoi numerosi ed importanti impegni istituzionali non possiamo che ribadirle che Taranto chiede con forza un riscontro immediato e positivo".Stefano il 20 novembre sarà ascoltato "presso la Commissione Lavoro del Senato: oltre ad essere ascoltato - aggiunge - mi auguro di ascoltare risposte concrete. Le sofferenze di Taranto non possono più attendere e la loro gravità è tale da imporre azioni di rivendicazione forti ed incisive".
Questo palleggiamento di responsabilità tra Ilva e governo "e le tante voci contraddittorie, senza risposte certe - sostiene Stefano - gravano pesantemente sui lavoratori e sui tarantini, che ne patiscono tutte le conseguenze negative.
Abbiamo bisogno di certezze. Siamo pronti a coinvolgere attorno a queste esigenze tutte le componenti istituzionali (Regione e Provincia), forze imprenditoriali, politiche ed associative per far sentire alta la voce di
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