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martedì 18 gennaio 2011

ALLARME DIOSSINA COZZE E OSTRICHE TARANTO / Il sindaco di Taranto mangia cozze crude durante conferenza stampa




Allarne diossina nelle cozze, ultime notizie Taranto - Durante una conferenza stampa il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, ha mangiato cozze crude portate dagli allevatori: "Le nostre cozze sono sicure - ha affermato il sindaco -  e si possono mangiare senza alcun timore".

Un messaggio forte che è stato voluto dare in risposta ad associazioni e ambientalisti che nei giorni passati avevano lanciato l'allarme diossina in seguito ai risultati di analisi fatte su cozze pelose, cozze San Giacomo e ostriche prelevate dal fondale di Mar Piccolo. Pare che le analisi avessero indicato una concentrazione di diossina e Pcb superiore del 69 per cento ai limiti di legge.

Intanto però l'allarme e la paura tra i consumatori continua a serpeggiare e pare che nessuno abbia intenzione di acquistare cozze, ma anche i frutti di mare hanno subito un calo di vendita del 50 per cento, tanto da portare la grande distribuzione a dare uno stop agli acquisti. La vicenda rimane comunque aperta e indubbiamente il colpo al settore ittico di Taranto è stto tutt'altro che morbido.

"Le informazioni inesatte - fa sapere in una nota Confcommercio - hanno contribuito a gettare discredito sulla cozza di Taranto, un prodotto che come hanno anche confermato gli stessi ambientalisti e i dirigenti degli organi di controllo di Asl ed Arpa viene allevato con modalità che lo mettono al riparo dal rischio di contaminazione, al quale sono invece soggetti quei frutti di mare che crescono sui fondali, ma che è proibito raccogliere".

Nei giorni scorsi il presidente della Regione, Nichi Vendola, ha avuto un incontro con il vice-presidente dell'Ilva, Claudio Riva, per studiare la posssibilità di effettuare un campionamento regolare delle diossine emesse dallo stabilimento siderurgico di Taranto. L'Ilva ha assicurato di essere disponibile ad accogliere i tecnici dell’Arpa e consentire di effettuare le opportune operazioni di monitoraggio.

ISOLA DI SAN PAOLO IN VENDITA

TARANTO - "Sull'isola di San Paolo il Comune è pronto a fare la propria parte. Abbiamo già dei progetti, dei quali abbiamo discusso in Regione. Prima, però, asp-ettiamo una parola chiara ed inequivocabile dal Governo". 
E' quella del vicesindaco Gianni Cat-aldino la voce dell'amministrazione comunale sulla questione San Paolo. La più piccola delle isole Cheradi è tornata prepotentemente al centro del dibattito sul futuro della nostra città, dopo la pubblicazione della lista dei beni che la Difesa considera "alienabili".

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri, il parlamentare Ludovico Vico ha spiegato che San Paolo non può essere venduta, ma che spetta al Comune, di concerto con lo stesso Ministero, elaborare i progetti per l'utilizzo dell'isola. "Ci auguriamo che, in aula o in commissione, il sottosegretario Crosetto dica con chiarezza come stanno le cose" precisa Cataldino "ma ci sono due punti fermi, comunque. Il prima, è che San Paolo è comunque un patrimonio della città, e da parte nostra siamo contrari che vada ai privati. Taranto ha ricevuto ma anche dato tanto al sistema-difesa, e nel momento in cui porzioni del territorio vengono considerati non più funzionali, vanno restituiti ed integrati con il resto della città. E questo, nell'ambito di un progetto complessivo di fruiz-ione di questi beni. Diverso è pensare ad una partnership con soggetti privati". 
Sì, ma cosa fare dell'isola? "Questa è la seconda cosa: non siamo stati con le mani in mano, i progetti ci sono. Ne abbiamo discusso già a dicembre, quindi prima che scoppiasse il caso della vendita, nell'ambito del discorso sui Sac, i Sistemi Ambientali e Culturali varati dalla Regione, in cui abbiamo anche ripreso quanto elaborato nel piano di Area Vasta". Quindi? "L'isola può essere un polo turistico importante, ma con dei paletti, per così dire, precisi. 
Ad esempio, un centro velico che permetta a Taranto di inserirsi in un circuito, magari utilizzando il fortino come un museo. E' affascinante pensare anche un set cinematrografico sottomarino. Insomma, le proposte ci sono". 
In realtà, si sa anche cosa non fare. 
"Di certo non si può pensare di creare un villaggio turistico, o qualcosa del genere: è lo stesso "mercato delle vacanze" ad essere ormai meno ricettivo per queste strutture. Inoltre, San Paolo va sicuramente utilizzata e valorizzata, ma anche preservata, sul fronte naturalistico ed ambientale".
http://www.youreporter.it/mio/Giovanni_Maimone

sabato 15 gennaio 2011

Racconti Ionici

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Lecce, Brindisi e Taranto: uno sviluppo a 360º


Politica Lecce. I tre Presidenti delle Province e delle Camere di Commercio di Lecce, Brindisi e Taranto in riunione, oggi, per presentare un progetto di sviluppo unitario
I tre Presidenti delle Province e i tre Presidenti delle Camere di Commercio di Lecce, Brindisi e Taranto, oggi insieme a Palazzo Adorno. Punto all’ordine del giorno: un incontro costruttivo per migliorare il territorio, attraverso la sinergia tra due importanti enti che coopereranno al fine di realizzare un progetto di sviluppo, promozione, valorizzazione, potenziamento di una Terra che gia di per sé, ha tanto da offrire. Il piano delle infrastrutture rientra tra le tante iniziative che intendono intraprendere, dall’aeroporto alla ferrovia all’area portuale. Il tutto studiato a tavolino dai 6 rappresentanti. La collaborazione tra le tre province ha già dato i suoi frutti, ha sostituito i turismi al turismo, presentando la Puglia con un unico stand alla Bit di Milano. Una politica di marketing e promozione del territorio che permetterà di far conoscere le nostre particolarità, ciò che ci contraddistingue, visto da tre prospettive, in un’ottica non di individualismo, ma di collaborazione proficua. Un primo passo importante, al quale ne seguiranno altri, tutti in cantiere e tutti al vaglio della riunione di oggi. “L’obiettivo comune – ha dichiarato Il Presidente Gabellone – consiste nel portare il territorio ai massimi livelli dal punto di vista economico e, quindi, occupazionale. Ora abbiamo creato un rapporto sinergico con le Camere di Commercio, successivamente lo instaureremo con altri Enti”.
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venerdì 14 gennaio 2011

Garante privacy: “Tessera del tifoso? Così non va”

Tessera del tifoso: occorrono maggiori garanzie per i sostenitori, più trasparenza, informazioni chiare e disponibili per tutti. A certificarlo il Garante per la protezione dei dati personali che ha dato oggi notizia (leggi qui il comunicato stampa) di un provvedimento volto a offrire maggiori garanzie a tifosi (leggi qui il testo integrale del provvedimento). Una piccola e parziale vittoria anche per la AS  Taranto che, attraverso il proprio legale rappresentante Andrea Greco, espresse alcune delle proprie perplessità sul programma Tessera del tifoso attraverso istanze ufficiali avanzate in Lega (qui l’intervento dell’Avvocato Greco all’assemblea della Lega Pro) e alla stessa Autorità garante per la privacy (qui la segnalazione inviata dall’allora Taranto Sport). Proprio il Garante ha provveduto in data odierna a notificare alla AS Taranto l’esito dell’istruttoria avviata anche grazie al sodalizio di via Martellotta (leggi qui la comunicazione del Garante all’AS Taranto)

DIOSSINA: MIN.SALUTE, A TARANTO SE POSITIVI PRODOTTI SARANNO RITIRATI

(ASCA) - Roma, 13 gen - ''Noi aspettiamo comunicazioni ufficiali dalla Regione sul controllo della diossina. Per questo abbiamo predisposto il programma di monitoraggio dei siti di interesse nazionale, in collaborazione col ministero dell'Ambiente. Certo, se fosse confermata la positivita' chiederemo subito il ritiro immediato dal commercio dei prodotti''. Lo ha affermato Silvio Borrello, direttoregenerale per la sicurezza degli alimenti del ministero della Salute, al termine della riunione avuta questa mattina con le Regioni, gli Istituti zooprofilattici e i Carabinieri del Nas, commentando i dati diffusi oggi dalla onlus ''Fondo Antidiossina Taranto''.

Dalle analisi, effettuate dal laboratorio Inca (Consorzio Interuniversitario Nazionale di Chimica per l'Ambiente) di Venezia su commissione, e' emerso infatti che ''la concentrazione di diossine e Pcb (policlorobifenili) nei frutti di mare (ostriche e cozze) prelevati dai fondali nel Mar Piccolo di Taranto raggiungono i 13,5 picogrammi per grammo quando la legge fissa un limite di 8. C'e' uno sforamento quindi del +69%''.

giovedì 13 gennaio 2011

TARANTO "Liquami e miasmi dai rifiuti campani" L'allerta in procura e al ministero


Il sindaco di Taranto, Ezio Stefano, denuncia lo sversamento dai camion diretti alla discarica di Italcave, la cittadinanza protesta per i cattivi odori provenienti dal sito nel comune di Lizzano. Il presidente della Provincia, Gianni Florido, chiede nuovi controlli per tutelare la salute pubblica

Sversamenti di liquami dai camion diretti nell'impianto di Italcave, miasmi dalla discarica di Vergine, sospetti di irregolarità nel conferimento dei rifiuti trattati, diretti nei siti tarantini dopo l'accordo di 'solidarietà' tra Regione Puglia e Regione Campania. E' massima allerta sul materiale, soprattutto dopo le denunce del sindaco di Taranto, Ezio Stefano, e del presidente della Provincia, Gianni Florido.

"I conferimenti di rifiuti provenienti dal napoletano si devono svolgere nel puntuale rispetto di quanto previsto dal protocollo tecnico d'intesa" siglato tra Puglia e Campania". Lo spiega in una nota, l'assessore regionale pugliese Lorenzo Nicastro, dopo la segnalazione di Stefano e la denuncia di sversamenti di liquami dai tir. L'assessorato regionale fa sapere di avere inoltrato la nota inviata dal sindaco di Taranto alla procura e di avere diramato una nota agli enti locali "per rappresentare l'esigenza di mantenere un elevato livello di controllo", indirizzandola anche al ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, "al fine di un costante aggiornamento in merito alle attività relative all'emergenza Campania".

Dl canto suo, il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, ha annunciato che chiederà alla Regione Puglia la riapertura immediata delle procedure di concessione dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per le discariche della provincia jonica. Lo scopo è di procedere a nuovi controlli sul rispetto delle norme che tutelano la salute pubblica. Caso contrario, Florido ha annunciato che emetterà un'ordinanza per chiudere temporaneamente le discariche del tarantino.

La decisione di chiedere alla Regione di rivedere le procedure di concessione dell'Aia è stata presa all'indomani di una segnalazione giunta in Provincia da alcuni cittadini di Lizzano (Taranto), i quali lamentavano cattivi odori provenienti dalla discarica Vergine, uno dei tre siti pugliesi (oltre all'Italcave di Statte, c'è anche la Ecolevante di Grottaglie) che stanno accogliendo i rifiuti campani.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia provinciale per verificare presunte irregolarità, ma serviranno altri accertamenti per stabilire l'eventuale nesso di causalità tra i miasmi e i rifiuti stoccati nella discarica. "Prendo questa decisione politica - ha dichiarato Florido - accollandomi tutti i rischi del caso, compreso quello di tornare alle urne se ci dovessero essere attriti tra i partiti di maggioranza".

lunedì 10 gennaio 2011

LA CONDANNA DI TARANTO

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