Taranto "e' una citta' seduta su di una polveriera e nonostante
questo, si continuano a rilasciare Autorizzazioni, a fare decreti a
danno della sicurezza di una popolazione intera. Ci sembrava
inconcepibile un mese fa che venisse rilasciata un Aia senza Pee ma
Istituzioni locali e Governo hanno ignorato la richiesta di oltre 4000
cittadini che chiedevano garanzie e sicurezza, rilasciando un
autorizzazione senza preoccuparsi di quali potessero essere i danni
causati in caso di Incidente Rilevante".
"Riteniamo che tale atteggiamento - sostengono le Donne per Taranto - vada stigmatizzato in un giorno come quello di oggi che ha visto la citta' in un pericolo enorme e gravissimo. Quanto accaduto poteva sicuramente avere epiloghi piu' gravi e drammatici e nessuno puo' ignorare tutto cio' cosi' come le Istituzioni hanno fatto fino ad oggi. Ci chiediamo per l'ennesima volta chi paghera' per questi crimini?".
"Chiediamo alle Istituzioni che diano urgentemente conto a tutta la citta' della loro superficialita' e inefficienza nel tutelare operai e popolazione e che assumano impegni reali e concreti per ripristinare legalita' e sicurezza. E mentre il Governo si preoccupa di stilare un ulteriore Decreto per salvare l'Ilva - sottolineano - i cittadini di Taranto, gli operai, i bambini delle scuole vivono con il pericolo costante di un Polo Industriale pericoloso non solo per le emissioni dannose alla Salute ma anche per un eventuale incidente rilevante che oggi abbiamo sfiorato. Taranto non sara' disposta ad aspettare ancora, non sara' disposta a subire ancora. Il nostro plauso alla Magistratura unica a portare avanti la sua azione di giustizia e di tutela nostra e dei nostri figli".
"Riteniamo che tale atteggiamento - sostengono le Donne per Taranto - vada stigmatizzato in un giorno come quello di oggi che ha visto la citta' in un pericolo enorme e gravissimo. Quanto accaduto poteva sicuramente avere epiloghi piu' gravi e drammatici e nessuno puo' ignorare tutto cio' cosi' come le Istituzioni hanno fatto fino ad oggi. Ci chiediamo per l'ennesima volta chi paghera' per questi crimini?".
"Chiediamo alle Istituzioni che diano urgentemente conto a tutta la citta' della loro superficialita' e inefficienza nel tutelare operai e popolazione e che assumano impegni reali e concreti per ripristinare legalita' e sicurezza. E mentre il Governo si preoccupa di stilare un ulteriore Decreto per salvare l'Ilva - sottolineano - i cittadini di Taranto, gli operai, i bambini delle scuole vivono con il pericolo costante di un Polo Industriale pericoloso non solo per le emissioni dannose alla Salute ma anche per un eventuale incidente rilevante che oggi abbiamo sfiorato. Taranto non sara' disposta ad aspettare ancora, non sara' disposta a subire ancora. Il nostro plauso alla Magistratura unica a portare avanti la sua azione di giustizia e di tutela nostra e dei nostri figli".