
Sono stati infatti cancellati i treni a lunga percorrenza notturni ed è stato disposto il trasferimento degli uffici della divisione Cargo, dell’ufficio informazioni e del Reparto movimento. Le associazioni dei consumatori hanno presentato anche un esposto alla Procura della Repubblica di Taranto e chiesto a Trenitalia di recuperare “il corretto svolgimento della funzione di concessionaria di servizio pubblico e, quindi il ripristino del numero dei treni, da e per il nord Italia, precedente alla rimodulazione eseguita nel dicembre 2011”.
Al sit-in di protesta, durato un paio d’ore, hanno partecipato anche il deputato del Pd Ludovico Vico e alcuni consiglieri regionali.
In un cartello mostrato dai sindacati, che chiedono il ripristino dei collegamenti ferroviarì e la tutela del diritto alla mobilità, campeggiava la frase 'Lo stivale ha perso il tacco. Grazie Moretti”.
Secondo i manifestanti, il taglio dei treni, oltre a creare disagi all’utenza, mette a rischio anche il personale appalti delle Ferrovie dello Stato che lavora nelle ditte addette alle pulizie dei treni a trasporto regionale e servizi Officina, dei treni a larga percorrenza, della stazione, degli uffici, dei marciapiedi e degli spogliatoi del personale, in tutto 47 unità.