Nell'anno dell'emergenza Ilva, Taranto è l'ultima città d'Italia per
qualità della vita. In compagnia di Bari, Brindisi e Foggia, quattro
province pugliesi nelle ultime otto posizioni in classifica della
ricerca del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province
italiane. Per il capoluogo ionico, che scalza dall'ultimo posto la
vicina Foggia, è la "storia di un declino annunciato".
La ricerca - svolta ancora sulle 107 province invece che sulle 110 attuali - si articola su sei settori (tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico, tempo libero) costruiti a loro volta su sei indicatori (per un totale di 36), che danno luogo a sei graduatorie di tappa e quindi alla classifica finale.
In fondo alla classifica c'è Taranto che raggiunge il proprio risultato migliore solo nell'Ordine pubblico (54esimo posto grazie all'incidenza modesta di scippi, borseggi e rapine e di truffe) mentre si ferma al 94esimo posto in Tenore di vita e in Servizi-Ambiente-Salute e al 95esimo nella voce Affari e lavoro per registrare i risultati peggiori nel Tempo libero e nella Popolazione (rispettivamente al posto 104 e 103 della classifica).
Taranto risulta anche fortemente deficitaria sotto il profilo dei giovani, visto che la loro quota sul totale degli abitanti è scesa del 6 per cento in dieci anni e la citta è al 105esimo in Italia per l'imprenditorialità dei 18-29enni. Taranto inoltre non si piazza tra le prime quindici posizioni in nessuno
dei 36 parametri alla base dell'indagine
Taranto non resta però sola nel crollo: Bari scende di due posizioni rispetto al 2011 andando a occupare il 100esimo gradino, mentre Brindisi precipita di ben 16 posizioni crollando dall'88esimo al 104esimo posto. Tra le ultime l'unica che sale, ma è una magra consolazione, è Foggia che passa dall'ultima posizione al 101esimo posto. Cade anche Lecce, la più lontana dal fondo classifica: si ferma al 91esimo posto; l'anno scorso era all'85esimo.
La ricerca - svolta ancora sulle 107 province invece che sulle 110 attuali - si articola su sei settori (tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico, tempo libero) costruiti a loro volta su sei indicatori (per un totale di 36), che danno luogo a sei graduatorie di tappa e quindi alla classifica finale.
In fondo alla classifica c'è Taranto che raggiunge il proprio risultato migliore solo nell'Ordine pubblico (54esimo posto grazie all'incidenza modesta di scippi, borseggi e rapine e di truffe) mentre si ferma al 94esimo posto in Tenore di vita e in Servizi-Ambiente-Salute e al 95esimo nella voce Affari e lavoro per registrare i risultati peggiori nel Tempo libero e nella Popolazione (rispettivamente al posto 104 e 103 della classifica).
Taranto risulta anche fortemente deficitaria sotto il profilo dei giovani, visto che la loro quota sul totale degli abitanti è scesa del 6 per cento in dieci anni e la citta è al 105esimo in Italia per l'imprenditorialità dei 18-29enni. Taranto inoltre non si piazza tra le prime quindici posizioni in nessuno
Taranto non resta però sola nel crollo: Bari scende di due posizioni rispetto al 2011 andando a occupare il 100esimo gradino, mentre Brindisi precipita di ben 16 posizioni crollando dall'88esimo al 104esimo posto. Tra le ultime l'unica che sale, ma è una magra consolazione, è Foggia che passa dall'ultima posizione al 101esimo posto. Cade anche Lecce, la più lontana dal fondo classifica: si ferma al 91esimo posto; l'anno scorso era all'85esimo.