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martedì 31 gennaio 2012

TARANTO - SORRENTO: "A TUTTOSPORT" DALL'ERASMO IACOVONE

Lunedi' 30 Gennaio.
Il posticipo di LEGA PRO vede affrontarsi Taranto e Sorrento.
La squadra di Dionigi ha avuto la meglio sulla compagine Campana facendo suo l'incontro per 1 a 0.
A TUTTO SPORT, la trasmissione in onda ogni Lunedi' alle 21 su TBM/SUPER7 ha voluto regalare ai propri affezionati i momenti salienti della partita, le interviste ed i commenti di Matteo Schinaia e Fabio Ancona.

TARAStv

IN 400 APRONO GLI OCCHI E LASCIANO LA FIOM

Alla vicina Ilva di Taranto, ad esempio, la Fiom ha perso sei Rsa e 400 iscritti, 150 dei quali sono gia' passati alla Fim''. Lo ha reso noto il il segretario regionale della Basilicata della Fim, Antonio Zenga, parlando del fatto che nello stabilimento Sata (Fiat) di Melfi circa 200 operai hanno lasciato la Fiom-Cgil per iscriversi alla Fim-Cisl.

Per Zenga, si tratta di ''un importante e inequivocabile segnale politico'' dei lavoratori ''in polemica con le posizioni di Landini e del gruppo dirigente locale della Fiom''

UN FERMO PER L'OMICIDIO DEL VIGILANTE FRANCESCO MALCORE

 E' stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dai carabinieri il presunto autore dell’ omicidio del vigilante Francesco Malcore, di 35 anni, ucciso con un colpo di pistola alla testa il 19 dicembre scorso durante una rapina a un furgone portavalori nel quartiere Tamburi di Taranto. Non si è appreso il nome del fermato che viene interrogato dai militari i quali proseguono le indagini nel tentativo di identificare i complici. 

Tre rapinatori assaltarono il blindato, fermo davanti a una banca per caricare denaro, e uccisero Malcore che aveva tentato una reazione. 
Particolari sulle indagini sono stati rimandati a domattina.

lunedì 30 gennaio 2012

DANILO PAGNI SU TARANTO - SORRENTO


Direttore sportivo prima del Sorrento e poi del Taranto. Danilo Pagni fa le “carte” al big-match di lunedì sera. Di fronte Taranto e Sorrento, le due squadre che hanno segnato il suo passato più recente.
Che tipo di gara si aspetta?
"Sicuramente combattuta, perché il pari potrebbe non servire a nessuno. Il Taranto non può permettersi di perdere contatto dalla Ternana, il Sorrento ha bisogno di punti per rimanere aggrappato ai play-off. Ci sarà da divertirsi...".
Si affrontano anche due allenatori emergenti del nostro calcio. Cominciamo da Gennaro Ruotolo: con lui in panca, il Sorrento è tornato a volare.
"Si è presentato in punti di piedi e con grande intelligenza si è adattato alle caratteristiche di una squadra costruita dal suo predecessore, Maurizio Sarri. Oltre a quella della proprietà gode della fiducia dello sponsor Msc e dei tifosi, che lo hanno cresciuto quando era un calciatore in erba. Quella con il Taranto è una prova del nove anche per lui, non solo per la squadra".
Dionigi in riva allo Ionio è una sorta di istituzione, riconoscimento che si è meritato sul campo.
"Devo ammettere che non credevo potesse fare così bene al debutto e in una piazza esigente come Taranto. Il suo coraggio è stato premiato e oggi è il condottiero di un gruppo che merita la posizione di classifica che occupa. Bisogna complimentarsi anche con la società, col presidente D'Addario in particolare, per aver creato dal nulla un grandissimo allenatore".
Dalla panchina al campo: indichi due dei sicuri protagonisti di lunedì sera.
"Per il Sorrento dico Ginestra, un calciatore di cui mi fregio di essere amico anche fuori dall'ambito calcistico. A dispetto dell'età, è un grande trascinatore, uno che può esaltarsi in gare come quelle di lunedì sera. Per il Taranto, Bremec. So che ha la febbre ed è a rischio, spero di vederlo in campo perché non è facile rinunciare a un portiere del suo valore. Al di là dei singoli, però, si affrontano due squadre solide e costruite per primeggiare".
Lo "Iacovone", che va verso il tutto esaurito, può rappresentare l'arma in più?
"Ai tifosi del Taranto starebbe stretta anche una sB, specie se penso a piazze come Lecce, Cesena e Chievo che da anni vivono in serie A. Con tutto il rispetto, ma di tifosi come quelli rossoblu ne ho visti pochi. Lo Iacovone a volte può fare la differenza, ma il Sorrento ha calciatori di esperienza che difficilmente si lasciano intimorire...".

domenica 29 gennaio 2012

TERNANA - LUNEZZANE: UN FINALE INCREDIBILE FRA TANTI DUBBI

IMPRENDITORE IN FERRARI PROVOCA INCIDENTE SULLA TARANTO - MARTINA

E’ di tre morti e dieci feriti ildrammatico incavvenuto caduto oggi pomeriggio sulla strada che collega Taranto a Martina Franca.  Cinque sono le auto coinvolte nell’incidente, una ferrari sembra a causa della forte velocità e anche dall’asfalto reso voscido dall’incessante pioggia caduta durante l’intera giornata carambola contro altre  auto che a loro volta carambolano contro il muretto al ciglio della strada.Il bilancio dell’incidente al momento e’ di tre morti, tra cui il conducente della ferrari sbalzato a30 metri dal luogo dell’incidente, si tratta di un imprenditore di 57 anni di Crispiano e dieci feriti tra cui alcunibambini che sono stati subito trasportati in ospedale. La statale e’ stata chiusa al traffico per diverse ore .

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L'ULTIMA TARANTO - SORRENTO

TARANTO - SORRENTO : PARLA DIONIGI

TERREMOTO NEL GOLFO DI TARANTO


La zona della scossa
La zona della scossa
 Un terremoto di magnitudo 2.3 è avvenuto alle ore 10:41 di ieri 28 Gennaio nel tarantino. La scossa che non è stata avvertita dalla popolazione, è stata localizzata dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto di geofisica e vulcanologia nel distretto sismico del Golfo di Taranto.
L’epicentro è stato registrato a dieci chilometri di profondità e a circa 25 chilometri dalla costa di Campomarino di Maruggio. Non si registrano danni, I centralini dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine non hanno ricevuto nessuna chiamata. Molto probabilmente si tratta dello stesso sciame sismiche che dalle regioni del Nord sta interessando il resto delle penisola.

SPORTITALIA DICE STOP AGLI ANTICIPI DEL VENERDI'


I calciofili e gli amanti della Lega Proultimamente stanno vivendo i venerdì sera con sentimenti di apprensione e preoccupazione; infatti nelle ultime settimane è venuto meno il canonico appuntamento con l'anticipo serale targato SportItalia
TuttoLegaPro.com ha intervistato in esclusiva il responsabile della redazione calcio nonchè conduttore delle trasmissioni di punta dell'emittente nazionale, Michele Criscitiello.
Come mai ultimamente non sono più andati in onda gli anticipi del venerdì su SportItalia?
"Il motivo è semplice: al momento non c'è identità di vedute fra le esigenze di una televisione commerciale come SportItalia e le richieste della Lega Pro".

Si spieghi...
"I diritti e la produzione di un singolo match di Lega Pro costano alla nostra emittente 15mila euro. Una cifra che sinora abbiamo coperto solo in occasione di Taranto-Avellino e parzialmente per Avellino-Como. Nelle altre occasioni siamo stati in perdita con ascolti decisamente inferiori agli sforzi prodotti per confezionare un prodotto di alto livello".
Il problema è dovuto alla scelta della sfide da mandare in onda?
"Noi proponiamo tre gare in base a bellezza, bacino d'utenza e importanza in classifica delle squadre, proponendo un servizio di qualità con approfondimenti pre e post partita. Purtroppo, però, se siamo costretti a trasmettere partite di seconda o terza fascia gli ascolti ne risentono terribilmente. Le faccio un esempio: lo Speciale Calciomercato che produciamo praticamente a costo zero ci regala ascolti cinque volte superiori ad una sfida di Prima o Seconda Divisione. In Lega Pro ci sono grandi piazze che catalizzano ascolti: noi vogliamo trasmettere le partite più importanti per continuare ad offrire il servizio mostrato nelle scorse settimane. Se sarà possibile, continueremo la nostra sinergia con la Lega Pro che ha riscosso grande successo fra tutti gli addetti ai lavori e fra le medesime società, altrimenti saremo costretti a rinunciare a trasmettere gli anticipi del venerdì".
VI RIPROPONIAMO LA PARTITA DEL SUCCESSO PER SPORTITALIA : TARANTO-AVELLINO DEL 16 DICEMBRE 2011


sabato 28 gennaio 2012

OFFERTE PER CHIARETTI E DI BARI

Saranno giorni decisivi i prossimi per eventuali operazioni in uscita in casa Taranto. Il difensore Vito Di Bari, classe '83, potrebbe seguire mister Toscano alla Ternana, che già l'aveva avuto a Cosenza. Mentre il centrocampista brasiliano Lucas Chiaretti, classe '87, ben cinque reti in stagione, potrebbe seguire le sirene della Serie B, con il Pescara di Zeman in pole position.
TUTTOLEGAPRO

VINO TAROCCATO: INIZIA IL PROCESSO A TARANTO

È iniziato presso il Tribunale di Taranto il processo per la sofisticazione del vino, frutto di una lunga e complessa indagine del Corpo forestale dello Stato e dell’Ispettorato Centrale Controllo Qualità e Repressioni Frodi di Bari (ICQRF) iniziata nel 2008, che ha portato alla scoperta di un’attività di produzione di vini mediante acqua, zucchero di barbabietola e altri prodotti industriali. 

Il processo vede imputate dieci persone per associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e falso in atti e certificati, in quanto predisponevano, organizzavano ed effettuavano operazioni di sofisticazione di prodotti vinosi, ad imitazione di quelli naturali, utilizzando materie prime illecite, ossia zuccheri diversi da quelli dell’uva, acidi organici e acqua di fonte. 
Tali attività illegali venivano effettuate negli impianti di società con sede a Massafra (TA), presso i quali era stato anche aperto abusivamente un pozzo artesiano per il reperimento dell’ingente quantitativo dell’acqua utile alla sofisticazione.

L’indagine iniziata nel gennaio del 2008 e durata circa due anni e mezzo, effettuata dagli uomini del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Taranto (NIPAF) del Corpo forestale dello Stato in sinergia con quelli dell’Ispettorato Centrale Controllo Qualità e Repressioni Frodi di Bari (ICQRF), ha portato alla luce la più grande frode in commercio legata alla sofisticazione di vini scoperta negli ultimi anni. Le attività investigative hanno evidenziato che il prodotto illecitamente commercializzato ammontava ad oltre 162milioni di litri tra i quali più di 50mila ettolitri di vini e mosti erano stati prodotti mediante documentazione falsa contraffatta e timbri falsi dell’Amministrazione Pubblica.

Il prodotto sofisticato fu commercializzato presso 14 cantine ignare sparse su tutto il territorio nazionale e distribuito nelle normali reti di vendita, mentre un’altra parte del prodotto venne commercializzata all’estero.

PROBLEMI IN DIFESA PER IL TARANTO

Cadono difensori, nel giovedì nero del Taranto. La doppia seduta di ieri ha creato non poche preoccupazioni a Davide Dionigi, al rientro al comando della squadra dopo i giorni di full immersion a Coverciano. Tre giocatori fermi, in un colpo solo. Di Fabio Prosperi si sapeva: ha un’infiammazione (nulla di più grave) al tendine del polpaccio sinistro ed è ancora impegnato nel lavoro in piscina per sperare di recuperare. Dopo aver saltato la partita di Pavia, fermandosi durante il riscaldamento, tra tutti il capitano è paradossalmente quello che ha maggiori chance di giocare, seppure stringendo i denti.
Sembra complicato un recupero di Coly, invece. Il senegalese ieri si è fermato per un risentimento all’adduttore della coscia destra e oggi verrà sottoposto ad accertamenti: al momento nello staff c’è scetticismo, tanto che Dionigi sembra aver iniziato a fare i conti senza “Momo” già da ieri mattina, quando il giocatore si è fermato. Ma non poteva pensare che nella partitella alla fine allenamento del pomeriggio si sarebbe fermato anche Di Bari: distorsione alla caviglia destra. Le sue condizioni verranno verificate, ma anche in questo caso c’è scetticismo. L’assenza di Bremec (febbre) dopo questo bollettino passa quasi inosservata.
Quasi sicuramente ci sarà posto per Colombini nella formazione titolare. Dopo di che occorrerà capire chi farà in tempo a recuperare. Con Prosperi il centrale sarà “Cillo”, che invece giocherebbe a sinistra se dovesse recuperare uno tra Di Bari e Coly. L’ultima ipotesi (se non dovesse recuperare nessuno) è con uno tra Sosa e Cutrupi a sinistra e Colombini posizionato al centro.
FULVIO PAGLIALUNGA

IL PORTO DI TARANTO FRA I PIU MODERNI D'EUROPA?

 Il porto di Taranto incassa 400 milioni di euro e salva i livelli occupazionali: la buona notizia giunge dalla riunione del tavolo tecnico convocato ieri (26 gennaio) a Roma presso il Dipartimento delle politiche per lo sviluppo e la coesione economica a cui hanno partecipato i rappresentanti della Regione, l'autorità portuale e i vertici di TCT (Taranto Terminal Container). 
Il rafforzamento del ruolo strategico del porto di Taranto al centro del Mediterraneo sarà definito, dunque, attraverso le opere e i finanziamenti disponibili quali l’adeguamento dell'infrastruttura attraverso il dragaggio e la cassa di colmata, cui si aggiungerebbe la nuova diga foranea di protezione del porto fuori rada e l'allargamento strutturale della banchina di levante del molo San Cataldo; la realizzazione dell'intermodalità con il completamento del collegamento ferroviario e la costituzione di una piastra logistica che permetterà di usufruire di nuovi servizi (apertura dei container e prima lavorazione delle merci).
Operazioni che permetteranno finalmente di poter intercettare navi più grandi e traffici intercontinentali ma anche ridurre i tempi di percorrenza delle merci verso il cuore del mercato europeo (dagli attuali quattro giorni alle trentasei ore) generando nuove ricadute economiche ed occupazionali.
«Quello di Taranto diventerà uno dei porti più avanzati e moderni d’Europa – promette il governatore Vendola – uno scalo di terza generazione al centro dei traffici marittimi mondiali grazie all'accelerazione del suo sviluppo nella movimentazione dei contenitori delle materie prime e dei prodotti siderurgici e petroliferi, proiettandolo».
«Piuttosto che assecondare il fin troppo facile fatalismo o peggio ancora la sottile vena di disfattismo – aggiunge l'assessore ai Trasporti Guglielmo Minervini – il governo regionale con pazienza, ostinazione e in silenzio continua a lavorare per rimuovere gli ostacoli, accelerate le procedure, dare certezza di tempi ai numerosi interlocutori che intendono scommettere sullo sviluppo dell'area jonica. Abbiamo più volte ribadito in questi mesi che le grandi sfide di sviluppo, come anche le infrastrutture strategiche più complesse, possono essere realizzate se in un territorio cresce la capacità di fare sistema».
Dario Durante

SFIORATA LA STRAGE AI TAMBURI

di Maristella Massari
TARANTO - Ha litigato con i suoi coinquilini e, meditando vendetta, avrebbe cercato di ucciderli facendoli saltare in aria. Tragedia sfiorata l’altro ieri in via delle Sciaie al rione Tamburi. Lo stabile al civico 7 ha rischiato di saltare in aria a causa dello sconsiderato gesto di un cittadino rumeno che è stato poi sottoposto a fermo dalla Polizia. 

Gli agenti della Squadra Mobile, diretti dal vice questore aggiunto Roberto Pititto, in collaborazione con personale della Polizia di frontiera di Bari, al termine di una complessa indagine, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria Gheorghe Mihaila, rumeno di 32 anni. Nei suoi confronti sono stati raccolti alcuni importanti elementi di colpevolezza in ordine ai reati di tentato omicidio e tentato crollo di costruzioni. 

È stato l’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco e della Squadra Mobile, mercoledì intorno alle 13, a scongiurare il peggio. Gli agenti sono arrivati in via delle Sciaie dove alcuni cittadini avevano segnalato un forte odore di gas provenire da un appartamento sito al primo piano dello stabile al numero 7. All’interno dello stesso appartamento non c’era nessuno e, considerate le circostanze, poliziotti e pompieri hanno deciso immediatamente di entrare nell’abitazione attraverso una finestra. 

Una volta dentro hanno accertato che, in due diverse stanze, erano state lasciate accese due stufe elettriche e che la valvola della conduttura del gas e quelle dei fornelli della cucina erano state lasciate deliberatamente aperte. Scongiurato il pericolo e messo in sicurezza lo stabile, sono partite le indagini per fare luce sull’episodio. Gli agenti hanno accertato che l’appartamento era abitato da tre cittadini rumeni, due dei quali sono stati raggiunti sul luogo di lavoro e informati dell’accaduto. Il terzo, ovvero Mihaila, era stato notato in mattinata dai vicini mentre si allontanava frettolosamente dallo stabile con i bagagli al seguito. Le immediate indagini, effettuate anche grazie alle intercettazioni telefoniche, hanno permesso ai poliziotti di individuare il 32enne rumeno nella zona dell’aeroporto di Bari. Allertata la Polizia di Frontiera che opera all’interno dello scalo aeroportuale, è scattata così la caccia all’uomo. Gli agenti hanno effettuato una certosina ricerca tra i passeggeri. Mihaila è stato individuato e bloccato poco dopo mentre era in procinto di imbarcarsi su un aereo diretto a Bucarest e trovato in possesso del biglietto di viaggio. L’uomo è stato successivamente condotto negli uffici della squadra Mobile e, al termine delle formalità di legge, d’intesa con il pm di turno, è stato arrestato per tentato omicidio e tentato crollo dicostruzioni.

venerdì 27 gennaio 2012

NUOVA SCOSSA DI TERREMOTO NELLA PROVINCIA DI PARMA, AVVERTITA IN TUTTO IL NORD ITALIA

La terra trema ancora nel Nord Italia. Una scossa di magnitudo 5.4 e' stata registrata a circa 60 chilometri di profondita', secondo le prime stime dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), con epicentro in provincia di Parma, nella zona di Corniglio e Berceto.

INCENDIATO STUDIO LEGALE


 Un attentato incendiario è stato compiuto ai danni dello studio dell'avvocato civilista Massimiliano Cagnetta, in via Principe Amedeo, a Taranto. I piromani hanno versato benzina dalla fessura della porta blindata dello studio, al secondo piano di una palazzina, e hanno appiccato il fuoco con un fiammifero. Le fiamme hanno distrutto divani, sedie e tavolini e hanno annerito le pareti del corridoio d'ingresso e della sala d'attesa. All'interno dell'appartamento c'era anche un pastore tedesco di quattro mesi, che ha trovato riparo in una stanza. Sono stati alcuni vicini a dare l'allarme.

L'incendio è stato spento dai vigili del fuoco, 
che hanno trovato una bottiglia sporca di benzina e una cannuccia all'ingresso dello studio legale. Al vaglio degli agenti della sezione Volanti, che stanno svolgendo le indagini, ci sono anche le immagini di telecamere di videosorveglianza in dotazione ad esercizi commerciali della zona. Gli inquirenti ipotizzano una ritorsione legata all'attivit… professionale dell'avvocato che denunciò alcuni anni fa una estorsione. I presunti aguzzini sono stati condannati in primo e secondo grado

ELEZIONI: INIZIA IL CAROSELLO DEI TARANTINI


 ORMAI, per le prossime amministrative a Taranto, i giochi sono fatti. Gli accordi, più o meno nascosti, avvengono all’insegna della tradizione, conquista del potere, senza uno straccio di programma da cui si evinca ciò che andrebbe fatto per la città. La cosa più disarmante è che in un contesto di crisi, la più grave dal dopoguerra, non sia insito il concetto di cambiare il sistema. Il Sindaco Stefano, è ormai chiaro, verrà sorretto dai vendoliani e il PD di fatto non si oppone, a destra una ridda di voci e indiscrezioni in cliché con la miglior politica del “non fare”, all’insegna della conservazione. Nel frattempo gli ambientalisti non si cimentano politicamente e si sfrangiano alla ricerca del candidato “ bello, biondo e dagli occhi azzurri” praticamente impossibile.



Esiste la cosiddetta ultima possibilità, che la città deve cogliere al volo per dare un segnale, e consiste nell’uscire dal consolidato usuale e questa volta questo segnale lo dovrebbero dare i benpensanti, coloro che tutto sommato, sono toccati dalla crisi in minor misura. Mi riferisco a coloro che hanno attività ancorate al consolidato politico, o che hanno lavorato grazie a questo supporto, o coloro che nella grande industria avevano posto le loro possibilità di sviluppo senza poi invece trarre chissà che vantaggio. Tutti codesti soggetti oggi rischiano di più perché i benefici ottenuti, più facili da raggiungere in passato, ora sono a rischio, e non tanto perché il potere consolidato non gli confermi la continuità ma perché non vi saranno a disposizione budget economici o altro. Oggi vige la concorrenza, anche sleale, e la grande industria si può rivolgere altrove mentre la parte pubblica non ha più a disposizione cifre da sperperare. L’economia possibile, auspicabile è rappresentata dall’ innovazione, dall’attuazione di qualcosa di totalmente nuovo e diverso da quanto è esistente e di cui ci si lamenta.

Ad oggi vige il nulla più assoluto mentre il sindaco si culla dicendo che ha fatto tanto per Taranto ma non dice i futuri progetti su cosa s’incardinano e gli altri sono affaccendati a far valere le ragioni del proprio ego senza una visione a grand’angolo che riguardi gli aspetti del vivere civile che sono il lavoro, l’ambiente salubre, la disponibilità di servizi per le famiglie per le fasce deboli, un ambiente culturale idoneo alla ricchezza storica che ci appartiene; queste sono le ragioni da far valere e questi i temi per cui il momento è ora! Chiunque abbia in animo il cambiamento e non la continuità si faccia avanti e si manifesti verso una maniera nuova di far politica. Partecipazione alla progettazione di un modello nuovo è CAMBIAMO Taranto lo slogan di un movimento che vuole coagulare componenti del mondo della cultura e della scuola dell’università, componenti economiche che hanno visto distruggere le proprie aspettative di sviluppo da un aggressivo e massivo inquinamento propinato in nome del ricatto occupazionale, componenti dell’imprenditoria che oggi vede scemare quelle aspettative legittime di sviluppo aziendale, componenti di giovani ancorati allo sport che vedono assottigliare quelle aspettative di futuro auspicabile in una Taranto bellissima ma annaspante. CAMBIAMO TARANTO vuole coinvolgere tutti coloro che si cimentano nel sociale e nella protezione dei più deboli con uno sforzo corale. CAMBIAMO Taranto vuol essere lo spaccato della città pensante con la propria testa e non succube di politica becera che ha tanto promesso e ha sempre deluso.

(Patrizio Mazza è consigliere regionale IDV)

giovedì 26 gennaio 2012

IL SORRENTO PENSA AL TARANTO



Con un giorno di ritardo rispetto al solito, è ripresa questo pomeriggio, al campo Italia, la preparazione del Sorrento, in vista dell’incontro con il Taranto, che si giocherà lunedì sera, 30 gennaio, all’Erasmo Iacovone (inizio ore 20.45 diretta Raisport Uno).
La rosa al completo è scesa in campo agli ordini di Gennaro Ruotolo e del preparatore atletico La Penna per sostenere una breve seduta atletica a cui ha fatto seguito una partitella su un campo dalle dimensioni ridotte allestito sotto la tribuna nord. Alla partitella non ha preso parte il centrocampista Daniele Greco che ha continuato a correre in disparte.
Lo spostamento a lunedì dell’incontro con il Taranto ha determinato lo slittamento di un giorno del calendario settimanale degli allenamenti. Domani giovedì, doppia seduta, mentre venerdì, sabato e domenica la squadra si allenerà in tarda mattinata. La partenza per Taranto dovrebbe avvenire domenica, dopo pranzo.
A Taranto non ci sarà il centrocampista Cristiano Camillucci appiedato da un turno di squalifica (quarta ammonizione). Rientreranno a disposizione Samuele Romeo e Daniele Croce.

IL TARANTO VUOLE NICOLA FIORE?

Il Taranto è in pressing sul centrocampista offensivo Nicola Fiore del Chieti. Il giocatore è già stato visionato da alcuni scout ionici, destando un´ottima impressione e nelle prossime ore - da indiscrezioni raccolte in esclusiva da TuttoLegaPro.com presso i saloni dell´Hotel Hilton - potrebbe esserci una proposta ufficiale agli abruzzesi da parte del club rossoblù.

Fonte: tuttolegapro 

La Redazione

BOTTE AL CAMIONISTA

Alta tensione al presidio organizzato dai manifestanti sulla statale 7 alle porte di Taranto. Due autotrasportatori, Filippo e Cataldo Carucci, padre e figlio originari del tarantino, sono stati arrestati dai carabinieri perché avrebbero percosso un camionista che stava procedendo nonostante i blocchi stradali. Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due avrebbero costretto il collega ad arrestare la marcia, lo avrebbero picchiato e gli avrebbero sfilato anche le chiavi del mezzo per impedirgli di ripartire. La vittima dell'aggressione è stata soccorsa e trasportata da un mezzo del 118 in ospedale. Ha riportato ferite guaribili in una decina di giorni.

BUS DA E PER GLI AEROPORTI DI BARI E BRINDISI

Seduta sostanzialmente interlocutoria oggi della V commissione, presieduta da Donato Pentassuglia(PD), che si è occupata dell’aereoporto di Grottaglie e del sistema Taranto. Sarà valutata la possibilità di introdurre dei voli civili, ma dovranno essere supportati da studi specifici rispetto al traffico passeggeri e al bacino di utenza, fermo rimanendo la disponibilità rispetto ad eventuali specifiche richieste da parte delle compagnie aeree. Ulteriore impulso allo sviluppo del polo aereospaziale (Alenia). Implementazione dell’attività e dei servizi in funzione del potenziamento del mix porto-aereoporto. Infine, dal 30 marzo prossimo – come annunciato dall’assessore ai trasporti Guglielmo Minervini – partono otto corse di pullman al giorno (5 senza fermate intermedie) da Taranto alle aereostazioni di Brindisi e Bari con orari modulati rispetto a quelli di partenza degli aerei. Sono queste in sintesi le conclusioni di una lunga riunione, che ha visto anche la partecipazione dell’ assessore al bilancio Michele Pelillo, dell’amministratore unico di Aereoporti di Puglia Domenico Di Paola, del vicepresidente della Provincia di Taranto e dei sindaci dei Comuni di Grottaglie e Monteiasi.

L’assessore Minervini ha evidenziato la strategia di sistema che la Regione sta conducendo per la piattaforma logistica aereonautica ionica e ha elencato i cinque elementi che contraddistinguono l’aereoporto di Grottaglie: la pista di atterraggio più lunga tra quelle pugliesi; l’insediamento industriale di eccellenza qual’è quello della Alenia; la disponibilità di tutte le aree contigue a quella aereoportuale; la potenzialità di piena integrazione modale (ferrovia, rete stradale) che ne aumenta l’attrattività e la piattaforma logistica aereonautica (di cui è stato presentato il progetto da parte dei tecnici dell’assessorato).

Fortemente critico l’intervento dell’assessore Pelillo che ha evidenziato come la provincia di Taranto “è oggettivamente poco attenzionata rispetto alle scelte strategiche per la mobilità. Per Taranto si propongono pianificazioni complesse (che andranno bene per i nostri figli) e poi non c’è un mezzo di trasporto per Roma o Milano”. L’assessore ha chiamato in causa anche i collegamenti non soddisfacenti via pullman tra Taranto e le aereostazioni di Brindisi e Bari. Pur apprezzando lo sforzo progettuale per la piattaforma logistica aereonautica, ha chiesto misure urgenti.

Sulla stessa falsariga sostanzialmente gli interventi che hanno fatto seguito dei consiglieri tarantiniPatrizio Mazza (IdV), Alfredo Cervellera (SEL), Michele Mazzarano (Gruppo misto), Arnaldo Sala (PdL), Francesco Laddomada (LPpV). Giovanni Brigante (LPpV) e Rocco Palese (PdL) hanno espresso l’esigenza che deve essere la politica a scegliere e decidere, individuando le priorità in merito alla strategia da condurre per gli aereoporti pugliesi (considerato che non è più possibile attingere alle risorse comunitarie), valutando anche la possibilità di prevedere la partecipazione dei privati nell’assetto di Aereoporti di Puglia (Palese).

Di Paola ha evidenziato il lavoro svolto a suo tempo per la realizzazione dell’aereoporto di Grottaglie allorchè si decise per l’insediamento dell’Alenia. “Il tutto fu realizzato – ha detto in 18 mesi, ridisegnando la viabilità e l’assetto idraulico”. Per quando riguarda oggi la politica deve definire la vocazione dello scalo e ha sottolineato come la Provincia di Bolzano ha recentemente decretato la chiusura dell’aereoporto locale, anche in presenza di un’efficiente organizzazione dei servizi e trasporti e del PIL che contraddistingue lo stesso territorio.

Minervini ha concluso esprimendo la sua contrarietà rispetto a “quel sottile filo di scetticismo” espresso dai commissari sul lavoro progettuale in corso e ha difeso l’operato del governo regionale. “Sulla piattaforma logistica aereonautica ionica – ha detto – si gioca la partita della Puglia . Il punto vero non è tanto sulle risorse, quanto sulla capacità di fare sistema tra Regione, Comuni, Provincia e ministero, perché diversamente i tempi diventano biblici”.

Redazione Stato 

VENDOLA E' CON STEFA'NO


Stefàno bis, e senza passare per le primarie. Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha ribadito la sua posizione riguardo alla ricandidatura di Ippazio Stefàno a sindaco di Taranto, escludendo così le primarie.
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Una riconferma che sarebbe meritata secondo il leader di Sel, visto l’impegno e le capacità dimostrati dall’attuale primo cittadino nel risollevare il capoluogo ionico dal dissesto finanziario in cui versava fino a pochi anni fa.
«Il centrosinistra deve rompere gli indugi e partire in una campagna elettorale legata alla necessità di continuare un’opera straordinaria di cambiamento che si è incarnata in Ippazio Stefàno», ha dichiarato il governatore pugliese.
Vendola ha poi condiviso le affermazioni relative all’operato di Stefàno fatte negli scorsi giorni dal presidente del Partito Democratico in Puglia, nonché sindaco di Bari, Michele Emiliano.
Nel corso di un solo mandato, ha riferito Vendola, Stefàno è stato in grado non solo di risollevare le sorti di una città letteralmente spolpata viva, ma anche di far aumentare la credibilità da parte dei cittadini nei confronti dei pubblici poteri.
«Insomma – ha concluso Vendola – Ezio Stefàno ha già sulle spalle primarie, secondarie, ne ha fatte tante. Bisognerebbe evitare di giocare. Siamo oggi a una scelta importante».
Intanto, pare che le “vendoliane esternazioni’’ non siano affatto piaciute a chi, invece, vorrebbe le competizioni elettorali per designare il candidato sindaco a tutti i costi.
Si tratta del “Comitato per le primarie’’, che nelle scorse settimane ha raccolto ben 3mila firme da parte di chi desidera fortemente la convocazione del voto preliminare.
Pronti a dare battaglia anche i due esponenti del Pd che potrebbero scontrarsi alle primarie, l’ex assessore comunale Dante Capriulo e l’assessore regionale Michele Pelillo.

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