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giovedì 31 gennaio 2013

PRINCIPE LORENZONI SCEGLIE LICATA

 IL CENTRAVANTI DEL MELFI PRINCIPE LORENZONI ( 17 ANNI)  E'  DA IERI PASSATO UFFICIALMENTE IN PRESTITO ALLA PRIMA SQUADRA DEL LICATA CALCIO, FORMAZIONE CHE DISPUTA LA SERIE D ( GIRONE I) ATTUALMENTE  IN ZONA PLAY-OFF.
IL GIOVANE BOMBER , NATO IL 28 DICEMBRE 1995  E' CRESCIUTO NELL'ASD DIAVOLI ROSSI PER POI DISPUTARE I GIOVANISSIMI NAZIONALI A
GIULIANOVA CON L'INTERESSAMENTO DEL GENOA CHE NON RIUSCI' A TESSERARLO X COLPA DELL'ORMAI OBSOLETA LEGGE  DELLE DEROGHE. 
NELLA STAGIONE 2011/12 PASSA AL MELFI CALCIO, SOCIETA'  DI SECONDA DIVISIONE DELLA LEGA PRO,SEMPRE ATTENTA ALLE
GIOVANI PROMESSE, SUBITO INSERITO  NELLA BERRETTI ( PUR ESSENDO ANCORA
CATEGORIA ALLIEVI )DISPUTA  DA TITOLARE TUTTE LE PARTITE DEL CAMPIONATO.
NELL'ESTATE SCORSA HA AVUTO DELLE RICHIESTE DALL'ESTERO DA  DUE CLUB , UNO
SVIZZERO E L'ALTRO INGLESE, ( TMW/ TUTTOLEGAPRO.COM ).NELLA STAGIONE IN CORSO
DISPUTA IL CAMPIONATO BERRETTI ALLENANDOSI CON LA PRIMA SQUADRA, A GENNAIO DI
QUEST'ANNO HA AVUTO MOLTE RICHIESTE , MA  LORENZONI ,SU CONSIGLIO DELL'AGENTE
FIFA PIAZZOLA ( DELL' ELLEPI MANAGEMENT) DI NUOVA COSTITUZIONE,HA SCELTO IL
LICATA CALCIO CONVINTO DALLA SERIETA' DEL PROGETTO.GIA' DOMENICA PROSSIMA
DOVREBBE ESSERE NEI CONVOCATI.
IN BOCCA AL LUPO DALLA REDAZIONE DI TARAStv.

L'ILVA CONVOCA I SINDACATI PER LA RIPARTENZA DEI PICCOLI IMPIANTI


L’Ilva ha convocato nel pomeriggio di oggi i sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm per prospettare la ripartenza di due piccoli impianti: si tratta dell’ex Sidercomit e di un altro impianto che è sulla via per Statte. Il primo effettua lavorazioni collaterali per il Pla, produzione lamiere, mentre il secondo realizza fasce in polietilene per i tubi fabbricati dal tubificio Erw la cui ripartenza è stata già annunciata dall’Ilva per lunedì prossimo.
“Si tratta di piccoli passi avanti considerato che i due impianti, complessivamente, assorbono una trentina di unità, anche se si tratta di vedere quanti turni di lavoro dovranno essere effettuati, ma questo ce lo dirà l’azienda oggi – dichiara Vincenzo Castronuovo, della Fim Cisl Taranto -. Non sono, è ovvio, grandi numeri ma sono pur sempre dei segnali che qualcosa comincia a muoversi”.
E oggi intanto, sottolineano fonti sindacali, si fermano anche le batterie 3 e 4 che lavorano per l’altoforno 2: “qui abbiamo 38 esuberi di cui 24 addetti alle macchine e 14 ai coperchi. Questo personale – dice Castronuovo – per ora andrà a smaltire le ferie arretrate. Chi non dovesse avere ferie, ruoterà con i colleghi di altri reparti”. “Per i lavoratori che diventano esuberi temporanei man mano che va avanti l’attuazione dell’Autorizzazione integrata ambientale rendendo quindi necessario fermare gli impianti, non c’è, al momento, nessuna cassa integrazione. Ecco perchè – afferma Castronuovo – è opportuno il confronto con l’Ilva per capire come si strutturerà la cassa.
Non c’è alcun dubbio, infatti, che i sindacati vogliono che l’azienda risani la fabbrica e rispetti l’Aia nelle sue prescrizioni, ma dobbiamo anche essere consapevoli che la messa a norma ambientale degli impianti provocherà in diversi casi la loro fermata e quindi occorrerà gestire il personale che diverrà inattivo. Ecco perchè serve un piano dell’azienda cui agganciare la cassa integrazione per ristrutturazione industriale”.    E proprio oggi i sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno avanzato questa richiesta all’Ilva, sollecitando anche garanzie sul pagamento degli stipendi di febbraio che sono in scadenza il 12 febbraio prossimo.
Oggi pomeriggio, infine, l’Ilva proseguirà il confronto a Palazzo Chigi con i ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico al fine di trovare una via d’uscita alla crisi considerato che non ha ottenuto il dissequestro vincolato delle merci che, in caso di via libera da parte dei giudici, sarebbe stato finalizzato al pagamento delle retribuzioni e agli interventi dell’Aia. (Agi)

23MILA PAIA DI SCARPE CONFISCATE PARTONO DA TARANTO PER I BISOGNOSI

L'Ufficio delle Dogane di Taranto, su autorizzazione dell'Autorità giudiziaria, con due operazioni distinte, ha devoluto in beneficenza complessivamente 23.208 paia di calzature sequestrate durante operazioni di servizio. In particolare, sono state consegnate a don Lucio Ciardo, nella sua qualità di presidente del Banco delle Opere di Carità con sede ad Alessano (in provincia di Lecce), 12.288 paia di calzature da donna, e al generale Francesco Calò, in rappresentanza della Croce Rossa Italiana di Taranto, 10.920 paia di calzature da uomo. Le scarpe, oggetto di confisca per violazione della vigente normativa doganale, saranno consegnate ''a cura degli enti benefici - è detto in una nota dell'Ufficio doganale - alla popolazione bisognosa in varie zone del territorio italiano''.

AMAZON. LA CONVENIENZA DELL'ACQUISTO IN INTERNET

martedì 29 gennaio 2013

IL PROCURATORE SEBASTIO RIFIUTA LA CANDIDATURA NEL PD

«I magistrati che si candidano esercitano un diritto costituzionalmente garantito a tutti i cittadini, ma Piero Calamandrei diceva che quando per la porta della magistratura entra la politica, la giustizia esce dalla finestra». L’affondo del presidente della Corte di Appello di Roma Giorgio Santacroce, sui tanti giudici che hanno lasciato la toga per intraprendere la strada della politica, non vale per Taranto. Nel capoluogo ionico, infatti, non solo nessun magistrato compare nelle liste delle prossime elezioni politiche, ma c’è addirittura chi ha «garbatamente» declinato l’offerta. Non un nome qualunque: la scelta del Partito democratico era ricaduta su Franco Sebastio, procuratore capo al centro dell’attenzione politica e mediatica per la vicenda Ilva. 

Procuratore Sebastio, si può giocare a carte scoperte: il senatore Alberto Maritati alla Gazzetta ha ammesso di averle manifestato l’idea del Partito democratico di averla in lista per il Senato...
«Io conosco il senatore Maritati da tempo, da quando era pretore a Otranto. Siamo amici e c’è un rapporto di affettuosa stima reciproca. Ci siamo trovati a parlare del più e del meno... É stato un discorso scherzoso, non ricordo nemmeno bene i termini della questione». 

Quello che può ricordare, però, è che lei ha detto no perché aveva altro da fare...
«Mi sarà capitato di dire, sempre scherzosamente, all’amico e all’ ex collega che forse ora, dopo tanti anni, sto cominciando a fare decentemente il mio lavoro. Come faccio a mettermi a fare un’attività le cui caratteristiche non conosco e che per essere svolta richiede qualità elevate ed altrettanto elevate capacità? É stato solo un discorso molto cordiale, erano quasi battute. Sa una cosa? La vita è così triste che se non cerchiamo, per quanto possibile, di sdrammatizzare un poco le questioni, diventa davvero difficile». 

lunedì 28 gennaio 2013

INTERVISTATI LUDOVICO VICO E MICHELE PELILLO ALLA PRESENTAZIONE DEL PD A...

Al circolo sportivo Magna Grecia si è tenuta la convention del PD per la presentazione del programma elettorale delle imminenti elezioni .Tra i numerosi presenti abbiamo intervistato l'avvocato Michele Pelillo e l'onorevole Ludovico Vico . Nelle parole del parlamentare tarantino tutto lo sforzo profuso per arginare l'emorragia di consensi , che colpisce anche una forza di governo d'opposizione .

ANCHE LE GALLINE CONTAMINATE DAL PCB?

Il sindaco di Palagiano Antonio Tarasco, in provincia di Taranto, ha emanato un’ordinanza per la “prevenzione del rischio di contaminazione degli alimenti di origine animale da diossine e PCB-DL nel settore della produzione”.L’ordinanza è stata emanata sulla base di una informativa dei servizi veterinari della ASL di Taranto. Con tale documento il Comune informa che è sconsigliabile raccogliere lumache in terreni incolti, che è da evitare la caccia di fauna selvatica e che l'allevamento di galline ovaiole da cortile per l'autoconsumo "deve essere attuato con rigorose cautele".Tutto questo in relazione alla prevenzione del rischio di contaminazione degli alimenti di origina animale da diossine e PCB, come richiesto dal dott. Teodoro Ripa, del Dipartimento di Prevenzione, Servizi Veterinari ASL Taranto.
Nelle ultime ore PeaceLink ha inoltre diffuso un comunicato con il quale chiede che “tale comunicazione venga emanata anche dai sindaci di Crispiano, Martina Franca, Massafra, Monteiasi, Statte e - soprattutto - dal sindaco di Taranto, alla cui attenzione è indirizzata l'informativa del dott. Ripa”. Potrebbero quindi seguire altre ordinanze da parte di tali altri Comuni.Quanto al possibile rischio di contaminazione delle galline ovaiole, la comunicazione del Comune di Palagiano sembra concentrarsi sugli allevamenti “a terra”, in zone esposte al rischio contaminazione, piuttosto che su allevamenti che avvengono con mangimi controllati i quali sarebbero – sempre secondo il Sindaco Tarasco – da preferirsi.

BASKET FEMMINILE. LA GOLDBET BATTE PRIOLO 63 - 47


Quinta vittoria consecutiva e secondo piano conquistato al fianco di Lucca e Parma a -4 dalla vetta occupata da Schio, che sarà il prossimo avversario. Questa è la “verità” derivata dal +16 della GoldBet Taranto sulla Trogylos Priolo. Una partita difficile con le siciliane che sono state protagoniste sino al 30’, poi la resa, merito del break rossoblù piazzato negli ultimi 13 minuti del match pari a 25-7.
LA PARTITA. Primo parziale sofferto della GoldBet, soprattutto in difesa. Dall’altra parte Priolo mette invece sul parquet idee chiare, toccando il +6 al 5’ e chiudendo a +4 il primo parziale.
Più arrovellato il secondo parziale, con la GoldBet, che insegue le siciliane che restano appiccicate all’attacco rossoblù con una difesa mista uomo-zona, con una “museruola” applicata a Mahoney. Priolo resta davanti sino all’ultima azione del match, quando una penetrazione di Cohen regala il primo vantaggio di Taranto: +1 dopo un break di 16-11 in 10 minuti.
Priolo conferma la sua natura fastidiosa nella ripresa. Taranto ha alti e bassi, non attacca con continuità. Gatti scalda la squadra al 27’ con la tripla che vale il +3. Ma Priolo (un paio di canestri importanti di Bonfiglio) resta guardingo e cala il 6-1 che vale il +2 al 27’. Ricchini chiama la squadra in panchina, dove affila la difesa. La risposta (aggressività che rilancia il contropiede) arriva sostanziosa a cavallo tra terzo e ultimo atto: 15-0 e +13 al 33’. Il parzialone di Taranto viene spezzato dal primo canestro di Priolo dopo 5 minuti di digiuno: Veselovskij da lontano: +10 jonico al 34’. Taranto rifiata un attimo e poi riparte: Mahoney firma il +14 al 36’ ed il +16 al 39’. E’ questo il massimo vantaggio di Taranto, che lo ricalca al 40’. Tiro di sollievo e sguardo convinto al prossimo match.
RICCHINI: “LA GIUSTA MENTALITA’”. Coach Ricchini aveva avvertito le sue giocatrici alla vigilia: “Priolo è avversario fastidioso. Serve concentrazione”. Il pensiero si è riflettuto nel match, in un andamento duro per le joniche, con la squadra siciliana tagliente in difesa, “davanti alla quale – commenta il tecnico – abbiamo inizialmente patito delle difficoltà. Contestualmente, per fortuna, abbiamo tenuto bene in difesa limitando i danni. Dalla ripresa in poi la squadra è cresciuta, sfruttando il gap di cambi patito da Priolo e alzando la propria forza offensiva, che ci ha permesso di vincere”.
Dopo cinque vittorie di fila l’allenatore piemontese parla della “giusta mentalità della mia squadra. Il match è stato duro, ma alla lunga è emersa la nostra compattezza”. Domenica prossima, il quinto turno di ritorno riserva il big match Schio-GoldBet. E’ la sfida infinita che ritorno. “Per noi è un match normale – commenta Ricchini – che ci servirà a testare la nostra crescita. Vogliamo fare bene per continuare sulla buona via del campionato. E’ Schio, al massimo, che potrebbe scendere in campo con spirito vendicativo per via delle sconfitte della passata stagione, dopo aver aperto con una doppia vittoria il nuovo confronto con la nostra squadra”.
GATTI: “MERITO DELLA NOSTRA FORZA”. Un segno pesante sul match lo ha messo Giulia Gatti. Il play lombardo ha chiuso con 11 punti (il 60% nel tiro da due) in venti minuti di gioco. “E’ stata una partita difficile, visto che Priolo l’ha ben interpretata in maniera ottimale sotto il profilo difensivo nei primi tre parziali. Ma alla lunga è emerso il nostro maggior peso tecnico ed il fattore panchina, godendo di più cambi di loro”.
Il bilancio sulla GoldBet dopo 9 vittorie su 12 partite: “Il gruppo è cresciuto, ora ci conosciamo decisamente di più tra noi. L’effetto è il miglioramento del gioco e l’acquisizione di un atteggiamento tattico giusto nel corso dei match. E lo si è visto anche oggi”.
CRIPPA: “L’UNIONE DEL GRUPPO”. La guardia Martina Crippa, l’ultima arrivata di casa Cras, esprime il suo pensiero sul match: “Inizialmente eravamo ansiose – dice la giocatrice di 24 anni – davanti ad un Priolo che invece ha ben impattato la sfida, difendendo aggressivo e attaccando i maniera pulita. Ma con il tempo siamo cresciute, sfruttando la nostra compattezza”. La vittoria della GoldBet è anche un segnale inviato al campionato: “Stiamo attraversando un momento importante – conferma Crippa – e vogliamo crescere ancora. Partita dopo partita”. La prossima ha un valore speciale? “Schio è l’avversario da battere in questa stagione, dovremo andare lì con convinzione e concentrazione. Tutto può accadere”.
LA GOLDBET AL PALAPENTASSUGLIA. Domani sera, in occasione del posticipo della serie A maschile di basket Enel Brindisi-Montepaschi Siena, una rappresentanza della squadra della GoldBet Taranto, capitanata da Valentina Siccardi, assieme allo staff tecnico-dirigenziale, ed un gruppo del settore giovanile, sarà presente sulle tribune del PalaPentassuglia per assistere al match. Il Cras Basket Taranto ringrazia la società brindisina per questo sodalizio che si rafforza col tempo nel nome della pallcanestro di alto livello.
Taranto-Priolo 63-47
Taranto: Cohen 6, Siccardi 6, Mahoney 9, Wabara 2, Petronyte 10; Gatti 11, Crippa 2, Zanoni ne, Giauro 2, Antibe 15. All. Ricchini
Priolo: Eric 4, Donvito 11, Veselovskij 5, Seino 8, Radunovic 8; Bonfiglio 9, Guerri ne, Milazzo, Bestagno 2, Cain ne. All. Coppa
Arbitri: Volpe di La Spezia e Tallon di Bologna
Parziali: 10-14, 26-25, 43-40, 63-47
Note: T2 GoldBet 22/36, Priolo 17/20; T3 GoldBet 2/13, Priolo 2/15; TL GoldBet 13/18, Priolo 7/9
Fonte: UFFICIO STAMPA CRAS BASKET TARANTO

TARANTO CITTA' UNIVERSITARIA.... MA LE STRUTTURE?


di Mara Pavone
Spesso si sente parlare del fatto che Taranto debba diventare una “città universitaria”, cioè una città a misura di studente che abbia un Polo Universitario con una didattica di qualità. I provvedimenti da attuare in questo senso sono diversi, volendosi soffermare sull’aspetto un po’ più “materiale” (della qualità dei corsi di laurea attivi su Taranto va fatto un ampio discorso a parte) tra i più importanti sicuramente c’è la necessità di fornire agli studenti degli spazi e delle strutture idonee.
Le strutture universitarie tarantine hanno tutte numerosi problemi, e questo sicuramente non è un punto a nostro vantaggio, chi vuole proseguire gli studi dopo la scuola decide a quale corso di laurea iscriversi anche tenendo conto della struttura che viene offerta.
Il caso più disastroso è sicuramente la struttura che ospita i corsi di laurea di professioni sanitarie, la quale non è dotata nemmeno del minimo sindacale per permettere agli studenti di fare lezione.
E’ situata in Via Grazia Deledda, vicino ai camini dell’ILVA, ed è stata letteralmente abbandonata dall’amministrazione universitaria. In quella struttura ci sono sempre stati dei problemi (furti delle attrezzature, autobus che dopo una certa ora non passano, riscaldamenti che non funzionano).
A peggiorare la situazione c’è stato il primo furto di cavi elettrici ad ottobre. Gli studenti sono rimasti senza corrente elettrica, quindi erano costretti a fare lezione solo nelle ore di luce. L’Università ha tardato a ripristinare l’impianto, la conseguenza è stata che le lezioni sono cominciate a dicembre; successivamente c’è stato un altro furto e gli studenti si ritrovano nella medesima situazione di ottobre.
Sono anni che i ragazzi dei corsi di professioni sanitarie attendono una sede “definitiva”, la ASL di Taranto doveva ristrutturare l’ex ospedale San Giovanni Di Dio ma in questi anni non è stato fatto nulla e gli studenti sono stati spostati da un sottoscala (la ex scuola infermieri) alla sede di Via Deledda.
Svanita la possibilità di ristrutturare l’ex Ospedale San Giovanni di Diol’Università sta valutando di sistemare questi corsi di laurea presso l’ospedale militare di Taranto, dove dovranno essere ristrutturate delle palazzine da adibire a sede universitaria e nel frattempo gli studenti dovrebbero essere trasferiti “temporaneamente” presso il Politecnico di Taranto.
Insomma i corsi di laurea di professioni sanitarie sono a Taranto da un po’ di anni, ma non hanno una sede stabile e dignitosa. Sicuramente le aule del Politecnico saranno più idonee della sede di Via Deledda, ma il fatto che questi corsi di laurea non abbiano ancora una sede “definitiva” non è di certo una caratteristica di una vera e propria città universitaria.
Le altre strutture sicuramente non sono in una condizione così grave, ma hanno comunque numerosi problemi.
La sede di Paolo VI, dove sono situati i corsi di laurea in Scienze Ambientali ed ICD, non ha ancora i laboratori di: Scienze della Terra, Chimica, Biochimica, Biologica Molecolare, Fisiologia, Ecologia, Zoologia e Botanica; i locali dove allestirli ci sono, ma mancano gli arredamenti tecnici e la strumentazione di primaria importanza per il corretto svolgimento delle attività didattiche. Nonostante siano state stanziate diverse centinaia di migliaia di euro e sia stato indetto un bando e siano partite gare d’appalto, il tutto nel lontano 2009, i lavori ad oggi non sono mai iniziati e non è stata mai fornita una giustificazione plausibile a riguardo. Vista la totale inadeguatezza strutturale le varie attività non vengono svolte a scapito degli studenti, i quali devono recarsi a Bari per seguire il tirocinio di laboratorio previsto nel loro piano di studi.
Nel frattempo, nei locali destinati ai laboratori, quando piove ci sono numerose infiltrazioni d’acqua che rendono l’aria irrespirabile e provocano il proliferare di muffe.
Infiltrazioni d’acqua si verificano anche nella struttura del quartiere Salinella, dove ci sono i corsi di laurea di economia, a volte può capitare addirittura di veder piovere in un’aula. Fino a due anni fa era anche attiva la mensa, ora rimane solo uno spazio vuoto quasi inutilizzato.
Poi c’è la sede situata a Taranto Vecchia dove ci sono i corsi di giurisprudenza, beni culturali e scienze della Comunicazione e dell’Animazione socio-culturale, la ex Caserma Rossarol, definita come una “sede prestigiosa”. Per carità, è pur sempre un palazzo dal grande valore storico ma il suo prestigio consiste solo in quello; a due anni dal trasferimento infatti manca di tutto: rete internet, lampadine per le aule studio, la biblioteca per i corsi di beni culturali e scienze della comunicazione e animazione socio-culturale, laboratorio di informatica con pc a disposizione degli studenti.
A questo c’è da aggiungere la mancanza di quelle strutture che dovrebbero essere presenti in ambito cittadino. Più volte ad esempio abbiamo denunciato l’inadeguatezza della Biblioteca Civica Acclavio: ha degli orari di apertura non conformi alle esigenze degli studenti, manca una rete wi-fi libera, i libri sono datati e assolutamente inadatti per la redazione delle tesi di laurea, in passato si sono verificati anche problemi con l’impianto di riscaldamento; nei giorni scorsi ci sono state anche delle infiltrazioni d’acqua a causa della pioggia e gli addetti sono stati costretti a sistemare dei contenitori per evitare che si bagnasse il pavimento.
Insomma se davvero si vuole fare di Taranto una città universitaria, bisognerebbe pensare di dotarla di strutture idonee e servizi adeguati per gli studenti.

QUELLO CHE E' SUCCESSO NELLA SALA STAMPA DELLO IACOVONE

domenica 27 gennaio 2013

MUORE SOFFOCATO UN BAMBINO DI 1 ANNO E 8 MESI

Un bambino di un anno e otto mesi, con sintomi di soffocamento, è morto nel pomeriggio di ieri poco dopo essere stato trasportato dai genitori nell'ospedale Moscati. A quanto si è appreso è risultata vana ogni manovra di rianimazione dei medici. Tra le ipotesi c'è quella che il piccolo, giunto cianotico, abbia ingerito del cibo o un oggetto che gli ha ostruito la trachea. Il pm di turno della procura ha disposto l'autopsia.

"LE ALI DELLA SPERANZA" PRESENTATO VENERDI AL CIRCOLO MAGNA GRECIA.

Venerdì sera presso il circolo sportivo Magna Grecia c'è stata la presentazione del cortometraggio dal titolo " Le ali della speranza " . Tina Greco , Loredana Ferrantino e Aldo Zilli , coadiuvati da 8 splendidi ragazzini , hanno dato il loro contributo artistico alla battaglia contro l'inquinamento ambientale , che assilla la città di Taranto . La coscienza comune sta prepotentemente crescendo sopratutto grazie all'impegno di cittadini attivi e sensibili , come gli autori di questo corto .
 A loro vada tutta la nostra gratitudine .

DI SEGUITO ALCUNE FOTO DELLA SERATA.     CLICCA SU PER INGRANDIRLE









ARRESTATO CON UN KILO DI HASHISH IN CAMERA DA LETTO

Nella camera da letto della sua abitazione nascondeva, all'interno di una scatola di scarpe, alcune tavolette di hascisc per un peso di 800 grammi e un boccaccio contenente circa 100 grammi di marijuana: per detenzione finalizzata allo spaccio di droga è stato arrestato Daniele Musciacchio, di 24 anni, di Taranto. I carabinieri hanno deciso di procedere alla perquisizione domiciliare in quanto avevano notato la costante presenza di tossicodipendenti nei pressi dell'appartamento del giovane, vicino alla Circonvallazione dei Fiori, nella borgata di Lama. Nel cassetto della scrivania erano custoditi 850 euro in contanti, suddivisi in banconote di piccolo taglio e ritenuti dagli investigatori provento di spaccio. Sono stati inoltre rinvenuti bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della droga. Il tutto è stato sottoposto a sequestro.

RISSA IN UN BAR. 5 ARRESTI

Una rissa scatenata da una discussione sull’abilità nel gioco del videopoker è finita con l’arresto di due cittadini rumeni e di tre italiani: è accaduto stanotte in un bar di Ginosa, in provincia di Taranto. Giunti sul posto verso l’1.30 i carabinieri hanno ascoltato tre uomini, P.P., 50 anni, R.F. 25, e C.M., 33, che hanno riferito di essere stati aggrediti verbalmente dai due stranieri per motivi futili, connessi a giudizi sull’abilità nel gioco del videopoker. 

In pratica i romeni, dopo aver bevuto qualche birra, hanno cominciato a dileggiare uno degli italiani per la sua minore bravura nel gioco. I due sono stati rintracciati a pochi metri dal bar e sono stati identificati in R.A.M., 25 anni, e C.J.F., 35. Sembrava che la situazione fosse tornata alla normalità e alla calma. Ma i militari, sospettando che la rissa potesse riprendere, hanno deciso di non allontanarsi troppo ed, infatti, qualche minuto dopo, hanno sorpreso i cinque impegnati in una nuova zuffa. I cinque giovani si stavano picchiando ferocemente. E’ dovuta intervenire sul posto una seconda pattuglia. I carabinieri li hanno dichiarati in stato di arresto per rissa.

COLPI DI FUCILE CONTRO UN UOMO VENERDI A CAROSINO

Un uomo è rimasto ferito Venerdi in tarda serata a Carosino, da alcuni colpi di fucile esplosi da sconosciuti. L'uomo, 35 anni, stava facendo rientro nella propria abitazione alla guida di un'auto, quando è stato colpito all'addome e al braccio. Gli aggressori sono fuggiti subito dopo. Il lunotto posteriore della vettura dell'auto della vittima è stato infranto. Sull'accaduto indagano i carabinieri della Stazione di San Giorgio Jonico e della Compagnia di Martina Franca. L'uomo ha riportato ferite giudicate guaribili in 10 giorni.

sabato 26 gennaio 2013

ANGELO BONELLI. "A TARANTO E' STATO COMMESSO UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'"

«Qui a TARANTO è stato commesso un crimine contro i cittadini, un crimine contro l’umanità. Ci vorrebbe una sorta di Norimberga, un tribunale contro i crimini ambientali». Lo ha detto a TARANTO il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, commentando le ultime vicende dell’Ilva e

PER LEGGERE LA NOTIZIA PER INTERO COLLEGATI A http://www.tarantonews.net/

CONTINUA LA PAZIENTE OPERA DI MICHELE SANTORO CON LA "PRESENZA LUCANA" (LE FOTO DI VENERDI')

Continua la sua paziente opera MICHELE SANTORO , Presidente di Presenza Lucana ed ideatore dei venerdì culturali .
Il suo ospite questa volta è stato Nello De Gregorio , che ha invitato gli intervenuti ad una ideale passeggiata lungo le bellezze architettoniche , che punteggiano la nostra bella Puglia .
Come si evince dalle foto la sala era affollatissima e di questo passo , fra qualche tempo , sarà necessario dotarsi di nuovi e più ampi locali , per contenere gli amici che vanno via via aggiungendosi , di venerdì in venerdì .


DI SEGUITO ALCUNE FOTO DELLA SERATA.   (CLICCA SU PER INGRANDIRLE)








domenica 20 gennaio 2013

ALBUM CALCIATORI PANINI.... TORNA LA PASSIONE


BEPPE GRILLO A TARANTO


BEPPE GRILLO, al suo terzo appuntamento ravvicinato con Taranto .
Evidentemente egli " sente " la platea tarantina molto ricettiva alle sue sollecitazioni .
 Inoltre i numerosi sostenitori del suo movimento lo tengono costantemente informato sul difficile momento sociale della città .
Taranto è l'emblema delle contraddizioni del nostro Paese ed il fallimento di un sistema politico ormai superato .
Da buon animale da palcoscenico dai tempi tecnici ampiamente rodati , egli vede molto seguito e " annusa " molto consenso .
Non è escluso che faccia proprio a Taranto il suo comizio finale , prima delle imminenti elezioni .


venerdì 18 gennaio 2013

L' ABFO PER I SENZATETTO DI TARANTO


L'associazione benefica Fulvio Occhinegro ( ABFO ) ha chiamato a raccolta tutti i volontari disponibili e in due giorni ha approntato 16 posti letto ed una sala medica per i senzatetto , presso la scuola ex Codignola , alla Salinella . Memori di ciò che successe l'anno scorso , quando le temperature notturne scesero sotto lo zero e attrezzarono un ricovero d'emergenza a Paolo VI , quest'anno si sono mossi per tempo . Chi volesse contribuire all'opera dell'ABFO e ad alleviare i disagi dei senzatetto , può farlo consegnando ciò che può ( coperte , derrate alimentari a lunga scadenza , generi di prima necessità ....) puo' farlo contattando l'Associazione ai N. 3493141642 oppure 0997353540. www.abfo.it

PANINI: CALCIATORI 2013 E' IN EDICOLA!!


IL 4° "TORNEO DI PASQUA" A ROSSANO CALABRO

CLICCA SULLA FOTO PER INGRANDIRLA

"RIFREDDO 2012" METANAUTO PICERNO - S. ANGELO D'AVIGLIANO (ALLIEVI)


lunedì 14 gennaio 2013

FUMATA ROSSA DALL'ILVA 14/1/2012


La fumata e' stata filmata alle ore 20:00 del 14 Gennaio 2012.

I NOSTRI BAMBINI RINGRAZIANO ANCORA....


LA NUOVA FORD FIESTA PRESENTATA DA FEDERICO RUSSO E MARISA PASSERA


SCIPPA DONNA DI 82 ANNI. ARRESTATO

Nella serata di ieri gli Agenti della Seconda Sezione Falchi della Squadra Mobile, hanno tratto in arresto Ferrante Roberto, pregiudicato tarantino, autore di uno scippo A seguito di una segnalazione, i poliziotti si sono recati in via Liguria, dove una anziana donna di 82 anni era stata appena scippata. Sul posto i militari hanno appresso dall’anziana che, mentre stava entrando nell’ascensore del suo stabile, era stata avvicinata da un uomo, che le ha strappato la collanina d’oro che portava, per poi fuggire. Le forze dell’ordine, anche grazie alla visione di telecamere a circuito chiuso di un esercizio commerciale vicino al luogo dello scippo, sono riuscite ad individuare l’autore. Il soggetto è stato rintracciato dopo pochi minuti a bordo di una bicicletta in via Mazzini. Immediatamente bloccato, lo scippatore è stato accompagnato negli uffici della Questura e dopo le formalità di rito tratto in arresto. Successivamente, l’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale del capoluogo ionico.

GLADIATOR - TARANTO 1-0

Il massimo risultato con il minimo sforzo. Con questa massima che è stata coniata per definire una delle principali tecniche del Wado-Ryu, stile giapponese di karate, si può identificare la formula utilizzata dal Gladiator per mettere al tappeto una nobile decaduta come il Taranto con il punteggio di 1-0.
 Da incollare nell’enorme album delle stranezze del calcio il goal decisivo di Tommaso Manzo che trafigge il portiere avversario con uno dei gesti a lui meno congeniali ed anzi più allergici: il colpo di testa.
 Non può essere che atipico il siero impiegato dalla compagine nerazzurra del presidente Lazzaro Luce per porre fine alla maledetta sindrome da pareggite che, da troppo tempo, ha influenzato il rendimento sammaritano nell’attuale girone di Serie D.
 Con le vittorie di tutte le principali concorrenti al vertice della classifica, di immenso valore è il trionfo contro gli irriducibili tarantini che, con tutta sincerità, avrebbero meritato un punticino in un “Mario Piccirillo” semideserto ed orfano degli ultras sammaritani. Un’assenza dovuta alla giusta preferenza della Brigata Spartaco di assistere alle esequie di Ferdinando De Luca, uno dei fedelissimi tifosi sammaritani deceduto in nottata a causa di un inaspettato infarto.

PRIMO TEMPO: Ad approcciare meglio nella prima frazione è il Taranto che, dopo aver tirato un sospiro di sollievo per l’occasione mancata da Manzo al 10’, assume le redini del gioco. Quello di marca tarantina è un palleggio infruttuoso, poiché Maiellaro non viene mai messo seriamente in pericolo. Unici brividi sono operati da Rosato (23’) e Gatto (36’) che, in entrambi i casi, non creano grattacapi all’estremo difensore locale. La mancanza di finalizzazione ospite non viene perdonata dal Gladiator che al 40’ mette in mostra tutta la propria concretezza. Manovra rapida dei nerazzurri con Gatta che allarga sulla fascia per Leone, il quale guarda al centro e dipinge un perfetto traversone: il centrale difensivo ospite Grieco viene sorpreso dal mancato colpo di testa di Del Sorbo e lascia, imperdonabilmente, oltrepassare il pallone che Tommaso Manzo si ritrova sulla testa e lo angola quel tanto che spiazza un incerto Maraglino. Ne ha segnati tanti di goal ma l’incornata non è una dei punti di forza del magistrale repertorio del folletto napoletano, giunto al suo quinto sigillo in maglia nerazzurra.
  SECONDO TEMPO: Lo svantaggio provoca la veemente reazione dei delfini che, dopo il tentativo velleitario di un frizzante Stigliano (47’), sprecano malamente un’occasione concessa da Di Pietro che sbaglia il retropassaggio, intercettato da Molinari che però deve fare i conti con i riflessi di Maiellaro (56’). Subito dopo la staffilata di De Rosa finita alta (63’), fa il suo ingresso in campo El Ouazni che mette in apprensione la retroguardia sammaritana nelle due occasioni più nitide del Taranto. Con una bella giocata l’ariete matesino assiste al meglio Molinari che non sfrutta tanta bontà (76’), mentre pochi istanti dopo trova solo l’esterno della rete con un colpo di testa (80’). E’ l’ultimo brivido di una gara che festeggia il ritorno alla vittoria del Gladiator.
GLADIATOR: Maiellaro, Pastore, Viglietti, Gatta, Borrelli, Di Pietro, Longo (64’ Bizzarro), De Rosa, Del Sorbo, Manzo (80’ Bonavolontà), Leone. In panchina: Voli, Franchini, Schettino, Tortora, Luce. Allenatore: Luigi Squillante
  TARANTO: Maraglino, Rosato, Prosperi, Vicedomini, Grieco, Stigliano, Caralano, Cordua (55’ Mignogna), Molinari, Biondo (62’ El Ouazni), Gatto. In panchina: Monopoli, Terenzio, Schipani, Gnoni, Brancato. Allenatore: Giacomo Pettinicchio
RETE: Manzo 40’ (G)
ARBITRO: Luca Cosimo della sezione di Torino (assistenti: Alberto D’Alberto di Teramo e Francesca Di Monte di Chieti)
  NOTE: Ammoniti: De Rosa, Del Sorbo (G); Greco, Prosperi (T). Espulso: l’allenatore Pettinicchio all’87’ (T). Angoli: 3-1 per il Gladiator. Recupero: 1 nel primo tempo; 5 nel secondo tempo. Spettatori: 350 circa con buona rappresentanza ospite

RESTANO IN CARCERE I PIROMANI DELLA BEFANA

Restano in carcere il 23enne Domenico Colella, il fratello Salvatore di 27 anni e il 24enne Nicola De Savino. Lo ha decisio il gip Patrizia Todisco che ha convalidato il fermo e confermato la custodia in carcere dei tre piromani arrestati dalla Squadra mobile di Taranto con l’accusa di aver appiccato il fuoco in dieci condomini del centro di Taranto e di aver incendiato dieci automobili nelle serata tra il 29 e 30 dicembre scorso e il 5 e 6 gennaio scorsi. Per il gip Todisco, nonostante la piena confessione resa dai tre, difesi dagli avvocati Andrea Salinari, Patrizia boccuni, Enzo Sapia ed Ernesto Bucci, sussistevano evidentemente le esigenze cautelari. Per il pm Antonella De Luca, infatti, vi era un concreto rischio di fuga dei tre, già manifestata all’arrivo dei poliziotti al quartiere Paolo VI dove i tre risiedono. «Veniva notato – si legge nel provvedimento di fermo – un giovane che frettolosamente tentava di allontanarsi dallo stabile e solo grazie all’in - tervento della polizia giudiziaria, veniva identificato quale uno dei responsabili ». Per gli altri due il pubblicmo ministero ha descritto la circostanza accertata dai poliziotti in cui De Savino avrebbe reso false generalità per allontanare da sé le indagini mentre Salvatore Colella, una volta avvisato dell’arrivo dei poliziotti, avrebbe spento il cellulare rendendosi telefonicamente irreperibile.

TARANTO - IL NUOVO VOLTO. MARTEDI AL "SALOTTO DELLE MUSE"

Torna l'appuntamento del martedì con la cronaca e l'attualità Nell'ambito della bi-personale "Viaggio fuori & dentro di Sé" Espongono: FRANCESCO MENZERA & PIETRO ANTONIO TOCCI Dopo aver ampliamente dato spazio, nell'ambito dei primi otto appuntamenti, alle problematiche ambientali e al caso ILVA, nel nono appuntamento si parlerà di intelligenza intuitiva. Ospiti d'eccezione, dalla Germania, il dottor Jeet Liuzzi e, dal Sud America, l'artista/guaritore Leonardo Sánchez. Introduzione Poetica a cura di LUIGI PIGNATELLI Madrina dell'Evento: ROSALIA D'ARCANGELO

domenica 13 gennaio 2013

PRESENTAZIONE DEL POLO INGROIA A TARANTO


Alla presentazione del POLO INGROIA si possono cogliere numerosi segnali .Innanzitutto la voglia di partecipazione ed una ritrovata voglia di fare politica . Una sala gremita all'inverosimile ha salutato la vera rivelazione politica del nostro paese , anche in ordine temporale .4° polo , movimento popolare , rivoluzione civile , rivoluzione gentile , diritti , garanzie democratiche e Costituzione sono le parole più gettonate nei numerosi interventi dei tanti relatori . Relatori provenienti dalle diverse anime del centro-sinistra , che partendo da un lessico differente approdano inevitabilmente agli stessi temi di fondo . La partenza è buona . Il tempo darà le sue risposte .

L'ASSEMBLEA PUBBLICA DEI LIBERI E PENSANTI DAVANTI PALAZZO DI CITTA' (12...


Oltre a richiedere contributo d'idee e a incentivare una partecipazione attiva della Comunità cittadina , il Comitato chiede le dimissioni del sindaco Stefàno e dell'assessore Baio , in merito a gallerie sotterraneee , che attraverserebbero il quartiere Tamburi , utilizzate per portare l'acqua aspirata con le idrovore da Mar Piccolo fino allo stabilimento siderurgico . La voragine che si aprì nell'area del mercato settimanale dei Tamburi e che inghiottì un intero furgone con tutti gli occupanti , sollevà il problema " sotterraneo " , fino ad allora sconosciuto .Urgono chiarimenti tecnici autorevoli ed assunzioni di precise responsabilità istituzionali . Il Comitato denuncia e vigila .

LA BANDA "CITTA' DI MONTEIASI"


Monteiasi - - Dopo la pioggia del pomeriggio, in una serata incerta con brevi cenni di pioggerellina sono iniziati i festeggiamenti in onore della Madonna del S.S. Rosario - Ad allietare la serata della vigilia la stupenda Banda Musicale "Citta di Monteiasi". Daltronde molti dei suoi componenti sono affermati musicisti che suonano nelle più rinomate Bande Musicali pugliesi. Tra essi Ave Catacchio, componente
uffiaciale della Banda Musicale Nazionale dei Vigili del Fuoco, che causa indisposizione fisica del Maestro Tonino D'amico lo ha sostituito con grande maestria. Tanti applausi per tutti, tanti bis e immancabili omaggi floreali.
Il successo della serata ha indotto il Presidente del comitato festeggiamenti Pino Lotta a preannunciare anche per l'anno prossimo la partecipazione di "Citta di Monteiasi" alla festa

2013.

"RIFREDDO 2012" REAL GROTTAGLIE - METANAUTO PICERNO (ALLIEVI)


sabato 12 gennaio 2013

OTTIENE IL PERMESSO DAL CARCERE E TORNA A FARE IL LADRO

La rapidità d'intervento di una pattuglia della Polizia di Stato ha consentito di bloccare l'agire delinquenziale posto in essere da N. W. classe 1970, che approfittando di un permesso di 10 giorni da trascorrere presso il domicilio in Catanzaro concesso dall'A.G. di Taranto, città ove è detenuto fino al 2016 per espiazione della pena inflittagli con condanna definitiva, ha ben pensato di occupare il suddetto permesso per delinquere. Difatti nel tardo pomeriggio di ieri, 10 gennaio 2013, l'uomo è stato bloccato dagli Agenti mentre tentava di divincolarsi dalla presa di un giovane che cercava di impedirgli la fuga dopo essersi introdotto furtivamente attraverso un balcone in un appartamento sito in una via posta nella zona centrale di Catanzaro Lido. Il proprietario, insospettito da forti rumori provenienti dal balcone della cucina, si recava in quel locale dove sorprendeva il malvivente che, vistosi scoperto, lo aggrediva e si dava a precipitosa fuga attraverso lo stesso balcone. Ne scaturiva un inseguimento con colluttazione fino all'arrivo della pattuglia della Polizia. La vittima del tentato furto e dell'aggressione riportava lesioni dichiarate guaribili in sette giorni dal locale nosocomio, mentre il delinquente rifiutava di ricevere cure per le escoriazioni riportate nella caduta durante la fuga. Da accertamenti è emerso che si tratta di soggetto pluri-pregiudicato, condannato più volte per delitti contro il patrimonio e con forte propensione al crimine, come dimostrato anche da quest'ultimo episodio del quale l'uomo si è reso responsabile. Il magistrato di turno, ha disposto nei confronti di N., l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. A seguito del giudizio immediato da lui richiesto, infati, l'imputato è stato condannato ad un anno di reclusione da scontare presso la casa circondariale di Siano.

ANIMALI SEQUESTRATI AD UN CIRCO

Blitz della Forestale a Martina Franca in un circo dove erano detenuti senza autorizzazioni tigri e leoni. Tutti di sesso femminile gli esemplari sequestrati, 5 giovani leonesse di 5 mesi e 2 tigri di 7 mesi, oltre a 2 leonesse adulte. Ad intervenire sono stati gli uomini del Servizio CITES territoriale del comando regionale di Bari in collaborazione con il personale dell`ufficio territoriale per la biodiversità di Martina Franca (TA). I grandi felini come tigri e leoni sono tutelati dalla Convenzione di Washington sulle specie animali e vegetali minacciate d`estinzione e sono considerati pericolosi per l`incolumità pubblica. La loro detenzione, sempre vietata per i privati, per eventuali attività circensi è subordinata al possesso di una specifica autorizzazione del Prefetto, rilasciata sulla base delle linee guida approvate dalla commissione scientifica CITES anche al fine di garantire il benessere degli animali. Gli animali, tuttora sul posto, dopo il sequestro sono stati temporaneamente affidati in custodia giudiziaria al domatore del circo che ne è anche proprietario. L`uomo è stato denunciato all`autorità giudiziaria competente per aver violato le normative sulla detenzione di animali pericolosi. I Forestali, contestualmente al sequestro, hanno impartito ai titolari dell`attività circense le prescrizioni per scongiurare eventuali pericoli per bambini, spettatori o in generale persone curiose che tentino di avvicinarsi ai felini. Ora spetta alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto pronunciarsi sulla collocazione degli animali.

12 DENUNCE PER TRUFFE ALLE ASSICURAZIONI

Dodici persone sono state denunciate dagli agenti della Polizia stradale di Taranto per truffa alle Compagnie assicurative e fraudolento danneggiamento di beni assicurati.

Gli indagati chiedevano indennizzi a seguito di incidenti stradali mai accaduti e tutti riconducibili ad investimento di uno o più pedoni.

Come accertato nel corso delle indagini, gli autori della truffa in diversi casi avevano presentato contemporaneamente richieste di risarcimento per gli stessi falsi incidenti a più Compagnie assicurative.

Il fenomeno delle truffe alle Assicurazioni a Taranto ha comportato un notevole rincaro delle tariffe Rca auto.

NOMINATI GARANTE E COMMISSARIO PER LA BONIFICA DI TARANTO

Le nomine di Vitaliano Esposito, ex procuratore generale della Corte di Cassazione, garante per il monitoraggio dell'esecuzione delle prescrizioni contenute nell'autorizzazione integrata ambientale per l'Ilva, e di Alfio Pini, capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, a commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, colmano due caselle in altrettante leggi relative al caso dell'Ilva di Taranto che erano rimaste vuote. La legge sulla bonifica 171 del 4 ottobre 2012, che nasce dal decreto legge 129 del 7 agosto scorso, e' stata approvata definitivamente dal Parlamento il 3 ottobre scorso e nasce dalla necessita' di bonificare dall'inquinamento accumulatosi negli anni tutte le aree esterne allo stabilimento dell'Ilva a partire dal rioneTamburi di Taranto, che e' quasi attaccato al siderurgico, dal mar Grande e dal mar Piccolo di Taranto e dal Comune di Statte che dall'acciaieria dista pochissimi chilometri. La legge si collega ad un accordo fra Governo ed enti locali sottoscritto a luglio ed ha una dotazione finanziaria globale di 336 milioni di euro, tre quarti dei quali stanziati dallo Stato e il resto dalla Regione Puglia. Non tutti i 336 milioni riguardano pero' la bonifica in quanto nella legge ci sono 187 milioni per il potenziamento infrastrutturale del porto e 30 milioni, invece, il rilancio industriale con progetti innovati. Come spiego' il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, in un vertice il 17 agosto scorso nella prefettura di Taranto insieme al ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, i fondi per il porto sono stati inseriti nella legge sulla bonifica perche' "vogliamo legare bonifica dall'inquinamento e rilancio dello sviluppo economico in quest'area puntando sul porto e sull'innovazione". Alla bonifica in senso stretto la legge destina invece 119 milioni suddivisi nei progetti per il rione Tamburi, comune di Statte e Mar Grande e Mar Piccolo. Gia' durante la discussione del decreto in Parlamento, gli enti locali tarantini e la Regione Puglia hanno contestato l'esiguita' delle somme messe a disposizione per la bonifica, evidenziando che la complessita' della situazione di Taranto e l'ampiezza degli interventi che si rendono necessari, richiedono somme piu' elevate. L'appello ad aumentare il plafond della legge non ha pero' trovato risposta, ne' si e' sbloccata la possibilita' di attigere ad altre risorse, come rivelato mesi addietro dai deputati Stefano Saglia del Pdl e Ludovico Vico del Pd, entrambi componenti della commissione Attivita' produttive, per i quali ci sono anche 140 milioni congelati da Fintecna (societa' pubblica che ha assorbito le attivita' dell'Iri in liquidazione) in titoli pubblici. Un accantonamento fatto dalla stessa Fintecna a fronte del contenzioso per oneri ambientali aperto dal gruppo Riva subito dopo la privatizzazione dell'Ilva che risale al maggio del 1995. C'e' da dire, pero', che sull'obiezione relativa alla scarsita' delle risorse, il ministro Clini ha sempre sottolineato la necessita' di "partire con i soldi che sono disponibili, perche' questi poi avrebbero avuto un effetto-volano". La nomina del commissario per la bonifica era attesa da settimane. Era emersa anche l'ipotesi che la scelta cadesse su Nichi Vendola, presidente della Regione, e quindi figura istituzionale, mentre la maggioranza di centrosinistra del Comune di Taranto aveva proposto il sindaco Ezio Stefano e Confindustria Taranto, di recente, il prefetto di Taranto, Claudio Sammartino. Il garante dell'Autorizzazione integrata ambientale rilasciata all'Ilva e' invece una figura prevista dalla legge 231 del 24 dicembre 2012 ("Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 3 dicembre 2012, 207, recante Disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale").
Il garante dovra' certificare ogni sei mesi se l'Ilva stia rispettando o meno le prescrizioni della stessa Aia, la quale prevede il risanamento degli impianti dell'area a caldo del siderurgico (parco minerali, agglomerato, cokerie, altiforni, acciaierie, gestione rottami ferrosi) messi sotto sequestro dalla Magistratura a fine luglio con l'accusa di disastro ambientale. La legge prevede che il "Garante promuove, anche in accordo con le istituzioni locali, iniziative di informazione e consultazione, finalizzate ad assicurare la massima trasparenza per i cittadini, in conformita' ai principi della Convenzione sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale fatta ad Aarhus il 25 giugno 1998, resa esecutiva ai sensi della legge 16 marzo 2001, n. 108". La legge 231, oltre a prevedere la figura del garante, attribuisce forza di legge all'Aia rilasciata all'Ilva dal Ministero dell'Ambiente lo scorso 26 ottobre, consente la prosecuzione dell'attivita' produttiva della stessa Ilva per 36 mesi (il tempo fissato dall'Aia perche' il siderurgico si metta a norma), nonche' la commercializzazione dei prodotti finiti realizzati prima del 3 dicembre scorso. Proprio sullo sblocco dei prodotti (coils e lamiere) oggetto di sequestro giudiziario da fine novembre, e' in atto un duro scontro fra Ilva e Procura di Taranto, con la prima che chiede il dissequestro di un milione e 700mila tonnellate di merci (valore un miliardo di euro) in base alla legge, e la seconda che invece si oppone al dissequestro chiedendo al Tribunale dell'appello (dove l'Ilva ha fatto ricorso) di sollevare l'eccezione di incostituzionalita' della legge. Dopo gli atti depositati l'8 gennaio dai pm e ieri dagli avvocati dell'Ilva, era atteso per oggi il verdetto dei giudici dell'appello, che pero' dovrebbe arrivare solo lunedi' prossimo. Sul decreto da cui e' poi nata la legge 231, la Procura ha infine sollevato il conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato alla Corte costituzionale che ha fissato per il 13 febbraio l'udienza nella quale vagliare l'ammissibilita' o meno del ricorso. (AGI)

"IL MINUTO DI RADIOTARAs" CON RENATO CURCIO


RENATO CURCIO A TARANTO


Al Tatà Renato CURCIO ha presentato la sua ultima opera editoriale del titolo " MAL DI LAVORO ". La precarietà del lavoro , la difficoltà a trovare un lavoro decente e dignitoso , le relazioni di lavoro che indispongono ed avviliscono , la competizione continua con i colleghi , la produttività da assicurare in modo costante e crescente , la paura di perdere il lavoro inducono ad un disagio personale quotidiano , che finisce quasi sempre per tramutarsi in malattia .
Alla singolarizzazione ed atomizzazione del lavoratore si oppone la creazione di legàmi , personali e sociali , come reti di protezione dal disagio psicologico ed esistenziale , che inevitabilmente ne deriva . Un lavoratore che si ammala è un caso , ma tanti lavoratori che si ammalano sono una spia di grave disagio sociale . A chi ne ha consapevolezza il compito di intervenire a riguardo .
ROBERTO MISSIANI

venerdì 11 gennaio 2013

'ALFA ROMEO AMARCORD', DOMANI INCONTRO CON L'AUTORE IVAN SCELSA


'Al volante davanti alla macchina da presa: quando le vetture del biscione diventano attrici. Scene, trame e storie viste attraverso un parabrezza'
INCONTRO CON L'AUTORE IVAN SCELSA
12 GENNAIO 2013 ore 19
PRESSO LA LIBRERIA DICKENS di VIA MEDAGLIE D'ORO 129, TARANTO
Cinema e automobile. Identità e storia di un popolo e oggetto del quale essere orgogliosi; da leggere nello sguardo di Marcello Mastroianni in una via romana che parla di quotidiana “Dolce Vita”, nella passione di Pier Paolo Pasolini per la sua Alfa Romeo GT 2000 Veloce, di Totò per la sua Alfa 6C o in Dustin Hoffman alla guida del suo Spider Duetto nel film The Graduate. Un’ intensità emozionale ed un desiderio di confronto, di sfida da vivere appassionatamente, traslati in pellicole prestigiose come Un bellissimo novembre e Il boom o in film indimenticabili dal chiaro valore storico culturale come Rocco e i suoi fratelli. La sfida spesso è fra la sensualità delle forme dell’auto e la personalità di chi la possiede, concetti trasmessi da pellicole celebri e non che come protagoniste hanno un uomo e la sua automobile. Successo e automobili, un binomio esplosivo, simbolico, che consegna alla storia concetti di eleganza e stile, così come di personalità e sogno. Poesia d’altri tempi, oggi le star preferiscono l’ombra concedendosi raramente una cabriolet. L’automobile, dunque… un sogno lungo più di un secolo. Secondo Giorgetto Giugiaro “una scultura, un qualcosa che dà emozioni, nonché un mezzo che deve rispondere a tante esigenze, a partire dalla funzionalità e compreso il ritorno degli investimenti. Incontrovertibilmente, è prodotto che fa girare non poca parte dell’economia mondiale”.
Forse nessuno di noi l’ha mai vista al centro della quotidianità e ancor più come protagonista di pellicole al fianco di registi ed attori che hanno fatto grande la cinematografia nazionale ed estera. Sempre presente dai primi anni del secolo scorso ad oggi, ha vissuto accanto a tutte le generazioni di italiani scandendone la vita e le abitudini quale compagna di viaggio o semplice sogno nel cassetto.
La sua storia si interseca con quella d’Italia vivendo un costante ed incessante sviluppo anche grazie alla motorizzazione intrapresa negli anni ’50, spesso riportata nelle pellicole a testimonianza di come eravamo e di come siamo.
Tante pellicole che hanno fatto grande la cinematografia hanno come protagonista o semplice comparsa un’automobile, spesso un’ Alfa Romeo. Simbolo del benessere della borghesia della metà Novecento, veloce e potente vettura delle forze di polizia o indispensabile mezzo di fuga del malvivente di turno o, più semplicemente, icona di sportività e del Made in Italy. Dal dopoguerra al grande cinema degli anni della Dolce Vita a quello degli anni 70, avvincente, drammatico e di grande pregio anche dal punto di vista della tecnica, passando poi ai generi trash e comico ed alla commedia, sino alle innumerevoli fiction poliziesche dei giorni nostri.
Non solo Corse, quindi, anche il binomio auto-cinema è Alfa Romeo. Un Marchio che ha da sempre legato le proprie fortune al blasone internazionale per le innumerevoli competizioni in cui ha dominato ma anche al legame con la gente, al sogno tutto italiano del mito della velocità.
Le 144 pagine di ALFA ROMEO AMARCORD edito da AlfaText per la prestigiosa collana Edizioni RIAR, scritte dagli autori Ivan Scelsa e Lorenzo Ardizio sono proprio questo: un percorso che lega le automobili all’uomo, spesso in simbiosi anche nella vita reale, tra mode, costume e cambiamenti della società, in un tutt’uno che ha reso grandi pellicole e personaggi.
Lorenzo Ardizio, vercellese, è giornalista e storico dell’automobile, docente di Car Design History and Culture presso la Scuola Politecnica di Design ed ha collaborato nel Settore Storico di Alfa Romeo. E’ anche la prestigiosa firma di numerosi testi automobilistici quali Alfa Romeo Cuore Sportivo, Porsche l’eccellenza su strada ed in pista, Ferrari i più importanti modelli da strada, 500 The Autobiography, Alfa Romeo 75, Alfa Romeo Giulia e Tutte le Porsche.
Ivan Scelsa, tarantino ma trevigliese d’adozione, noto collezionista e conoscitore della storia del marchio Alfa Romeo, già consigliere del Direttivo di Club Alfa Italia è appassionato di cinematografia nazionale, è fondatore e Presidente dell’Associazione Centro Studi CinemAlfa con sede proprio a Treviglio con cui realizza numerosi progetti ed eventi culturali, automobilistici e cinematografici di caratura nazionale.
Le sinergie dei due autori hanno dato vita a questo interessantissimo libro con centinaia di fotografie inedite, curiosità ed interviste a noti personaggi del mondo del cinema, registi, attori, stunt man, art director.
“Non un semplice elenco di film – dice Ivan Scelsa - ne una storia del cinema o dell’Alfa Romeo. Questo volume è un viaggio tra i fotogrammi che hanno dipinto un’epoca, fatto sognare, ritratto una società in continua evoluzione. Scene, trame e storie viste attraverso un parabrezza, dietro il volante di un’Alfa Romeo, con l’occhio critico dello studioso e la curiosità dell’appassionato. Tutti conoscono pellicole come Il Laureato o Il Mattatore, ma in queste pagine l’Alfa Romeo rivela ruoli da protagonista, semplici comparsate, legami con i grandi nomi del cinema. Dal muto alla commedia italiana, dal filone erotico al poliziottesco, pellicole in cui l’Alfa si dimostra specchio della società, icona della bellezza, frutto dell’eccellenza e di un approccio alla vita tutto italiano ammirato in tutto il mondo.”
L’innovativo libro, per la sua originalità ed importanza è entrato a far parte della nuovissima collana Edizioni Riar – le edizioni del Registro Italiano Alfa Romeo ricevendo unanimi consensi alla sua presentazione ufficiale avvenuta a Cremona il 16 dicembre scorso.

SI SPEGNE MARIANGELA MELATO



Si è spenta a Roma a 71 anni: stava male da tempo. I funerali domani nella capitale. Ha lavorato con Avati, Bertolucci, Monicelli, Wertmuller. Tra i suoi film più celebri Travolti da un insolito destino, Aiutami a sognare

ROMA - E' morta a Roma l'attrice Mariangela Melato. Aveva 71 anni: nata a Milano, era malata da tempo. Si è spenta nel Centro Antea per malati terminali all'interno del Complesso S. Maria della Pietà: al suo fianco fino all'ultimo la sorella Anna. Un gravissimo lutto nel mondo del cinema, del teatro e della cultura per la scomparsa della grandissima attrice chealternò ruoli drammatici a quelli da commedia. Mariangela Melato vincitrice di tantissimi premi, dal Davide di Donatello al Nastro d'argento, ha lavorato con Pupi Avati, Wertmuller, Bertolucci, Monicelli, : tra i suoi film più famosi con Giancarlo Giannini Mimì metallurgico ferito nell'onore, Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, Casotto e La classe operaia va in paradiso. La Melato resterà per sempre nel firmamento del cinema internazionale. «Sono affranta» le prime parole di Lina Wertmuller. Pupi Avati invece ha raccontato il primo provino della Melato.

AIUTIAMO ALESSANDRO NETTI

Aiutiamo Alessandro Netti e sua moglie che non ha la possibilità di curarsi perchè il macchinario della radio terapia di Taranto è rotto.
Dovrebbero andare a Lecce, ma Alessandro non ha i soldi per rinnovare la sua assicurazione.
 Il comune di Taranto è disposto solo a pagare il biglietto del treno Taranto Lecce (poi devono dire come fanno arrivare dalla stazione di Lecce all'ospedale) e dopo la radio a tornare in stazione per prendere un altro treno). L'assicurazione ammonta circa a 1000 Euro. Questa mattina è stata aperta una posta pay a nome di Alessandro Netti c.f. NTTLSN57B09L049L . Il numero della carta posta pay è 4023600636825947. Dando questi dati in qualunque tabaccheria si può versare l'importo desiderato. Diffonediamo questo appello e chi può aiuti Alessandro e denunci a tutti i livelli lo scandalo di Taranto. Altro che commissari altro che garanti... A Taranto non ci sn neanche gli strumenti minimi per curarsi. Grazie a chiunque voglia contribuire

giovedì 10 gennaio 2013

IL PREMIO QUALITA' DELLA VITA AL VITTORINO DA FELTRE

Domani 11 gennaio sarà per Taranto una giornata significativa in relazione ai due eventi programmati dal CQV.
Al mattino al Vittorino da Feltre inizia il percorso progettuale per il Premio qualità della vita alla Magistratura con due interventi importanti: la dott.ssa DANIELA CATERINO illustrerà agli stude4nti il percorso e le prospettive della laurea in Giurisprudenaza, mentre il dott AUGUSTO BRUSCHI parlerà del MAGISTRATO NELLA NOSTRA COSTITUZIONE
Po il pomeriggio alle 17 nella Sala della Provincia inizia il percorso storiuco sui 90 anni della Provincia ricordando PAOLO TARANTINO.

MORTO 20ENNE IN INCIDENTE STRADALE A GANDOLI

LEPORANO – Un giovane di 20 anni, Mario Camassa, è morto per le ferite riportate in un incidente stradale avvenuto in località 'Gandolì, sulla Taranto-Leporano. La vittima era in sella a una moto che, per cause in corso di accertamento, si è schiantata contro un cassonetto. Il giovane è stato sbalzato sull'asfalto e ha battuto la testa.

La ragazza che era con lui ha riportato gravi ferite ed è stata ricoverata nell’ospedale 'Santissima Annunziatà.

Sul posto, oltre agli operatori del 118, sono giunti i carabinieri che hanno eseguito i rilievi per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente.

PRESI I PIROMANI DELLA NOTTE DELLA BEFANA

Una bravata che non aveva altro scopo se non quello di un danneggiamento fine a se stesso. Cosi' hanno riferito alla Polizia di Stato le tre persone che hanno confessato di essere i responsabili degli incendi avvenuti a Taranto la notte dell'Epifania. Domenico Colella, 23 anni, il fratello Salvatore Colella, 27, e Nicola De Savino, 24, sono stati sottoposti da agenti della Squadra Mobile della Questura a fermo di indiziato di delitto per concorso in incendio continuato aggravato.


Gli episodi hanno interessato vari obiettivi nelle zone del centro e anche in altre zone periferiche tra le quali via Consiglio e viale Cannata. In centro sono stati incendiati e danneggiati gli androni e gli arredi dei vani ascensori di alcuni edifici condominiali in via Berardi e via Pupino. Inoltre sono state incendiate alcune auto parcheggiate lungo via Viola e alcune cabine Enel situate in via Cavallotti. In diversi casi il fuoco appiccato ad un veicolo, a causa del vento, si e' propagato ai veicoli parcheggiati li' vicino.


In totale sono andati distrutti 13 veicoli. I tre, a carico dei quali sono state trovate prove consistenti, interrogati ieri sera dal sostituto procuratore della Repubblica Antonella De Luca, hanno ammesso da subito le loro responsabilita'. In seguito ai danneggiamenti il prefetto di Taranto Claudio Sammartino ha convocato il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica nel corso del quale sono state adottate misure per coordinare l'acquisizione di notizie di rilievo ed intensificare il controllo del territorio nelle aree in questione da parte di carabinieri e Guardia di Finanza

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