Il responsabile di
TuttoSportTaranto.com rivela i segreti del portale e delle sue
trasmissioni su Tbm, la doppia veste di giornalista-tifoso ed il
rapporto con il suo staff e gli altri giornalisti sportivi della città
bimare.
di Baldassarre D'Angelo
Quest’anno Tbm ti ha dato libertà nella programmazione. Da chi è partito l’input per questi nuovi progetti?
La grande audience di “A tutto sport” delle due passate stagioni è
stata premiato con l’arricchimento del palinsesto sportivo. “A tutto
calcio” nasce dall’esigenza di dare maggiore spazio anche alle realtà
calcistiche della provincia quasi mai sotto la luce dei riflettori.
“A tutto calcio”, novità per gli appassionati sportivi della provincia e non, sta avendo il successo che ti aspettavi?
Un successo incredibile, non ci aspettavamo un affetto così importante e soprattutto costante dai nostri telespettatori, che ci seguono in migliaia anche in diretta web. Tutto sta andando al di là di ogni più rosea previsione.
‘A tutto sport’, giunto alla terza stagione, grazie anche allo streaming, sta aumentando gli ascolti e gli sponsor. A cosa è dovuto questo successo?
Al nostro impegno, alla nostra passione, al nostro amore per lo sport tarantino. Credo che la gente abbia superato quello “scoglio virtuale” legato all’emittente che ci ospita, che prima della nostra trasmissione non aveva un contenitore sportivo dalle stesse caratteristiche, e ci stia gratificando perché ha capito l'umiltà con cui cerchiamo di promuovere il territorio attraverso lo sport. In più, bisogna dirlo, la presenza delle modelle della 'Fashion Up' di Giovanni Stellato ha reso ancora più "bella" la trasmissione... (sorride, ndr)
TuttoSportTaranto.com è uno dei giornali online più letti. Molti collaboratori e tanti membri dello staff. Quali obiettivi ha la tua testata e dove potete arrivare?
Gli obiettivi sono sempre gli stessi: informare e dare spazio a tutti. L’anima pulsante del nostro webzine sono i tifosi. In parte, soprattutto quelli del Taranto, si sono allontanati dalla realtà rossoblu dopo le brutture di un’estate da dimenticare. Sarà compito anche nostro, oltre che della società della presidente Zelatore, riavvicinarli. Il “Magico” ha bisogno di tutti per tornare a splendere come un tempo. In più, voglio svelare in anteprima che è in atto un restyling del nostro sito ad opera di un nostro nuovo collaboratore, Alessandro Schiattone, tra i più brillanti webmaster pugliesi.
Quest’anno hai ottenuto il tesserino da pubblicista che accresce il bagaglio tecnico. Ti ha aperto nuove possibilità di lavoro?
Non nascondo che ho ricevuto un paio di proposte interessanti da emittenti non del territorio. Questo è molto gratificante, ma, per quest’anno almeno, non mi muoverò dalla mia amata Taranto. Ci sono dei progetti in piedi che devono avere completo compimento. Taranto prima di tutto.
Ci sono giornalisti a cui ti ispiri?
Ho grande stima nei confronti di Angelo Leone e Gianni Sebastio, veri e propri punti di riferimento per il giornalismo televisivo, come lo sono Fulvio Paglialunga, Lorenzo D’Alò e Alfredo Ghionna per la carta stampata. Poi ci sono i colleghi che scrivono per le testate web: Maurizio Mazzarella, Gisberto Muraglia, Alessandra Carpino, Enrico Losito, Francesco Vozza, Carlo Termite e Francesco Friuli per citarne solo alcuni. Da loro, ogni giorno, cerco di carpire qualche segreto: sono dei veri professionisti.
Purtroppo, il Taranto non è partito molto forte. Tu l’hai sempre seguito e non lo mollerai mai. Cosa si prova da giornalista e poi da tifoso?
Provo ancora molta rabbia. Con una gestione più attenta dei precedenti proprietari probabilmente staremmo parlando ancora di professionismo, invece ora viviamo una realtà completamente diversa, la serie D, in cui abbiamo ancora tutti difficoltà a calarci. Da tifoso e da giornalista mi auguro un futuro degno di questa città: sono fiducioso.
Aldo Simonetti, Fabio Ancona e Rino Raffone sono i tuoi collaboratori più fidati. Da quest’anno anche Adele e Giovanni Maimone (in regia). Ci sono mai stati attriti e tensioni nello staff o l’unità d’intenti e l’amicizia vi consentono un ottimo lavoro senza attriti?
Hai fatto il nome di cinque persone straordinarie, che in comune con me hanno una grande passione e la voglia di fare bene. Più che attriti e tensioni ci sono stati dei confronti, sempre costruttivi, che ci stanno portando ad ottenere i risultati che tocchiamo con mano ogni settimana. Io sono un perfezionista, pertanto credo che possiamo ancora molto migliorare. Lavoreremo alacremente per farlo.
Un successo incredibile, non ci aspettavamo un affetto così importante e soprattutto costante dai nostri telespettatori, che ci seguono in migliaia anche in diretta web. Tutto sta andando al di là di ogni più rosea previsione.
‘A tutto sport’, giunto alla terza stagione, grazie anche allo streaming, sta aumentando gli ascolti e gli sponsor. A cosa è dovuto questo successo?
Al nostro impegno, alla nostra passione, al nostro amore per lo sport tarantino. Credo che la gente abbia superato quello “scoglio virtuale” legato all’emittente che ci ospita, che prima della nostra trasmissione non aveva un contenitore sportivo dalle stesse caratteristiche, e ci stia gratificando perché ha capito l'umiltà con cui cerchiamo di promuovere il territorio attraverso lo sport. In più, bisogna dirlo, la presenza delle modelle della 'Fashion Up' di Giovanni Stellato ha reso ancora più "bella" la trasmissione... (sorride, ndr)
TuttoSportTaranto.com è uno dei giornali online più letti. Molti collaboratori e tanti membri dello staff. Quali obiettivi ha la tua testata e dove potete arrivare?
Gli obiettivi sono sempre gli stessi: informare e dare spazio a tutti. L’anima pulsante del nostro webzine sono i tifosi. In parte, soprattutto quelli del Taranto, si sono allontanati dalla realtà rossoblu dopo le brutture di un’estate da dimenticare. Sarà compito anche nostro, oltre che della società della presidente Zelatore, riavvicinarli. Il “Magico” ha bisogno di tutti per tornare a splendere come un tempo. In più, voglio svelare in anteprima che è in atto un restyling del nostro sito ad opera di un nostro nuovo collaboratore, Alessandro Schiattone, tra i più brillanti webmaster pugliesi.
Quest’anno hai ottenuto il tesserino da pubblicista che accresce il bagaglio tecnico. Ti ha aperto nuove possibilità di lavoro?
Non nascondo che ho ricevuto un paio di proposte interessanti da emittenti non del territorio. Questo è molto gratificante, ma, per quest’anno almeno, non mi muoverò dalla mia amata Taranto. Ci sono dei progetti in piedi che devono avere completo compimento. Taranto prima di tutto.
Ci sono giornalisti a cui ti ispiri?
Ho grande stima nei confronti di Angelo Leone e Gianni Sebastio, veri e propri punti di riferimento per il giornalismo televisivo, come lo sono Fulvio Paglialunga, Lorenzo D’Alò e Alfredo Ghionna per la carta stampata. Poi ci sono i colleghi che scrivono per le testate web: Maurizio Mazzarella, Gisberto Muraglia, Alessandra Carpino, Enrico Losito, Francesco Vozza, Carlo Termite e Francesco Friuli per citarne solo alcuni. Da loro, ogni giorno, cerco di carpire qualche segreto: sono dei veri professionisti.
Purtroppo, il Taranto non è partito molto forte. Tu l’hai sempre seguito e non lo mollerai mai. Cosa si prova da giornalista e poi da tifoso?
Provo ancora molta rabbia. Con una gestione più attenta dei precedenti proprietari probabilmente staremmo parlando ancora di professionismo, invece ora viviamo una realtà completamente diversa, la serie D, in cui abbiamo ancora tutti difficoltà a calarci. Da tifoso e da giornalista mi auguro un futuro degno di questa città: sono fiducioso.
Aldo Simonetti, Fabio Ancona e Rino Raffone sono i tuoi collaboratori più fidati. Da quest’anno anche Adele e Giovanni Maimone (in regia). Ci sono mai stati attriti e tensioni nello staff o l’unità d’intenti e l’amicizia vi consentono un ottimo lavoro senza attriti?
Hai fatto il nome di cinque persone straordinarie, che in comune con me hanno una grande passione e la voglia di fare bene. Più che attriti e tensioni ci sono stati dei confronti, sempre costruttivi, che ci stanno portando ad ottenere i risultati che tocchiamo con mano ogni settimana. Io sono un perfezionista, pertanto credo che possiamo ancora molto migliorare. Lavoreremo alacremente per farlo.