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domenica 28 aprile 2013

SPUMANTE IN FRIGO. DOMANI IL SINDACO POTREBBE LASCIARE


Ippazio Stefàno dovrebbe annunciare domattina, nel corso del Consiglio comunale, la sue dimissioni da sindaco di Taranto
Il sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, potrebbe annunciare domattina le proprie dimissioni.
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Una decisione che, il primo cittadino, avrebbe maturato nelle ultimissime ore. Le voci circa un imminente avviso di garanzia che lo riguarderebbe, predisposto dalla Procura jonica nell'ambito dell'inchiesta “Ambiente svenduto”, non lascerebbero alcun dubbio sul da farsi. Stefàno sarebbe pronto a lasciare la guida della città, quindi. Il Consiglio comunale convocato per domani chiarirà le sue reali intenzioni.

SERIE D RISULTATI E CLASSIFICA 33° GIORNATA


Battipagliese-Pomigliano 0-0
Biscegle-CTL Campania 1-3 (8' pt Russo, 24' pt G. Russo, 37' pt Di Matteo, 46' pt Lopetrone)
Città di Potenza-Nardò 0-3
Foggia-Ischia 3-2 (14' pt Giglio, 2' st Leonetti, 6' pt Cascone, 29' st D'Ambrosio, 31' st Masini)
Fortis Trani-Gladiator 0-3 (Bonavolontà, Bizzarro, Longo)
Matera-Brindisi 3-3 (12' pt Sireno, Caputo, Oliveira, 5' st Cruciani, 10' st Tedesco su rigore, 20' st Pellecchia)
Puteolana Internapoli-Grottaglie 3-1 (16' pt Letizia, 40' pt Fioretti, 45' pt Radiccio su rigore, 8' st Riccio)
Sant'Antonio Abate-Monopoli 1-2 (41' pt autorete di Lagnena, 42' pt Tedesco, 30' st Montaldi)
Taranto-Francavilla 4-2 (4' pt Prosperi, 37' pt Curri, 39' pt Della Ventura, 13' st Gilfone, 17' st Molinari, 42' st Prosperi)
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CLASSIFICA 
Ischia 83
Matera (-2) 67
Gladiator 66
Monospolis 62
Foggia 57
Bisceglie 56
Taranto 50
Pomigliano 43
Campania 43
Brindisi 43
Francavilla 41
Battipagliese 41
Puteolana 41
Nardò 41
S.A.Abate (-2) 33
Grottaglie 26
F. Trani 12
Potenza 9

GIALLO AL RIONE TAMBURI, RITROVATI BOSSOLI PER STRADA



Giallo al rione Tamburi. I militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Taranto hanno rinvenuto nelle scorse ore quattro bossoli calibro 7,65 in strada, precisamente in via De Vincentis.
Il materiale è stato repertato da personale della Sezione Scientifica del Comando Provinciale per gli accertamenti del caso. Indagini in corso.
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TELECOM ITALIA. AMO IL TALENTO

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"CANTANTI ALLA SANTA RITA" ALESSANDRO D'ELIA (UNA CAREZZA IN UN PUGNO)


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PARLA IL FRATELLO DELL'ATTENTATORE DI PALAZZO CHIGI. "NON E' UNO SQUILIBRATO"

Luigi Preiti, parla il fratello: "Non ha problemi psichici, ha perso il lavoro"

Non è un pazzo, tanto meno un terrorista Luigi Preiti.
''Fino a ieri mattina mio fratello era una persona lucida e intraprendente... Ora sento queste notizie e mi crolla tutto addosso...''.
Arcangelo Preiti, all'Adnkronos, parla cosi' dopo l'attentato compiuto dal fratello,Luigi, che ha ferito 2 carabinieri davanti a Palazzo Chigi. ''Fino a ieri mattina mio fratello era una persona lucida e intraprendente".

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Luigi Preiti, parla il fratello: "Non ha problemi psichici, ha perso il lavoro"
"Lui viveva a Predosa, poco lontano da me. Ha perso il lavoro e si e' separato dalla moglie, e' padre... Problemi psichici? No, no... Da 49 anni a questa parte no...'', dice Arcangelo Preiti. "Dopo aver perso il lavoro e' tornato in Calabria a vivere con i miei genitori, non lo vedo e non lo sento da agosto"

ULTIM'ORA. SPARATORIA DAVANTI PALAZZO CHIGI

Mentre dentro a Palazzo Chigi si sta dando seguito al giuramento da parte del nuovo Governo Letta, fuori c'è statata una sparatoria. Ancora non si hanno notizie certe. Tuttavia, secondo la telecocronaca in diretta di RaiNews24, si parla di 7-8 colpi di pistola. Si è scatenato il panico. Ci sarebbero due fariti a terra - probabilmente due carabinieri - uno dei quali sembra più grave dell'altro. Sembra che le autorità hanno già effettuato il ferma della persona che ha dato luogo alla sparatoria, definito dai telecronisti "attentato".
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sabato 27 aprile 2013

CARI BAMBINI DI TARANTO, QUESTA E' LA VOSTRA NUOVA ZIA. ODIA LA MAGISTRATURA


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"CANTANTI ALLA SANTA RITA" PREGHERO' (MANUEL MARINELLI)


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"CANTANTI ALLA SANTA RITA" : "QUANDO NASCE UN AMORE" - ANNA CARRIERI


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SAN MARZANO. L'UDEUR PRESENTA LISTA E CANDIDATO SINDACO

Nel solco della continuità e della coerenza verso
un Leader di grossa levatura nazionale quale l'attuale Segretario
Nazionale UDEUR POPOLARI ed Europarlamentare On. Clemente Mastella, mi
accingo a ripresentare per la seconda volta (dopo l'esperienza del
2008) la lista alle prossime elezioni amministrative del 26 e 27 maggio
prossimi nel mio Comune di San Marzano di San Giuseppe. Il partito
grazie al fatto che riesce a livello locale a trasmettere quella voglia
di ricostruire gli ideali di una politica ormai allo sbando, al
contrario sta riscontrando proprio a San Marzano un rilancio. Sarà
merito mio o meno, ma sta di fatto che mentre nel 2008 ero soltanto io
e il mio amico fidato di sempre LONOCE PIETRO, adesso moltissimi
giovani locali incominciano a rimboccarsi le mani e ad essere
disponibili a rinnovare positivamente la politica locale.
Unico neo e
novità per questa tornata elettorale é il fatto che ci saranno ben 7
liste, molte, e soprattutto è il sintomo dell'ingovernabilità e della
rinuncia a volersi concretamente coalizzarsi per il rinnovamento. Ecco
perché abbiamo deciso di scendere lo stesso in campo, per distinguerci
da falsi oppositori e liste improvvisate.
Vedremo comunque.
Avv. Walter
G. Fischetti
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Questa la ns. lista presentata

UDEUR POPOLARI
Avv.
Walter G. FISCHETTIi - Candidato Sindaco

Candidati Consiglieri

1 -
LONOCE PIETRO
2 -
CAPUZZIMATI STEFANIA
3 - MAGGIO BIAGIO
4 - FABRIZIO
ANTONIO
5 - CINIERI
PIETRO GIOVANNI
6 - SARANITI SIMONE GIUSEPPE
7 -
RAIMONDO ANTONELLA
DEBORAH
8 - BUCCOLIERO IVANO
9 - FIORENZA ROSALIA

10 - BUCCOLIERO IRENE

SINDACO STEFANO "SE I FATTI SONO VERI MI DIMETTO"

''Io non ho ricevuto nessuna comunicazione ufficiale da parte della magistratura, ne' ora, ne' in precedenza. Mi sento a posto con la mia coscienza e con la legge ma, qualora dovessi ricevere ufficialmente questo avviso di proroga delle indagini di cui si parla su un quotidiano, mi dimetterei dalla carica''. Lo dice all'Adnkronos il sindaco di Taranto Ippazio Stefano, a proposito della notizia pubblicata oggi da un quotidiano circa l'avviso di proroga delle indagini preliminari per abuso d'ufficio e omissione di atti d'ufficio che sarebbe stato emesso nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica della citta' jonica, denominata 'Ambiente Svenduto', relativa a presunte manovre da parte di organi istituzionali per evitare o addolcire i controlli ambientali sull'Ilva.
Gia' a novembre quando erano stati adottati altri provvedimenti cautelari da parte del gip Patrizia Todisco, si era parlato di una iscrizione del primo cittadino nel registro degli indagati. ''Mi hanno informato che questo avviso di proroga delle indagini - aggiunge Stefa'no - sarebbe legato a un esposto dell'avvocato Condemi (esponente dell'opposizione ndr) in merito all'Autorizzazone integrata ambientale del 2011''.
''Fermo restando - ribadisce - che non ho ancora ricevuto nessuna comunicazione e che sono a disposizione dei magistrati qualora dovessero chiamarmi per chiarire, se dovessi riceverla io mi dimettero' perche' non sarei nelle condizioni di amministrare con serenita' la citta'. Una citta' difficile, piegata da tante difficolta': disoccupazione, cassa integrazione, malattie, ecc. In quella condizione di indagato rallenterei tutte le attivita' amministrative''

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Poi Stefano dice si sentirsi ''sconvolto, amareggiato e dispiaciuto ma non arrabbiato. Ricordo - continua - che sono stato il primo sindaco a far pagare correttamente le tasse alla grande industria. E' dal 1970 che mi batto su temi ambientali a Taranto. Quando mi sono insediato, sulla questione dell'Ilva ho scritto una lettera ogni 10 giorni nel primo anno e tre mesi di amministrazione. Poi, visto che non ottenevo risultati, ho presentato un esposto alla magistratura nel 2010''.
Quindi prima dell'autorizzazione integrata ambientale rilasciata all'Ilva l'anno successivo e delle intercettazioni telefoniche che pure lo vedono coinvolto. ''Senza dimenticare tutto il lavoro fatto dal mio assessore su questi temi'', prosegue il sindaco. ''Ma per amministrare una citta' difficile come Taranto bisogna essere sereni e assumersi delle responsabilita'. Le dimissioni le darei nell'interesse della citta'. Qualche legale mi dice anche che quell'atto dei magistrati potrebbe essere dichiarato nulla in caso di mio ricorso ma io non mi appellero'''.

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venerdì 26 aprile 2013

TARANTO FC. GIOVANNI BONGERMINO CONVOCATO IN NAZIONALE


L'attaccante classe '95 parteciperà al “IV Torneo Internazionale Giovanile” con la Nazionale Dilettanti Under 18
Una stagione da sogno quella di Giovanni Bongermino. Prima il debutto con la maglia del Taranto, poi il primo gol in rossoblu ed infine la convocazione nella Nazionale Dilettanti Under 18. Il tecnico azzurro Giancarlo Magrini, infatti, ha diramato le convocazioni per il “IV Torneo Internazionale Giovanile” che si svolgerà in Umbria dal 6 al 12 maggio prossimi: nell'elenco, anche il nome del forte bomber classe '95.
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L'attaccante, in esclusiva a TarantoJournal.it, ha così commentato la prossima partecipazione alla manifestazione: "Sono felicissimo di essere stato confermato dopo il torneo "Caput Mundi": spero di fare come o meglio rispetto alla precedente convocazione".
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NUOVE MINACCE DELL'ILVA ALLO STATO. "DISSEQUESTRO O RISARCIMENTO"

«Dissequestro o risarcimento». L’ultima minaccia dell’Ilva è contenuta in tredici pagine depositate ieri mattina negli uffici della procura di Taranto. Un vero e proprio ultimatum allo Stato. L’ennesimo atto di accusa contro la magistratura tarantina. Se la procura di Taranto non dissequestrerà le tonnellate di acciaio entro il prossimo 5 maggio, l’Ilva è pronta a chiedere allo Stato italiano un risarcimento di 21 milioni di euro per i danni subiti. 
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Nell’ennesima istanza di dissequestro firmata dal presidente Bruno Ferrante per ottenere il milione e 700mila tonnellate fra prodotti finiti e semilavorati bloccati dalla Guardia di finanza lo scorso 26 novembre perché ritenuti frutti dell’attività illecita dell’azienda, l’Ilva ha sottolineato che «l'unico soggetto processuale competente per procedere al dissequestro» è l’ufficio del pubblico ministero. L’obiettivo - o forse la speranza - dopo gli ultimi «no» del giudice per le indagini preliminari Patrizia Todisco e del tribunale dell’appello che non hanno ancora ricevuto gli atti ufficiali della decisione della Consulta sulla costituzionalità della legge «salva Ilva», è che la procura possa procedere autonomamente al dissequestro. Un’azione possibile solo teoricamente, perché su questa vicenda al momento vi sono due giudizi sospesi dinanzi al gip e al tribunale dell’appello e che quindi devono riattivarsi quando i giudici della Corte costituzionale avranno inviato gli atti ufficiali a Taranto. Ma l’Ilva non vuole sentire ragioni. Non accetta temporeggiamenti. E rilancia. «Esiste ormai da almeno quattro mesi - si legge nell’istanza - una legge dello Stato italiano che è disattesa da codesto ufficio del pubblico ministero che mantiene un illegittimo sequestro preventivo sui beni dell’Ilva». 

Non solo. L’Ilva minaccia di chiedere allo Stato italiano un risarcimento danni per 21 milioni di euro se entro il 5 maggio prossimo la procura guidata da Franco Sebastio non avrà provveduto a rimuovere i sigilli. Il 5 maggio, infatti, la società irachena Oli Project Company (Scop) potrà risolvere un contratto con l’Ilva.
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ILVA SULLE CONDOTTE SOTTERRANEE. "ABBIAMO FATTO I CONTROLLI CHIESTI DAL SINDACO"

A proposito delle condotte di acqua sotterranee che passano sotto alcuni edifici del quartiere Tamburi di Taranto e che creano problemi di stabilita', l'Ilva, replicando al consigliere regionale ed ex assessore regionale ai Lavori Pubblici Fabiano Amati, ribadisce ''ancora una volta che tutte le misure ordinate dal sindaco di Taranto sulle condotte dell'acqua sono state attuate o sono in fase di attuazione, secondo il programma di interventi stabilito''.
Per Amati ''diversamente da quanto ordinatogli dal Comune di Taranto, Ilva ritiene di non avere titolo ad eseguire i monitoraggi necessari sugli edifici pubblici e privati a garanzia delle migliori pratiche di Protezione civile''. L'Ilva sottolinea che ''le dichiarazioni del consigliere ignorano, peraltro, completamente quanto affermato dell'assessore del Comune di Taranto dottor Baio che ha correttamente riportato lo stato di attuazione delle verifiche che l'azienda sta compiendo
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Il monitoraggio degli edifici a cui fa riferimento Amati non e' in alcun modo previsto dall'ordinanza sindacale'', afferma l'azienda. ''Peraltro non potrebbe essere diversamente in quanto e' un'attivita' che non puo' competere al privato. Ancora una volta purtroppo va rilevato come su argomenti cosi' seri si diffondano notizie foriere di inutili allarmi per i cittadini''. Ilva si riserva ''di tutelare la propria immagine lesa da tali dichiarazioni''.

E' UFFICIALE, ANCHE IL SINDACO STEFANO E' INDAGATO

di MIMMO MAZZA Abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio. Il sindaco di Taranto Ezio Stefàno, rieletto lo scorso anno a capo di una coalizione di centrosinistra, entra a pieno titolo nell’inchiesta denominata «Ambiente svenduto», deflagrata nel novembre scorso con l’arresto dell’assessore provinciale all’ambiente Michele Conserva (scarcerato sabato scorso), dell’ex portavoce dell’Ilva Girolamo Archinà, dell’ex consulente della Procura e preside del Politecnico di Taranto Lorenzo Liberti, una nuova ordinanza nei confronti del patron Emilio Riva e dell’ex direttore dello stabilimento siderurgico Luigi Capogrosso (già finiti ai domiciliari il 26 luglio nell’ambito dell’indagine sull’inquinamento) e l’emissione di una mandato di cattura internazionale nei confronti di Fabio Riva, il vicepresidente di Riva Group trovato a Londra agli inizi di gennaio dagli agenti dell’In - terpol allertati dai militari della Guardia di Finanza, in attesa di estradizione. 

Il coinvolgimento del primo cittadino emerge, come la Gazzetta è in grado di rilevare, dalla lettura della proroga delle indagini preliminari disposta dal giudice per le indagini preliminari Patrizia Todisco su richiesta del procuratore capo Franco Sebastio, del procuratore aggiunto Pietro Argentino e dei sostituti Mariano Buccoliero, Giovanna Cannarile e Remo Epifani. 
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Il gip ha disposto altri sei mesi di indagini per fare piena luce nell’inchiesta «Ambiente svenduto» e far venire a galla le responsabilità di quanti avrebbero consentito all’Ilva di evitare o pilotare i controlli ambientali negli ultimi quattro anni. Nella richiesta di proroga delle indagini preliminari i pubblici ministeri scrivono di fatti già noti, come quelli che hanno portato alla prima ondata di arresti, e di ipotesi di reato finora rimaste coperte da segreto, come quelle che riguardano il sindaco Ippazio Stefàno, iscritto nel registro delle notizie di reato per abuso d’ufficio e omissione di atti d’uf ficio, oppure il coinvolgimento diretto dell’Ilva, quale società, ai sensi della legge 231 del 2001 che prevede la responsabilità giuridica delle imprese per fatti commessi da persone che operano nella società. 

Due gli episodi che riguardano l’Ilva. Il primo è quello per per corruzione in atti giudiziari che vede indagati anche Lorenzo Liberti, Girolamo Archinà, Fabio Riva e Luigi Capogrosso; il secondo, invece, riguarda due violazioni al codice dell’ambiente relative alle imponenti emissioni diffuse e fuggitive nocive in atmosfera e allo smaltimento di rifiuti in assenza di autorizzazione.

giovedì 25 aprile 2013

IL COMUNE DI ASSAGO(MILANO) DONA 1.000 EURO A 25 FAMIGLIE TARANTINE

Il sindaco del Comune di Assago (Milano), Graziano Musella, ideatore e fondatore del "Fondo di Solidarietà Locale e Nazionale - Azioni contro la Povertà", istituito nel suo comune, ha deciso di devolvere 1000 euro, pro-capite, a 25 famiglie di Taranto, "che vivono il dramma della povertà generata dalla crisi dell'Ilva". Il sindaco ha chiesto al Comune di Taranto di segnalare le famiglie maggiormente bisognose.
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GINO STRADA PRONTO A GESTIRE UN NUOVO OSPEDALE A TARANTO

Il suo nome era stato fatto anche come ministro della Sanità. E lui in tv aveva anche accennato a un possibile programma: abolire la sanità privata. "Sarei ministro solo della sanità pubblica", aveva sottolineato ospite da Santoro. Ma Gino strada, fondatore di Emergency, accoglie ora con favore la proposta che gli è stata avanzata dal comitato 'Taranto Futura' di gestire il nuovo ospedale 'San Cataldo' di Taranto, il cui progetto è stato approvato dalla Regione Puglia. Un progetto nato sotto la mala stella del San Raffaele, ma che dopo aver tagliato i legami con la fondazione milanese di don Verzé andrebbe a rappresentare un centro di eccelenza per un territorio martoriato dai veleni dell'Ilva. 

L'annuncio arriva da Nicola Russo, coordinatore del Comitato cittadino. Il Comitato 'Taranto futura', che chiede di costruire l'ospedale nella zona 'Taranto 2' per realizzare la Cittadella della sanità, presenterà ora la proposta al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Strada, che aveva già manifestato la volontà di aprire anche in Italia strutture sanitarie con le caratteristiche degli ospedali 'Emergency', ha risposto a 'Taranto Futura' con una lettera arrivata qualche giorno fa. 
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Quella di gestire il nuovo ospedale di Taranto, Strada la considera una possibilità "nella quale crediamo e che potrebbe divenire realtà in un prossimo futuro". "Sarebbe - scrive il presidente di Emergency - innanzitutto un ospedale dei cittadini, dei pazienti, di chiunque abbia bisogno di cure, dove potremmo dimostrare di saper curare anche la malattia che ha colpito la nostra sanità: il profitto"
FONTE: LA REPUBBLICA

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martedì 23 aprile 2013

A TARANTO ARRIVA LA RETE SUPERVELOCE 4G

Dopo Bari, Taranto. Vodafone raddoppia in Puglia con la copertura 4G per la telefonia mobile e la navigazione veloce in rete da smartphone, tablet e portatili. E con il capoluogo jonico diventano ventuno le città italiane dove è stata introdotta la nuova tecnologia. Contestualmente sono state varate anche offerte e promozioni per chiavette di navigazione e relative tariffe. 

Il 4G rappresenta la nuova generazione della tecnologia wireless a banda larga e offre prestazioni ancora superiori rispetto alla tecnologia 3G/Hspa, attualmente in uso, pur essendo perfettamente compatibile con questa. Il 4G è basato sulla tecnologia Lte, uno standard internazionale destinato ad essere utilizzato per le connessioni in mobilità in tutto il mondo. 
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Per quanto riguarda le pstazioni, il 4G permetterà di raggiungere velocità superiori ai 100 Megabyte al secondo in download (1GB al secondo, in prospettiva futura). 

A Bari e Taranto per ora la copertura 4G di Vodafone raggiunge potenzialmente circa l’80% della popolazione. In tutta Italia l’introduzione del nuovo sistema di trasferimento dati è stata possibile grazie anche all’asta per le frequenze lanciata dal ministero per lo Sviluppo economico. Vodafone Italia ha concorso aggiudicandosi alcune frequenze per un investimento totale di 1,2 miliardi di euro. 

lunedì 22 aprile 2013

L'AMAT E' NELLA BUFERA


di Marianna D’Ambruoso
Settimane difficili per i cittadini di Taranto e di tutti coloro che utilizzano i mezzi di trasporto. Infatti, l’Amat il servizio di trasporto pubblico urbano, è sul piede di guerra e questa condizione non si risolverà rapidamente.
Gli autisti si trovano in una situazione di estremo disagio in quanto non si sentono tutelati sia dal punto di vista personale sia perché sono costretti a dover utilizzare degli autobus non sicuri.
I sindacati premono per poter trovare una soluzione adeguata e allo stesso tempo chiedono agli autisti di arrivare ad un compromesso, di poter fare anche degli straordinari e dicendo che i bus sono idonei al trasporto perché nei giorni scorsi c’è stata una completa revisione di questi ultimi.
L’amministrazione comunale, allo stesso tempo, ha cercato di mediare comunicando agli autisti di revocare questo stato di agitazione pur comprendendo le varie problematiche che attanagliano l’azienda da anni.
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Creare dei disservizi ad una città porta ulteriori difficoltà ai cittadini stessi come anziani, studenti e lavoratori che sono costretti a dover utilizzare dei mezzi di trasporto per poter fare degli spostamenti. Quindi, si lede una categoria sociale che ha realmente bisogno di usufruire di questo servizio ma che gli viene negato portando ad inasprimenti su tutti i fronti. Bloccare un’intera città o ridurre la mobilità urbana crea anche dei problemi all’Amat per quanto riguarda i finanziamenti in entrata all’azienda. Un circolo vizioso che porta solo a non riuscire a trovare una soluzione adeguata. La realtà è che gli autobus non sono del tutto sicuri e a volte non conformi alle leggi e ai regolamenti, per non parlare degli autisti che puntualmente subiscono aggressioni da balordi che si introducono nei bus senza biglietto e con lo scopo di infastidire gli stessi autisti e i passeggeri. Vi è una mancanza di totale sicurezza specialmente percorrendo zone isolate e poco consone a la sera. Fondamentale sarebbe una presenza maggiore e costante delle forze dell’ordine, attraverso l’utilizzo di uomini presenti sui bus che possano impedire tempestivamente episodi critici e attuare controlli sempre più frequenti.
Attendiamo speranzosi che, ad ogni modo, la situazione attuale dei trasporti possa risolversi positivamente e al più presto.
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"PUGLIESI NEL MONDO" QUEST'ANNO SI TERRA' A TARANTO

E’ confermata la data del 13 luglio 2013 per il prestigioso evento“Pugliesi nel mondo”che si terrà per la prima volta nella Città di Taranto. Manifestazione questa, patrocinata, da enti istituzionali di ogni genere, da l’opportunità a tanti corregionali di ritornare nella propria terra di origine e di conoscere da vicino illustri pugliesi che si sono distinti e dato lustro sia al nostro Paese che alla nostra amata Puglia nel mondo. Dopo averla organizzata negli anni scorsi sempre nella Città di Bari, era doveroso farlo conoscere ad altre città pugliesi affinchè si possa promuovere anche altre province, occasione questa per le aziende presenti sul territorio per una maggiore promozione dei propri prodotti sia in Italia che all’estero, con il supporto della nostra organizzazione.
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I nomi dei primi corregionali assegnati del Premio che hanno accettato:-Nancy Dell’Olio, Avvocato internazionale, imprenditrice e scrittrice,vive a Londra; 1)Pasquale Preziosa, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica; 2)Lucia R.Languino, Scienziata nella ricerca del cancro, Philadelphia (U.S.A.); 3)Lucia Altieri, Artista, star della Rep. di Cuba e imprenditrice vive a L’Avana; 4)Mauro de Candia, Coreografo e Dirett.Teatro Statale di Osnabruck (Germania); 5)Mario Baldi, Ambasciatore a Baku (Azerbaijan); 6)Paolo Longo, Giornalista, corrispondente della Rai in Cina, vive a Pechino; 7)Francesco Pugliese, Direttore Generale Conad, presidente Conad Carni e Vice Presidente Coopernic; 8)Francesco Attollini, Artista, direttore artistico delle Gallerie Che e OIOIOI, San Pietroburgo (Russia); 9)Patrizia Rutigliano, Giornalista, Dirett.Relaz.Istituz.e Comunicazioni Snam Rete Gas, presidente Ferpi;10)Angelo Massafra, Arcivescovo Metropolita di Scutari (Albania); 11)Pompea Santoro, Ballerina internazionale, assistente del coreografo Mats Ek; 12)Luigi Colangeli,Astronomo,Coord.ESA SolarSystem MissionNoordwijk(Olanda).
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A TARANTO TAXI E PARCHEGGI SCONTATI

n diverso sistema di parcheggi e taxi scontati. Anche così, si combatte la crisi che avvolge il piccolo commercio e che trascina nella palude, ogni giorno, decine di commercianti tarantini. La deve pensare così la giunta comunale di Taranto, guidata da Ezio Stefàno, che un paio di settimane fa ha approvato le «linee guida» per il commercio. Le proposte, complesse ed articolate, sono state presentate dall’assessore comunale alle Attività, Cisberto Zaccheo ed anticipate, negli ultimi due giorni, dalla Gazzetta. 

Il «pacchetto» di proposte, infatti, va oltre alla possibilità di ridurre le tasse locali (Imu, Tosap) per le nuove aperture di esercizi commerciali in Città vecchia ed in alcune vie del Borgo (via Anfiteatro, via Principe Amedeo) ed al divieto di apertura per alcune tipologie commerciali in queste zone (sono off - limits concessionari d’auto ed attività artigianali ad impatto ambientale). Ma lancia una serie di considerazioni anche per quel che riguarda il sistema dei parcheggi e, più in generale, dei trasporti urbani. 
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In particolare, a pagina 41 delle cosiddette linee guida, a proposito dell’accessibilità al Borgo ed alla Città vecchia, si legge: «Il Comune di Taranto, nella regolamentazione della sosta si impegna a ricercare nuove aree di parcheggio per l’accesso a queste zone. Si impegna anche ad offrire una sosta con tariffe differenziate ed a qualificare i percorsi pedonali tra le aree di parcheggio e l’area del centro storico (illuminazione, pavimentazione, verde pubblico). Si punta anche al prossimo avvio - si riporta dalla relazione - di aree d’interscambio in zona Cimino con trasferimento del capolinea autobus di via Consiglio e l’introduzione di un biglietto unico sosta - autobus - navetta». 

Le linee guida sul commercio adottate dalla giunta Stefàno vanno poi nella direzione già tracciata di «realizzare nuove aree di sosta da individuare in area ex Artiglieria ed in aree demaniali come la stazione cacciatorpediniere, i Baraccamenti Cattolica e l’idroscalo Bologna». Il Comune di Taranto, sempre per agevolare i commercianti e favorire un turn over dei posti auto, punta a «ridurre il numero degli abbonamenti - parcheggio dei non residenti che dovranno, invece, essere dirottati nei parcheggi d’interscambio (Cimino, via Oberdan, Icco, ex Upim».
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AVETRANA. "NON SIAMO IL PAESE DEGLI ORRORI"


Ad Avetrana il giorno dopo la sentenza della corte d'assise di Taranto che ieri per l'omicidio di Sarah Scazzi ha condannato all'ergastolo Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, tornano le troupe televisive e il paese, suo malgrado, diventa nuovamente la ribalta mediatica di un caso che nei mesi passati ha tenuto banco.
Ma oggi piu' che mai Avetrana sembra vivere con fastidio, e forse anche con irritazione, l'assalto delle telecamere. Dopo essere stata per tanto tempo alla ribalta, sia pure una ribalta negativa visto che si parlava dell'omicidio di una ragazza di 15 anni da parte dei suoi familiari, Avetrana sperava probabilmente in un po' di pace e di tranquillita', e invece cosi' non e' nel giorno dopo la sentenza e forse non lo sara' per qualche altro giorno ancora.
In paese si ha poca voglia di parlare della vicenda: sulla sentenza la gente che si ritrova in piazza per la domenica e la passeggiata nella via principale, osserva che e' stato giusto aver condannato all'ergastolo Sabrina e Cosima, entrambe ritenute responsabili di omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere. L'opinione pubblica di Avetrana, infatti, da tempo ha maturato il convincimento che ad uccidere Sarah siano state le due donne, prova ne e' anche l'applauso che a maggio 2011 sottolineo' l'arresto di Cosima.
E un applauso, sia pure piu' contenuto rispetto a quello di due anni fa, c'e' stato anche ieri pomeriggio nell'aula di Palazzo di Giustizia a Taranto quando il presidente della corte d'assise, Rina Trunfio, ha letto il dispositivo della sentenza che condannava all'ergastolo Sabrina e Cosima, accogliendo cosi' in pieno la richiesta formulata dalla pubblica accusa. "La sentenza e' giusta, si', ma deve rimanere cosi'" afferma un cittadino di Avetrana, riferendosi al fatto che la condanna di ieri costituisce solo il primo grado del giudizio.
--> D'altra parte gli avvocati di Cosima e Sabrina si preparano a dare battaglia in corte d'appello, tant'e' che l'avvocato Luigi De Jaco, che difende Cosima, gia' ieri si e' detto "fiducioso" e "tranquillo" circa la possibilita' di ribaltare in appello il pronunciamento dei giudici dell'assise, "con buona pace - ha sottolineato ancora De Jaco - dei media". La difesa di Cosima e anche quella di Sabrina ritengono infatti che su questo processo abbia pesato molto la pressione dei media e la circostanza che ci sia stato negli studi televisivi un dibattimento "parallelo" a quello delle aule di giustizia. Processo solo alla prima tappa dunque. In verita' anche il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, ieri in aula alla lettura della sentenza, se da un lato ha espresso soddisfazione per aver visto, da parte dei giudici, riconosciuto il lavoro compiuto dalla Procura nei mesi passati - un riconoscimento, ha puntualizzato, che sottolinea "come non siano stati fatti errori marchiani o grossolani da parte dei pm" -, dall'altro ha pure ricordato come l'ordinamento preveda tre gradi di giudizio e che sino all'ultimo vale per tutti la presunzione di innocenza. Battaglia legale, quindi, tutt'altro che conclusa. Lo sanno gli avvocati ma lo sa bene anche Avetrana, che oggi, nei commenti della sua gente, ritiene che non riuscira' piu' a scrollarsi di dosso il marchio che l'omicidio Scazzi le ha in qualche modo impresso, ovvero di "paese dell'orrore". Perche' non ci saranno piu' le comitive del "turismo macabro" che vanno a visitare le strade dove affacciano le abitazioni delle famiglie Scazzi e Misseri, poco distanti l'una dall'altra, ma il ricordo di quell'omicidio e di quella ragazza uccisa all'eta' di 15 anni (per un movente di gelosia di Sabrina nei confronti di Sarah come hanno sostenuto i pm nel processo) e' comunque difficile da cancellare. O, quantomeno, questo non potra' avvenire certo adesso. "Siamo purtroppo entrati nel vocabolario del crimine" sottolinea il sindaco Marco De Marco. Sentenza "giusta" quella che i giudici hanno inflitto a Sabrina e Cosima, dice oggi la gente di Avetrana, che non risparmia critiche nemmeno a Michele Misseri, padre di Sabrina, ieri condannato a otto anni per soppressione di cadavere, un anno in meno rispetto a quanto chiesto dall'accusa (e due anni in meno, da otto a sei, hanno ottenuto anche il fratello di Michele, Carmine, e il nipote, Cosimo Cosma, accusati di concorso in soppressione di cadavere). In due anni il giudizio di Avetrana su Michele - attualmente libero e soggetto solo all'obbligo di firma, ogni giorno, presso la caserma Carabinieri di Avetrana - si e' completamente ribaltato. La sera della sua confessione del delitto, il 6 ottobre del 2010, Avetrana reagi' infatti incredula e sorpresa in quanto riteneva impossibile che un uomo da tutti conosciuto come gran lavoratore, che andava nei campi all'alba e che si era sacrificato tanto, avesse commesso un delitto cosi' efferato. Oggi, invece, di quel giudizio resta poco quanto nulla e nei discorsi della piazza di Avetrana Michele e' visto come la persona che sapeva, conosceva, ma che ha taciuto e nascosto. In definitiva, questo piccolo paese ad economia agricola al confine tra le provincie di Taranto e Lecce vorrebbe dimenticare la tragedia e tutto quello che e' ruotato attorno e cercare di mantenere vivo solo il ricordo di Sarah, di una ragazza a cui la vita e' stata spezzata in un pomeriggio di agosto. "Perche' - commenta ancora il sindaco di Avetrana, De Marco - la sentenza al nostro paese non aggiunge e non toglie nulla perche' Sarah e' morta e niente potra' riportarla in vita". _Generico_TopSellers_468x60

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domenica 21 aprile 2013

SCEGLI LA MAGLIA DEL TARANTO 2013/2014

"Una maglia, una città, scegliamola insieme" è l'iniziativa promossa dalla Fondazione Taras e dallo sponsor tecnico del Taranto calcio.
Se per il futuro sono arrivate ieri rassicurazioni importanti dal direttore generale Domenico Pellegrini, che in esclusiva a TarantoJournal.it ha parlato di un Taranto che sarà competitivo a fronte di una programmazione intelligente, i tifosi, sentendosi parte integrantee della società e dei colori rossoblù, lanciano l'iniziativa: scegliere attraverso un sondaggio quale potrebbe essere la nuova divisa del Taranto per la  stagione 2013/2014.
Da oggi e fino alla mezzanotte di domenica 21 aprile, infatti, la Fondazione Taras, in collaborazione con lo sponsor tecnico Sportika (che ha confermato il suo impegno anche per il prossimo torneo), promuove un sondaggio sul proprio sito per votare uno dei modelli (vedi foto).
Per votare e partecipare all'iniziativa, che è stata ribattezzata "Una maglia, una città. Scegliamola insieme!", basta cliccare sull'indirizzo  http://www.fondazionetaras.it/vota-la-maglia e scegliere la divisa preferita.

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POMIGLIANO - TARANTO 1-1

DI MATTEO SCHINAIA


POMIGLIANO 1
TARANTO 1
rete: 31'pt rig. Molinari, 44'st rig. Panico
POMIGLIANO (4-4-2): Di Costanzo; Moscarino, Schioppa, Follera, Loreto; Panico, Vitagliano (6'st Caiazzo), De Rosa, Festa; La Cava, Romano (14'st Eliani). A disp.: Formisano, Piccirillo, Forino, La Gatta, Colurcio, . All.: Biagio Seno.
TARANTO (4-3-3): Maraglino; Rosato (3'st Vapore), Grieco, Prosperi, Prete; Fonzino, Vicedomini, Gnoni; Mignogna, Molinari (40'pt El Ouazni), Curri (22'st  Faccini). A disp.: Costantino, Cordua, Terrenzio, Vapore, Catalano. All.: Giacomo Pettinicchio.
Arbitro: Luigi Ragonesi di Perugia (Luca D’Amico di Rossano – Francesco Paolo Santarsia di Matera)
Ammoniti: Fonzino, El Ouazni, Prete (TA), De Rosa, Follera (PO)
Espulsi: nessuno
Corner: 9-0
Recupero: 1'pt, 5'st
--> CRONACA PARTITA PRIMO TEMPO 5' - Destro schiacciato di Panico: la conclusione dal limite termina fuori 13' - Ammonito Fonzino per un fallo dal limite: il giovanissimo doveva essere espulso, in quanto ultimo uomo 15' - Seconda conclusione a rete per il Pomigliano: punizione di Vitagliano, bella parata di Maraglino 20' - Grieco sfiora l'autogol di testa: angolo per i granata 21' - Girata di De Rosa, al lato 30' - Rigore per il Taranto! Mignogna viene affossato in area da Loreto 31' - GOL DEL TARANTO! Hernan Molinari realizza il penalty con un bel destro che trafigge Di Costanzo 37' - Bel contropiede di Curri che spreca tutto calciando alto 40' - Si fa male Molinari, entra El Ouazni al suo posto 45' + 1 - Si conclude il primo tempo. Pomigliano-Taranto 0-1 SECONDO TEMPO 1' - Festa si divora un gol in area di rigore 3' - Esce Rosato, entra Vapore nel Taranto 6' - Entra Caiazzo per Vitagliano 8' - Ammonito El Ouazni 11' - Curri non approfitta di un retropassaggio errato di Loreto e ciabatta con il destro 12' - Ammonito Prete 14' - Entra Eliani esce Romano 18' - Paratona di Maraglino su Lacava, che sulla ribattuta centra in pieno il palo 22' - Faccini entra per Curri 30' - In un contrasto di gioco, si fa male Grieco, costretto ad uscire. I rossoblu avevano già esaurito i cambi e restano in dieci uomini 33' - Bell'assist di Vicedomini per Mignogna che, tutto solo davanti a Costanzo, spedisce debolmente sul fondo 35' - Forino si divora l'1-1 39' - Maraglino para ancora dopo un'azione da calcio d'angolo dei granata 43' - El Ouazni commette fallo da ultimo uomo su Forino: rigore per i campani e rosso per l'attaccante 44' - GOL DEL POMIGLIANO! Panico su rigore regala il pari ai campani 45' + 5 - Si conclude il match. Pomigliano - Taranto 1-1 ePlaza - 365 giorni di convenienza

SI AI DIRITTI, NO AI RICATTI. IL 1° MAGGIO TARANTINO


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"DA 70 ANNI CERCO LA CULTURA" LA CONFERENZA DIBATTITO DEL M.A.C.


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APRIRE UN ATTIVITA' AL BORGO O IN CITTA' VECCHIA? "SOLO PER POCHI ELETTI"

di FABIO VENERE 
Non tutti potranno aprire un’attività commerciale nel Borgo e nella Città vecchia. O meglio, in queste due particolari zone della città, non si potrà aprire qualsiasi tipologia di esercizio commerciale. Le linee guida approvate, un paio di settimane fa, dalla giunta Stefàno e fortemente volute dall’assessore alle Attività produttive, Cisberto Zaccheo, pongono dei paletti ben precisi. In particolare, i nuovi esercizi commerciali che intendano operare nel centro storico e nel Borgo umbertino di Taranto si dovranno impegnare a non porre in vendita i seguenti prodotti: termo idraulici; auto, motocicli; autoveicoli usati; combustibili; gas in bombole; legname; materiale per l’edilizia; materiale per l’industria e l’artigianato; prodotti per l’agricoltura e la zooctenia e pneumatici. 
--> Va ricordato, come già riportato dalla Gazzetta, che il Comune di Taranto non esclude di varare delle agevolazioni sui tributi locali, per un breve periodo, per chi apre un negozio in Città vecchia ed in alcune vie del Borgo (Anfiteatro e P. Amedeo). L’analisi condotta dall’Amministrazio - ne comunale definisce gli standard qualitativi di Borgo e Città vecchia «accettabili » anche se «la superficie media dei locali risulta essere di 35 metr quadrati nel Borgo e di 18 metri quadrati per la Città vecchia». Poi, sempre dall’analisi effettuata si legge: «C’è una scarsa potenzialità per il Borgo antico di attrarre flussi di consumatori per la carenza merceologica di prodotti posti in vendita: la rete si caratterizza soprattutto per la vendita di prodotti ortofrutticoli dell’ag ro occidentale e di prodotti ittici. Per le inadeguatezze del sistema di accessibilità (viabilità, parcheggi, mezzi di trasporto pubblico) la rete offre un servizio tipico di u n’area geografica a sviluppo eminentemente locale». Ed allora, cosa servirebbe per invertire la rotta o meglio per qualificare queste zone? È sempre lo studio del Comune di Taranto, che passa sotto la denominazione di «linee guida», a spiegare che «si deve consolidare il mercato locale, con interventi di riqualificazione urbanistica e ricerca di incentivi, soprattutto per la Città vecchia per agevolare nuove aperture. Servono anche azioni attrattive (manifestazioni, spettacoli) e la promozione dello strumento del distretto urbano del commercio. !-- INIZIO del codice HTML di zanox-affiliato -->
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