Lo slogan della Fiera del Levante di quest’anno coincide con l’impegno profuso dal GAL Colline Joniche in nome di uno sviluppo eco-sostenibile che cambi il paradigma economico di un territorio. Augurarsi una “lunga vita felice” è dirsi pronti, a Taranto più che altrove, al cambiamento, e su questo stiamo lavorando con il mondo rurale, quello del turismo e dell’agricoltura.
Parola di Antonio Prota, presidente del GAL Colline Joniche, che nell’area istituzionale del padiglione AGRIMED alla 79^ edizione della Fiera del Levante, presenta il calendario di appuntamenti che proiettano gli 11 comuni del Gruppo di Azione Locale (Carosino, Faggiano, Crispiano, Grottaglie, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Jonico e Statte) verso una nuova frontiera di opportunità.
D’altronde è proprio questo il territorio (l’arco attorno alla città capoluogo) in cui si è sperimentato ormai da alcuni anni il progetto GREEN ROAD, itinerari di turismo sostenibile percorribili a piedi o in bicicletta, lungo un tracciato che partendo dall’intersezione con la via Appia conduce nel cuore delle Colline Joniche, tra le depressioni carsiche delle Gravine, le antiche Masserie, la presenza di una agricoltura specializzata sin dal periodo della Magna Grecia, testimonianze archeologiche e naturalistiche di pregio, fino alla sabbia bianca della Marina di Pulsano sullo Jonio.
Così dopo l’esperienza dell’Expo’ conclusasi proprio ieri, da oggi e fino al 9 di ottobre le Colline Joniche saranno Terre in Movimento, luoghi in cui accogliere testimonianze, idee di cambiamento, buone pratiche, esperienze positive da raccontare al mondo ma anche alla platea di stakeholder locali che insieme ai tecnici e agli esperti dovranno promuovere questa piccola rivoluzione.
"Quello del Gal Colline Joniche – dichaira Gianni Liviano, Assessore all'Industria Turistica e Culturale Regione Puglia- é, senza dubbio, un progetto forte e valido che punta a coniugare il patrimonio naturalistico con quello di un turismo che punta a far conoscere le radici della nostra terra. La Puglia, infatti, è terra di cultura, colori e passioni che si fondono in un mix di sensazioni che chi viene da noi sa cogliere. Con questa iniziativa il turista scopre una Puglia ricca di cultura, di centri storici recuperati e non lasciati soli a se stessi come avviene in altre zone del nostro sud. Per cui ritengo che turismo e recupero del patrimonio debbano andare a braccetto. Industria turistica e culturale vuol dire proprio questo: creare opportunità innanzitutto di occupazione nell'ambito di un recupero del nostro patrimonio culturale che ci pone indiscutibilmente in vantaggio rispetto ad altre regioni. Quello della green road, inoltre, introduce ad un progetto di vivificazione del territorio trasformandolo in luogo di interesse per il resto d'Italia".
Colline Joniche Terre in Movimento è un invito alla conoscenza profonda di luoghi dal grande valore e dal grande potenziale da mettere in rete.
La presenza di ipogei, di ulivi monumentali, unitamente alla presenza di così tanta storia e tanta biodiversità – spiega Gianlugi Cesari, direttore scientifico di NEPRI srl, società specializzata nella ricerca e nell’innovazione nell’ambito dell’agroalimentare – ricorda ad ogni passaggio il valore di questa terra che può fornire un importante contributo sulla traccia dei percorsi di benessere salutistico che la Puglia sta realizzando uniti al piacere di un ottima gastronomia e di una importante riscoperta storica e culturale.
Radici profonde che riemergono dal passato e che il lavoro di mappatura definitiva dei Cammini (che saranno presentati ufficialmente il prossimo 16 settembre in Fiera del levante) fa diventare una proposta turistica seria e strutturata.
E’ la messa a regime definitiva di un progetto che abbiamo costruito in questi anni puntando sulla qualità e la sicurezza agroalimentare – dice Rocky Malatesta, direttore del GAL Colline Joniche – sulla mobilità sostenibile che ci porta ad essere unico esempio di ciclovia con stazioni di ricarica da energia alternativa in Puglia, e che proprio nella terra dell’inquinamento può essere in grado di sperimentare anche importanti occasioni di Green Job.
Così mentre in Italia ci si prepara all’anno giubilare lungo il percorso della Via Francigena, i Comuni del GAL Colline Joniche redigono la proposta che mette insieme il mare, i musei, le antiche masserie, le cantine, gli olifici storici, in un itinerario perfetto anche per la destagionalizzazione dei flussi turistici.
Colline Joniche - Terre in Movimento prova, dunque, a segnare la traccia della sfida del futuro, partendo non solo dal potenziale in essere, ma dall’esperienza e dalla storia di questa terra, rappresentata dal suo patrimonio monumentale e paesaggistico, ma anche dagli uomini e dalle donne che lo hanno arricchito di esperienze uniche.
In questo senso si inserisce anche il lavoro tematico sviluppato assieme all’Associazione Pugliesi nel mondo, l’importante rete mondiale che rappresenta questa terra in tutto il pianeta e offre anche occasioni di promozione oltre che di memoria.
Il primo appuntamento per gli stakeholder locali e regionali per un confronto sulle idee e i progetti ci sarà il prossimo 20 settembre. Alle 18.30 nelle sale del Fortino Sant’Antonio nella città vecchia di Bari, i Comuni della Green Road si presenteranno in grande stile con tutto il loro potenziale turistico, culturale, identitario e ovviamente eno-gastronomico.
Il Fortino – dice Antonio Prota – non è una scelta casuale. Quel luogo nasce sulle macerie di un antico insediamento del Principato di Taranto e del suo sovrano, il Principe Giovanni Antonio Del Balzo Orsini. Un simbolo di nobiltà e storia che intendiamo rinnovare.
Ospiti d’eccezione dell’aperitivo Green Road sarà il noto cantautore tarantino Diodato, che si esibirà in una performance acustica di grande suggestione.
Ida De Carolis per GAL Colline Joniche