Domenica 25 gennaio l’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto invita i propri soci presso la propria sede in Via Pupino #90, nel cuore del borgo umbertino, dove a partire dalle ore 21.00, per il ciclo “Cineforum”, verrà proiettato “Il bambino con il pigiama a righe” (titolo originale The Boy in the Striped Pyjamas), film del 2008 diretto e sceneggiato da Mark Herman, adattamento per il grande schermo dell’omonimo romanzo di John Boyne. La partecipazione è libera e gratuita; è però necessario prenotare al +39 388 8746670.
«L’amicizia può unire quello che le barriere dividono.»
A seguire, la recensione di Marzia Gandolfi.
Berlino, anni Quaranta. Bruno è un bambino di otto anni con larghi occhi chiari e una passione sconfinata per l’avventura, che divora nei suoi romanzi e condivide coi compagni di scuola. Il padre di Bruno, ufficiale nazista, viene promosso e trasferito con la famiglia in campagna. La nuova residenza è ubicata a poca distanza da un campo di concentramento in cui si pratica l’eliminazione sistematica degli ebrei. Bruno, costretto ad una noiosa e solitaria cattività dentro il giardino della villa, trova una via di fuga per esplorare il territorio. Oltre il bosco e al di là di una barriera di filo spinato elettrificato incontra Shmuel, un bambino ebreo affamato di cibo e di affetto. Sfidando l’autorità materna e l’odio insensato indotto dal padre e dal suo tutore, Bruno intenderà (soltanto) il suo cuore e supererà le recinzioni razziali.
Muovendosi tra trappole d’apparenza ed eludendo clichè, sentimentalismi e scene madri, Herman mette in scena le ingiustizie e i rapporti di forza che si definiscono già nell’età più verde. Attraverso il minimalismo di episodi quotidiani, immersi nella severità dei colori freddi, Il bambino col pigiama a righesvolge la memoria, rivisitandola con soluzioni e libertà che rendono la storia intollerabile e lancinante. Per questa ragione, l’autore chiude la porta sulla camera a gas, interponendo fra gli spettatori e il volto della Medusa la pietas di un narrare artistico, che consenta di guardarla senza soccombere impietriti, atterriti. Tratto dal romanzo omonimo dell’irlandese John Boyne, Il bambino con il pigiama a righe è un film evocativo di un’epoca nera e tragica, rivista attraverso la psicologia di un’amicizia infantile e di una (pre)matura scelta di campo, complicate da una realtà storica di discriminazioni e di selezioni razziali. Immagini che richiamano per tutti la necessità di frequentare (sempre) la Memoria e di non considerare mai risarcito il debito con il nostro passato.
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La proiezione rientra nella programmazione della sesta edizione di Cogito ergo (non) sum, rassegna di Arti Sceniche, Visive e Letterarie promossa dal 17 al 27 gennaio dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto, in collaborazione con il Cantiere Maggese, la Biblioteca Comunale Pietro Acclavio, la Cooperativa Carisma, la Comunità Terapeutica Il Delfino, la Cooperativa Senis Hospes, alcuni istituti di istruzione primaria e secondaria della provincia ionica, TarasTv, la ProLoco di Taranto e numerose altre associazioni – nell’ambito delle attività del Centro di Ascolto LGBTIQ di Taranto e Provincia, che godono del Patrocinio Morale del Comune di Taranto e dell’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Taranto – al fine di celebrare la Giornata Internazionale della Memoria e tutte le vittime dell’Olocausto (ebrei, omosessuali, diversamente abili, uomini e donne con problematiche legate alla sfera psichica, tutte quelle persone facenti parte delle categorie considerate “indesiderabili” dal Terzo Reich), educare le nuove generazioni (e non solo) alla cultura della diversità e allo sviluppo sostenibile, con un occhio sempre attento alla sensibilizzazione alla prevenzione e al contrasto a malattie sessualmente trasmissibili, fenomeni di omo-transfobia, bullismo, violenza di genere.