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domenica 21 aprile 2013

APRIRE UN ATTIVITA' AL BORGO O IN CITTA' VECCHIA? "SOLO PER POCHI ELETTI"

di FABIO VENERE 
Non tutti potranno aprire un’attività commerciale nel Borgo e nella Città vecchia. O meglio, in queste due particolari zone della città, non si potrà aprire qualsiasi tipologia di esercizio commerciale. Le linee guida approvate, un paio di settimane fa, dalla giunta Stefàno e fortemente volute dall’assessore alle Attività produttive, Cisberto Zaccheo, pongono dei paletti ben precisi. In particolare, i nuovi esercizi commerciali che intendano operare nel centro storico e nel Borgo umbertino di Taranto si dovranno impegnare a non porre in vendita i seguenti prodotti: termo idraulici; auto, motocicli; autoveicoli usati; combustibili; gas in bombole; legname; materiale per l’edilizia; materiale per l’industria e l’artigianato; prodotti per l’agricoltura e la zooctenia e pneumatici. 
--> Va ricordato, come già riportato dalla Gazzetta, che il Comune di Taranto non esclude di varare delle agevolazioni sui tributi locali, per un breve periodo, per chi apre un negozio in Città vecchia ed in alcune vie del Borgo (Anfiteatro e P. Amedeo). L’analisi condotta dall’Amministrazio - ne comunale definisce gli standard qualitativi di Borgo e Città vecchia «accettabili » anche se «la superficie media dei locali risulta essere di 35 metr quadrati nel Borgo e di 18 metri quadrati per la Città vecchia». Poi, sempre dall’analisi effettuata si legge: «C’è una scarsa potenzialità per il Borgo antico di attrarre flussi di consumatori per la carenza merceologica di prodotti posti in vendita: la rete si caratterizza soprattutto per la vendita di prodotti ortofrutticoli dell’ag ro occidentale e di prodotti ittici. Per le inadeguatezze del sistema di accessibilità (viabilità, parcheggi, mezzi di trasporto pubblico) la rete offre un servizio tipico di u n’area geografica a sviluppo eminentemente locale». Ed allora, cosa servirebbe per invertire la rotta o meglio per qualificare queste zone? È sempre lo studio del Comune di Taranto, che passa sotto la denominazione di «linee guida», a spiegare che «si deve consolidare il mercato locale, con interventi di riqualificazione urbanistica e ricerca di incentivi, soprattutto per la Città vecchia per agevolare nuove aperture. Servono anche azioni attrattive (manifestazioni, spettacoli) e la promozione dello strumento del distretto urbano del commercio. !-- INIZIO del codice HTML di zanox-affiliato -->
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