Restano in carcere il 23enne Domenico Colella, il fratello Salvatore di 27 anni e il 24enne Nicola De Savino. Lo ha decisio il gip Patrizia Todisco che ha convalidato il fermo e confermato la custodia in carcere dei tre piromani arrestati dalla Squadra mobile di Taranto con l’accusa di aver appiccato il fuoco in dieci condomini del centro di Taranto e di aver incendiato dieci automobili nelle serata tra il 29 e 30 dicembre scorso e il 5 e 6 gennaio scorsi. Per il gip Todisco, nonostante la piena confessione resa dai tre, difesi dagli avvocati Andrea Salinari, Patrizia boccuni, Enzo Sapia ed Ernesto Bucci, sussistevano evidentemente le esigenze cautelari. Per il pm Antonella De Luca, infatti, vi era un concreto rischio di fuga dei tre, già manifestata all’arrivo dei poliziotti al quartiere Paolo VI dove i tre risiedono.
«Veniva notato – si legge nel provvedimento di fermo – un giovane che frettolosamente tentava di allontanarsi dallo stabile e solo grazie all’in - tervento della polizia giudiziaria, veniva identificato quale uno dei responsabili ». Per gli altri due il pubblicmo ministero ha descritto la circostanza accertata dai poliziotti in cui De Savino avrebbe reso false generalità per allontanare da sé le indagini mentre Salvatore Colella, una volta avvisato dell’arrivo dei poliziotti, avrebbe spento il cellulare rendendosi telefonicamente irreperibile.
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