Per salvare il Taranto il tempo stringe ed ogni minuto diventa di fondamentale importanza. Oggi terminano i canonici venti giorni dalla messa in mora da parte dei giocatori nei confronti della società di Enzo D´Addario e, se non arriveranno gli emolumenti, tutti i calciatori potranno chiedere al Collegio Arbitrale lo svincolo. Nella giornata di ieri, però, sembra che qualcosa si sia mosso: fonti vicinissime alla società hanno confermato l´avvenuto saldo nei confronti di Daniele Sciaudone, il gioiellino rossoblu appetito da diverse società di serie B. Se tali notizie trovassero riscontro (ieri il giocatore, intervistato per www.mondorossoblu.it ha smentito l´avvenuto pagamento, ma ci sono da tenere presenti i tempi bancari) ci si troverebbe davanti ad un segnale davvero molto positivo.
Il condizionale è sempre d´obbligo a Taranto, gli scenari non sono per niente chiari, ma se possiamo ipotizzare lo scenario futuro potremmo, nel caso migliore, pensare a questo avvenimento come il primo passo per uscire dalla crisi. Il gruppo per il quale Ermanno Pieroni si è fatto intermediario sembra ancora intenzionato ad acquisire il Taranto, ma la manovra per mettere le mani sulla società di Via Martellotta non è semplice per via dell´imponente massa debitoria accumulata dal club. L´unica strada percorribile per salvare la categoria sarebbe quella di bloccare quei pochi giocatori che hanno mercato (Sciaudone in primis, ma anche Chiaretti, Di Bari, Sosa e Garufo) per poi rivenderli e così ammortizzare l´investimento iniziale di 4,5 milioni di euro richiesti da D´Addario per consegnare una società senza debiti.
Il futuro non è per niente limpido e i tifosi, preoccupati per le sorti del Taranto, sono attentissimi ad ogni minimo segnale proveniente dalla società. Oggi, come abbiamo già detto, i giocatori, se non saranno saldati, avranno la facoltà di svincolarsi, lasciano nelle mani di D´Addario una scatola vuota sulla quale non poter più nulla pretendere dai potenziali acquirenti.
