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lunedì 14 ottobre 2013

73ENNE DENUNCIA LA SCOMPARSA DI MOGLIE E FIGLIO. NON LI VEDE PIU' DA 18 MESI

 Scomparsi da diciotto mesi. Svaniti silensiosamente da quasi un anno e mezzo senza lasciare traccia. Lei, S. D. P., è una 58enne tarantina. Lui, il figlioletto di nove anni che chiameremo Lorenzo, come il santo a cui è dedicata la chiesa dove è stato visto per l’ultima volta. Il 21 aprile 2012 il marito della donna, R.D.N. 73enne di origine napoletana, li accompagna in viale Magna Grecia, una delle arterie principali di Taranto. Mentre usciva dall’auto lei racconta di dover sbrigare una faccenda e fissa l’appuntamento con il marito nel pomeriggio. Nessuno li ha più rivisti. Il padre si rivolge ai carabinieri che avviano le ricerche. La procura apre un fascicolo per sottrazione di minore.

Non una telefonata, non un avvistamento in diciotto mesi. La donna sembra essersi dissolta nel silenzio. E con lei anche Lorenzo. La scomparsa di madre e figlio, però, sembra solo l’inquietante epilogo di una difficile vicenda familiare. Marito e moglie, infatti, iniziano la loro relazione in età avanzata. Si trasferiscono a Pulsano, nella provincia ionica, negli anni ’90. Lorenzo nasce molti anni più tardi, nel 2004. Da quel momento l’atteggiamento della donna si trasforma: è con lui ogni istante della giornata e soprattutto impedisce al padre di costruire un rapporto con il piccolo.
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Secondo quanto racconta alla Gazzetta l’avvocato Calliope Murianni che oggi assiste il 73enne, la donna tenta in tutti i modi di allontanarlo dalla loro vita riuscendoci nel 2006 dopo una serie di denunce i cui successivi processi sono ancora pendenti. I due iniziano la separazione e Lorenzo viene affidato alla madre. Il tribunale ordinario concede, però, all’uomo la possibilità di vedere periodicamente il figlio. La 58enne, allora, per impedire che padre e figlio trascorrano alcuni momenti senza di lei riesce a convincere il marito a riconciliarsi, ma il 28 maggio 2009, dopo un colloquio con gli psicologi che l’avevano ammonita per i suoi comportamenti, la 58enne aggredisce il marito. Lo colpisce alla testa con una bottiglia e mentre lui cerca di scappare lo insegue con una zappa colpendolo alla gamba. L’uomo viene ricoverato in prognosi riservata e dimesso dall’ospedale due settimane più tardi. Il tribunale dei minori sospende la potestà genitoriale della donna e decide di affidare Lorenzo al padre. La 58enne, ancora una volta, riesce a convincere l’uomo a tornare con lei e a fuggire con il bambino lontano dai servizi sociali che avevano iniziato a seguire la vicenda. Un anno dopo, però, la mancanza di denaro li costringe a tornare a Pulsano. Da quel momento tutto sembra tornare alla normalità. Lorenzo inizia anche a frequentare la scuola. Tutto scorre fino al 21 aprile dello scorso anno. Quella mattina Lorenzo non sarebbe andato a scuola: era in programma una gita e sua madre aveva deciso di non lasciarlo andare con i suoi compagni. All’appuntamento del pomeriggio davanti alla clinica Villa verde non arriva nessuno. Il 73enne attende per ore e poi inizia a cercare notizie della moglie e del figlio.

I carabinieri lo invitano a rivolgersi anche a «Chi l’ha visto», ma lui rifiuta. Ha paura della reazione della moglie che definisce «violenta e possessiva». Oggi il coraggio di rivolgersi alla Gazzetta. In lacrime, al cronista, racconta tutta la storia e poi chiede aiuto: «Aiutatemi a trovarlo».
FONTE: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/taranto-madre-e-figlio-scomparsi-da-18-mesi-marito-alla-gazzetta-aiuto-no660765

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