Violinista diplomato al “G.Paisiello” di Taranto, Francesco ha partecipato a vari concorsi nazionali classificandosi sempre nei primi posti. Oltre al ruolo di solista, svolge concerti con una formazione da camera riscuotendo consensi dalla critica e dal pubblico. Porta avanti un progetto musicale con il gruppo “Francesco Greco Ensemble” proponendo un modo nuovo di conoscere il violino. Con la "Francesco Greco ensemble " ha registrato negli studi della Valentino master recording il disco "Suoni del mediterraneo".
Conosciamo, per cominciare, la tua storia d’amore nel mondo della musica?
Natale 1981: il mio primo regalo fu un violino, un violino ¼ regalato dalla mia mamma, insegnante di violino da ben 46 anni presso il conservatorio Paisiello.
Un amore per questo strumento nato nel tempo. Molto difficile l’approccio all’inizio ma poi con il passare del tempo è stato sempre più bello scoprendone la sua bellezza.
Approfondiamo, per un attimo, lo strumento del violino?
Il violino è da tutti visto come strumento antico,”pesante”,classico, certo che lo è, ma con un pò di fantasia e applicazione lo trasformi in qualcosa di incandescente,.di diverso da tutto. La prassi è sempre però quella di studiare per 10 anni il classico, poi inventi qualcosa di nuovo di originale che fai sbalordire tutti, e il risultato è fantastico. Rimane sempre il fatto che il violino è lo strumento più difficile in assoluto e senza studio non si va da nessuna parte.
Conosciamo, per cominciare, la tua storia d’amore nel mondo della musica?
Natale 1981: il mio primo regalo fu un violino, un violino ¼ regalato dalla mia mamma, insegnante di violino da ben 46 anni presso il conservatorio Paisiello.
Un amore per questo strumento nato nel tempo. Molto difficile l’approccio all’inizio ma poi con il passare del tempo è stato sempre più bello scoprendone la sua bellezza.
Approfondiamo, per un attimo, lo strumento del violino?
Il violino è da tutti visto come strumento antico,”pesante”,classico, certo che lo è, ma con un pò di fantasia e applicazione lo trasformi in qualcosa di incandescente,.di diverso da tutto. La prassi è sempre però quella di studiare per 10 anni il classico, poi inventi qualcosa di nuovo di originale che fai sbalordire tutti, e il risultato è fantastico. Rimane sempre il fatto che il violino è lo strumento più difficile in assoluto e senza studio non si va da nessuna parte.
Esperienze personali che ti hanno lasciato un bel ricordo, artisticamente parlando, ce ne sono?
Di esperienze e gavetta ne abbiamo fatta tanta, ma i risultati alla fine dopo tanto impegno arrivano. Uno dei ricordi più belli è sicuramente il concerto a Roma in Piazza Navona, dove c’erano 2000 persone in attesa. Al termine del primo brano si sollevò una ovazione che ci fece rimanere a bocca aperta quasi increduli di quello che stava succedendo. E poi tante altre soddisfazioni e situazioni in città bellissime, in teatri e anche in grandi cattedrali, dando sempre il massimo.
Veniamo alla domanda sulla città di Taranto. Com’è il tuo rapporto personale e professionale con la realtà locale?
Taranto è una città molto bella, potenzialmente grande ma purtroppo abitata e governata da gente incapace, o meglio, culturalmente scarsa. Non si suona tanto, ma quelle poche volte che si organizza qualcosa con il mio progetto, fortunatamente si va ben oltre le aspettative.
La musica a Taranto. Un tuo resoconto sulle attività, i progetti e le iniziative future.
Taranto è una città zeppa di musicisti professionisti, grandi gruppi musicali, eccellenze della musica Ci sono associazioni che organizzano le stagioni concertistiche, ma che purtroppo non mettono in risalto i musicisti locali, preferendo sempre a quelli di fuori o dall’estero e purtroppo questo è un motivo di disagio da parte di tutti noi.
E’ possibile fare musica oggi a Taranto, città di Archita, filosofo che ha contribuito a alla costruzioni delle scale musicali?
In questo 2013 la musica live è andata molto di moda. Tanti locali hanno richiesto questo tipo di attività dando ottimi risultati. Si ringraziano anche le chiese che organizzano concerti classici e non classici sfruttando le feste patronali.
Ai giovani tarantini che vogliono avvicinarsi alla musica, magari incominciare a suonare il violino, cosa consiglieresti?
Bisogna creare qualcosa di nuovo, sempre. Create e create fin quando sarete soddisfatti!.
Una tua riflessione conclusiva.
Il mio è un appello a tutti i presidi, insegnanti e a tutti quelli che lavorano nelle scuole. Fate in modo di aprire le vostre porte delle scuole alla Musica perchè è sicuramente una delle ultime cose buone rimaste, serve a ingentilire l’animo dei bambini e dei ragazzi e serve ad unirli e farli stare insieme.
MASSIMILIANO RASO