Sono oltre un centinaio i lavoratori che protestano perchè temono per il loro futuro occupazionale in seguito al rinnovo degli appalti. Da un paio di mesi hanno perso le commesse due aziende, la De Pasquale di Bari e un’altra ditta. In base a un accordo siglato nel 1987, secondo i sindacati, le aziende subentranti (in questo caso la Tecnomec di Bari e una ditta sarda) sono tenute ad assumere i dipendenti delle società estromesse, ma questa intesa non sarebbe stata rispettata. Sono 24 i lavoratori che rischiano di perdere il posto se non si troverà l’accordo. Al sit in partecipano tutte le ditte dell’appalto.
"La ditta De Pasquale – osserva Roberto Basile della Uilm di Taranto – viene messa fuori dopo 30 anni di prestazioni all’interno della Raffineria. Le professionaltià di questa azienda devono essere salvaguardate. Per consuetudine le ditte subentranti si fanno carico di questi lavoratori. Le due aziende a cui sono stati assegnati gli appalti per ora sono latitanti".
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"La ditta De Pasquale – osserva Roberto Basile della Uilm di Taranto – viene messa fuori dopo 30 anni di prestazioni all’interno della Raffineria. Le professionaltià di questa azienda devono essere salvaguardate. Per consuetudine le ditte subentranti si fanno carico di questi lavoratori. Le due aziende a cui sono stati assegnati gli appalti per ora sono latitanti".