A Taranto prosegue l'attività d'indagine della Procura sul secondo
filone d'inchiesta, relativo a presunti episodi di corruzione che
avrebbero riguardato pubblici amministratori e vertici Ilva.
Nell'ambito dell'indagine a carico di Fabio Riva, dell'ex direttore dell'Ilva di Taranto Luigi Capogrosso, dell'ex dirigente ai rapporti istituzionali, Girolamo Archinà e del professor Lorenzo Liberti dell'Università di Bari (quest'ultimo avrebbe ricevuto una busta contenente 10 mila euro per 'ammorbidire' una perizia sulle emissioni del siderurgico), ieri il procuratore aggiunto Pietro Argentino e la sostituta Giovanna Cannarile, hanno ascoltato come persona informata sui fatti l'ex arcivescovo della diocesi di Taranto, mosignor Benigno Papa. Il monsignore è stato ascoltato proprio sulla vicenda che riguarda Archinà ed il professor Liberti. Ilva sostiene che i 10 mila euro usciti in contanti dalle casse sotto la voce 'regalie ed omaggi' erano destinati proprio alla diocesi tarantina.
Intanto a Taranto è una nuova giornata di mobilitazione. All'interno dello stabilimento gli operai di Uilm e Fim-Cisl sono in sciopero da ieri. Alcune decine continuano a presidiare le torri dell'altoforno 5 ed il camino E312. Altri si sono arrampicati sul gasometro (i custodi giudiziari hanno avvisato la procura e declinato ogni responsabilità perché l'impianto è pericoloso e potrebbe esplodere).
Nell'ambito dell'indagine a carico di Fabio Riva, dell'ex direttore dell'Ilva di Taranto Luigi Capogrosso, dell'ex dirigente ai rapporti istituzionali, Girolamo Archinà e del professor Lorenzo Liberti dell'Università di Bari (quest'ultimo avrebbe ricevuto una busta contenente 10 mila euro per 'ammorbidire' una perizia sulle emissioni del siderurgico), ieri il procuratore aggiunto Pietro Argentino e la sostituta Giovanna Cannarile, hanno ascoltato come persona informata sui fatti l'ex arcivescovo della diocesi di Taranto, mosignor Benigno Papa. Il monsignore è stato ascoltato proprio sulla vicenda che riguarda Archinà ed il professor Liberti. Ilva sostiene che i 10 mila euro usciti in contanti dalle casse sotto la voce 'regalie ed omaggi' erano destinati proprio alla diocesi tarantina.
Intanto a Taranto è una nuova giornata di mobilitazione. All'interno dello stabilimento gli operai di Uilm e Fim-Cisl sono in sciopero da ieri. Alcune decine continuano a presidiare le torri dell'altoforno 5 ed il camino E312. Altri si sono arrampicati sul gasometro (i custodi giudiziari hanno avvisato la procura e declinato ogni responsabilità perché l'impianto è pericoloso e potrebbe esplodere).