Sostieni anche tu la WEBTV di Taranto. Lavoriamo insieme per la nuova divulgazione...... TARAStv e' parte della Taranto che cambia...... Chiedi informazioni su come farne parte al 3381488022 oppure scrivi a: tarasproduzioni@libero.it TARAStv... chi la fa sei Tu !!

domenica 10 giugno 2012

EMILIA ROMAGNA. ANCORA SCOSSE DI TERREMOTO

Sette scosse, tutte intorno al grado 2 della scala Richter, sono state registrate in Emilia tra la mezzanotte e le 7 di questa mattina, secondo i rilievi dell' Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). La prima subito dopo mezzanotte (del 2.1), poi all'1.10, (del secondo grado), alle 3.33 (del 2.3) e subito dopo, alle 3.35, del 2.4. Meno di due ore dopo, alle 5.14, i sismografi hanno registrato un altro movimento del 2.1, seguito alle 5.39 da un sesto, anch'esso del secondo grado. Infine alle 6.05, un nuovo, lieve, sisma, di magnitudo 2.2.
Dopo l'Emilia, con morti e tanti danni, a tremare due notti fa sono state le Prealpi venete e uno spicchio di Friuli a cavallo del "sismico" bosco del Cansiglio. La scossa - magnitudo 4.5 alle 4.04 a 7,1 chilometri di profondità - per l'Ingv non è legata al terremoto emiliano. Non ha prodotto danni ma tanta paura, al punto che molta gente si è riversata in strada. L'epicentro è stato, nella conca dell'Alpago, in prossimità dell'antico paesino di Chies (1.460 abitanti) che venne pressoché abbattuto, come molte altre località della zona a cominciare da Pieve, il comune principale, dal terremoto nel 1936, di magnitudo 5.9.La scossa è stata avvertita fino a Trieste. La conca dell'Alpago, a pochi chilometri dal confine con il Friuli, a ridosso del bosco del Cansiglio, ha conosciuto il terremoto fin dal 217 a.C. e dal 1392 ad oggi sono stati almeno 36 gli eventi sismici importanti, se non distruttivi, documentati. Gli epicentri sono stati per lo più nella zona di Chies (4), come quello di questa notte, ma anche nella vicina Tambre (3) così come ad incidere sono stati i sismi provenienti dalla friulana Claut (4) di cui l'ultimo nel 1996. Dopo l'allarme e la paura, sono scattati i controlli ma i vigili del fuoco, la Protezione civile e l'Enel (in zona ci sono una serie di bacini idrici e centrali) non hanno segnalato danni di rilievo.
"C'é qualche cornicione che manifesta delle crepe, qualche copertura da verificare e qualche camino che può cadere - dice Loredana Barattin, sindaco di Chies - ma nella sostanza di danni non si può parlare. Un po' più critici alcuni rari, vecchi edifici alle pendici del monte Teverone, ma anche in questo caso nulla di preoccupante". Da parte su Luca Zaia, Governatore del Veneto, sottolinea che "quanto successo non è un evento straordinario, anche se un sisma fa sempre paura e noi continueremo come sempre a informare i cittadini proprio perché possano tutelarsi al meglio contro i possibili effetti, sapendo che le regole di autoprotezione sono le più efficaci e comunque sia le prime da applicare". "E' la terra che si sta 'stiracchiando', ci dice di fare attenzione. Vediamola così, poeticamente" è il commento dello scrittore-scultore-alpinista Mauro Corona che vive a Erto (Pordenone) in Valcellina. "Io non ho paura. I tecnici e i geologi si arrogano l'illusione di sapere cosa c'é nel 'cervello' della terra - aggiunge -. Ma si capisce che lei ci sta mandando chiari segnali".

LE PIU' CLICCATE DELLA SETTIMANA

CERCA NEL SITO