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sabato 19 maggio 2012

BALLOTTAGI. TARANTO SI PREPARA ALL'ASTENSIONISMO


Ai ballottaggi con l'incubo dell'astensionismo. Il ritorno alle urne, domenica e lunedì prossimi, infiamma il confronto politico, ma riscalda poco gli elettori. Se già al primo turno furono in tanti a disertare le urne, al secondo la disaffezione al voto potrebbe essere più marcata. Per questo, da Taranto a Trani, passando per gli altri Comuni pugliesi interessati dagli spareggi per la scelta dei sindaci, si moltiplicano gli appelli ala partecipazione.
In Puglia si tornerà alle urne in 21 Comuni, più un paesino con meno di 15mila abitanti, Rignano Garganico, dove al primo turno due tre candidati sindaco hanno totalizzato lo stesso numero di voti. I riflettori sono puntati soprattutto su Taranto. 

Nel capoluogo ionico, Ippazio Stefàno, sindaco uscente sostenuto dal centrosinistra, parte dal 49,5 per cento del primo turno. Per Mario Cito, lo sfidante, su cui convergeranno (sia pure senza apparentamento) i voti del centrodestra, l'impresa è pressoché impossibile. Stefano, però, non si fida: per la chiusura della campagna elettorale, questa sera, è atteso Massimo D'Alema (ieri a Canosa e Trani). Il presidente Nichi Vendola chiuderà invece la campagna elettorale a Terlizzi, la sua città, dove il candidato del centrosinistra parte in svantaggio rispetto a quello del centrodestra. Nell'altro capoluogo al ballottaggio, Trani, parte in vantaggio Gigi Riserbato, candidato del centrodestra, con il 45,58 per cento. Ugo Operamolla, lo sfidante sostenuto dal centrosinistra allargato all'Udc, 
insegue al 28,86 per cento.
Fra le altre sfide, spiccano quelle fra candidati dello stesso schieramento. Nel centrosinistra, uscito comunque vincitore al primo turno, spiccano i "derby" di Gravina, Bitonto, Giovinazzo e Santeramo. Nel centrodestra, invece, l'unico scontro "fratricida" è a Castellana Grotte. Ma procediamo con ordine. Fra le sfide che tengono con il fiato sospeso il centrosinistra, quella di Bitonto è sicuramente la più accesa. Archiviati i colpi di fioretto della prima parte della campagna elettorale, lo scontro fra i due candidati, Michele Abbaticchio, sostenuto da Sel e altre liste di centrosinistra, e Paolo Intini, schierato dal Pd e dagli altri partiti della coalizione, si sposta adesso sull'autenticità dei programmi. Dopo essere stato messo alla gogna per copiato dai documenti di altri sindaci italiani, Michele Abbaticchio, che comunque parte dal 43,1 per cento, contrattacca sullo stesso terreno.

"Oggi si scopre - accusa - che il programma di Intini, costituito da 17 pagine, in 2 pagine copia letteralmente ed integralmente il paragrafo dedicato a "Vivibilità del territorio (sicurezza)" dal sito dell'Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Campidano, oltre che da un articolo del giornale WebGrottaglie24". Paolo Intini va avanti per la propria strada e annuncia per questa sera la presentazione della giunta. A Gravina, incrocia le dita Alessio Valente, candidato di Pd e Udc, che al primo turno si è fermato a 30 voti dal traguardo. Lo sfidante Rino Vendola, sostenuto da Sel, non si arrende e spera nel miracolo. Partita decisamente più aperta a Giovinazzo e Santeramo, dove i candidati di centrosinistra corteggiano gli elettori moderati.

Situazione ribaltata a Castellana Grotte. Lo scontro è tutto nel centrodestra: Simone Pinto, già sindaco per due mandati, sostenuto dalla Puglia prima di tutto e da alcune liste civiche, sogna il ritorno in Municipio. Dopo aver chiuso il primo turno in vantaggio sul sindaco uscente, Francesco Tricase, candidato da Pdl, Udc e dagli altri partiti di centrodestra, l'impresa non è impossibile. In questo caso a sfidarsi sono anche le due anime del Pdl: la vittoria di Pinto sarebbe un successo dei fittiani in una roccaforte del senatore Gaetano Quagliariello. Al primo turno Simone Pinto ha raggiunto il 44,9 per cento contro il 38,3 di Francesco Tricase.
RAFFAELE LORUSSO

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