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domenica 22 aprile 2012

BUFERA ALLA CAMERA DI COMMERCIO DI TARANTO


Arriva al capolinea l’inchiesta sul concorso per il nuovo segretario generale della Camera di Commercio aperta dal sostituto procuratore Remo Epifani a seguito dell’esposto presentato dall’ex commissario dell’ente Roberto Falcone. 

L’accusa di tentato abuso d’ufficio aggravato viene contestata ai cinque componenti della commissione esaminatrice (il presidente della Camera di Commercio Luigi Sportelli, il vicepresidente Leonardo Giangrande, i consiglieri Paolo Nigro e Riccardo Caracuta e il rappresentante di Unioncamere Ugo Girardi) ed al dirigente delle cancellerie del tribunale Tommaso Valentino, designato quale vincitore lo scorso 5 settembre a seguito della prova orale svolta il 25 luglio. La relativa delibera fu però poi revocata in autotutela, fatto che fa ritenere il reato tentato e non consumato, mentre la contestazione riguardante l’abuso d’ufficio riguarda la sovrabbondante valutazione dei titolo posseduti da Valentino. 

Il pubblico ministero aveva presentato al giudice per le indagini preliminari Martino Rosati richiesta di archiviazione, ritenendo che quanto segnalato da Falcone riguardo la presenza di irregolarità nelle procedure di selezione per l’incarico di segretario generale della Camera di Commercio non era meritevole di approfondimento investigativo ma al limite di ricorso al competente giudice amministrativo. 

Falcone tramite l’avvocato Ludovica Coda si è però opposto alla richiesta del pm Epifani, fornendo al gip elementi tali da ordinare alla pubblica accusa di svolgere tutti gli accertamenti del caso. Il gip Rosati aveva ritenuto, infatti, che nel caso in specie, «a fronte di specifiche circostanze di fatto, seppure in parte rappresentate sulla base di notizie generiche e da fonti anonime, non è stata operata alcuna verifica, sebbene delle circostanze, allo stato in astratto, potrebbero essere rivelatrici di comportamenti suscettibili di rilevanza penale». 

Gli indagati ora hanno venti giorni di tempo per chiedere copia degli atti del procedimento, presentare memorie e chiedere di essere interrogati. Al termine di tale periodo, e alla luce dell’attività difensiva, spetterà al pm Remo Epifani decidere se chiedere il rinvio a giudizio degli indagati oppure procedere alla richiesta di archiviazione


MIMMO MAZZA 

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