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venerdì 10 febbraio 2012

STEFANO E FLORIDO SCRIVONO AL MINISTRO PASSERA


Taranto - Lettera al ministro Corrado Passera per l'istituzione di un Tavolo di confronto per l’area tarantina
Inviata questa mattina la lettera al ministro Corrado Passera
Florido e Stefano: Taranto merita un Tavolo di confronto permanente sui temi del risanamento e dello sviluppo

Come concordato durante l’incontro romano con il capo di gabinetto del ministero dello Sviluppo economico, Mario Torsello, questa mattina il sindaco di Taranto Ippazio Stefano e il presidente della Provincia, Gianni Florido, hanno inviato una lettera al ministro Corrado Passera con cui formalizzano la richiesta dell’istituzione di un Tavolo di confronto per l’area tarantina sui temi del risanamento ambientale e dello sviluppo. Ecco la missiva spedita al titolare del dicastero dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Signor Ministro, Taranto è una delle città industriali più importanti d’Italia. Da oltre un secolo - sottolineano Gianni Florido e Ippazio Stefano - l’area tarantina riveste un ruolo strategico per gli interessi nazionali in ragione della presenza in riva allo Ionio della più grande base navale della Marina militare e di aziende pubbliche e private di rilevanti dimensioni operanti in settori chiave dell’economia come la raffinazione e la siderurgia.

L’apparato industriale ionico, oltre a garantire indubbi vantaggi sul piano sociale ed occupazionale, ha prodotto anche pesanti ripercussioni costringendo le pubbliche amministrazioni a mettere in campo significative azioni a difesa della sicurezza dei lavoratori in fabbrica e della salute pubblica. Non solo, la presenza industriale ha anche seriamente compromesso l’impiego di fondamentali risorse come il suolo e l’acqua. A fronte di questi danni ambientali, oggi certificati, Taranto chiede con forza un sostegno al governo nazionale per portare avanti una complessiva azione di risarcimento ambientale da porre al servizio di una nuova stagione di sviluppo e di diversificazione produttiva.

Ad oggi, il quadro degli investimenti previsti per il territorio ionico, in particolare per quanto attiene l’area portuale, induce ad un certo ottimismo. Per concretizzare però queste occasioni di rilancio della città di Taranto e della sua provincia, risulta determinante il contributo delle istituzioni statali e della Regione Puglia.

Gli enti locali ionici mai come in questo frangente stanno garantendo la coesione sociale grazie ad un’incisiva azione delle istituzioni: dal Comune alla Provincia, dalla Prefettura alle forze sociali ed economiche. Ma ciò nonostante, la situazione potrebbe precipitare perché troppe e troppo forti sono le tensioni sociali che si registrano a causa dell’alto tasso di disoccupazione giovanile e delle tante vertenze aziendali ancora lontane dal trovare una positiva soluzione.

Occorre dunque mettere in piedi una sorta di Agenda Taranto per consentire alla città capoluogo e all’intera provincia di superare le attuali difficoltà e guardare con maggiore ottimismo al futuro. Come già brevemente accennato, non mancano le occasioni per tradurre in realtà le potenzialità di crescita economica legate, in particolare, allo sviluppo della portualità con l’obiettivo di far diventare Taranto la piattaforma logistica del Mediterraneo. Né mancano, d’altro canto, le risorse finanziarie per avviare a breve un’efficace attività di bonifica del territorio secondo le previsioni e gli interventi programmati per le zone classificate come aree Sin, Siti di interesse nazionale, qual è appunto l’area tarantina. Altro tema di strategica importanza per Taranto è quello del recupero e della restituzione alla città delle aree demaniali civili e militari. Dalle grandi aziende operanti nella nostra provincia ci aspettiamo invece un atteggiamento diverso all’insegna di quella responsabilità sociale d’impresa che in altri contesti ha prodotto utili risultati a beneficio delle comunità interessate.

Signor Ministro, per tutte queste ragioni Le chiediamo di istituire un Tavolo di confronto permanente al fine di accelerare questo percorso di rilancio economico della città di Taranto e della sua provincia. E’ nostro convincimento che ai lavori del Tavolo di confronto partecipino anche i ministeri della Difesa e dell’Ambiente, come peraltro si evince dal documento che abbiamo consegnato al suo capo di gabinetto, il dottor Mario Torsello, nel quale sono contenute alcune delle proposte elaborate dalla Consulta per lo Sviluppo, organismo che riunisce gli enti locali, le forze sociali, economiche e di rappresentanza del tessuto produttivo ionico. Per le sue caratteristiche industriali, Taranto costituisce un caso unico in Italia. Taranto ha dato molto al Paese - concludono Florido e Stefano - ora Taranto chiede di non essere lasciata sola”.

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