Dopo
l’incontro presentato da Angelo Conte su “Miseria e nobiltà
nella Taranto antica” ritorna a Presenza Lucana, per la cartella
“Civiltà Rupestre”, Nello De Gregorio con un appuntamento dal
titolo: Gli ambienti ipogei e rupestri della nostra isola. De
Gregorio è, da anni, un appassionato ricercatore e studioso del
territorio pugliese; a tal proposito ha pubblicato cinque testi,
ricchi di fotografie, di ottimo valore sia geografico e sia
descrittivo.
Negli
ultimi tempi Nello si è dedicato alla ricerca degli ambienti Ipogei
e rupestri della città vecchia, creando un vero laboratorio che si
aggiorna quotidianamente con nuovi ritrovamenti. Grazie al suo
impegno sono stati portati alla luce luoghi sotterranei che,
abbelliti da rappresentazioni iconografiche della Natività, hanno
dato continuità turistica, dopo “L’isola che vogliamo” di
Agosto, alla città vecchia nel mese di Dicembre. Nel progetto, di
buono spessore culturale e turistico, “Natale
nell’isola…dei presepi”, De Gregorio si è avvalso dell’aiuto
delle Associazioni Terra, Nobilissima Taranto, della Camera di
Commercio, dell’Arcidiocesi di Taranto, di organizzatori di presepi
viventi della provincia e di altre Associazioni che, con eventi
artistici e culturali, hanno contribuito a creare il clima della
festa necessario per far decollare l’evento.
Nel
corso della sua millenaria storia la Città Vecchia di Taranto, oltre
a conservare le tracce della metropoli della Magna Grecia, e ancor
prima delle popolazioni indigene preesistenti all’arrivo dei coloni
lacedemoni, reca i segni della sua riorganizzazione bizantina a
ridosso dell’anno Mille della nostra era.
Nella fase
tardo-antica e medievale, l’isola ha conservato fedelmente il suo
assetto urbanistico originale. L’età tardo-antica e medievale,
infatti, ha segnato per sempre la storia di Taranto. In questo
tessuto, ben conservato, sono presenti le tracce delle epoche
precedenti, come hanno dimostrato tutti gli scavi archeologici degli
ultimi trenta anni, nella Città Vecchia e, di recente, il censimento
fotografico, tuttora in corso, da parte dell’associazione culturale
Nobilissima Taranto su circa quaranta ambienti ipogei. E’ certo
che, anche, la passione, con la quale è stato intrapreso lo studio
da parte di De Gregorio e altri studiosi, abbia avuto parte
principale nei risultati ottenuti, certamente, non prevedibili negli
anni passati.
“Una vastissima rete formata sia da singoli ambienti ipogei, sia da un più complesso
sistema di cunicoli si
estende a reticolo; lo studio e il recupero nei suoi tratti più
accessibili e pregevoli, potrebbe offrire garanzie di attrattiva
turistica e sviluppo scientifico. La presenza di una complessa,
quanto ricchissima, stratigrafia archeologica dell’isola,
arricchirebbe di nuove prospettive di ricerca la comprensione della
Taranto greco, classica e medievale, in gran parte ancora nascosta
nella cosiddetta città sotterranea. Determinante è la conoscenza di
tutte le realtà ipogeiche esistenti attraverso l’utilizzo di
moderne tecniche d’indagine, fondamentali
per giungere a un
censimento completo delle cavità sotterranee, della loro natura
geologica e della loro utilizzazione. (De Gregorio)
L’incontro si svolgerà
Venerdì 6 Febbraio, con inizio alle ore 18.00, presso la sede
dell’Associazione Culturale Presenza Lucana in Via Veneto 106/A,
TARANTO. La relazione dell’autore, sarà alternata alle foto dei
vari ipogei esistenti nella città vecchia. Ingresso libero.
Michele Santoro