"Dieci attacchi simultanei in tutta Europa". L'allrme lanciato dal Mossad, i servizi segreti israeliani, mette i brividi.
Dopo gli attacchi di Parigi dello scorso gennaio è massima allerta in tutto il vecchio continente per evitare che si ripetano altre stragi come quella di Charlie Hebdo e del supermarket kosher. Secondo quanto raccontano i servizi di Tel Aviv, centinaia di infiltrati in tutta Europa pronti a preparare attacchi in simultanea in almeno dieci Paesi. E l'Italia sarebbe il cuore della jihad europea con 162 affiliati all’Isis. Dopo gli sbarchi e le infiltrazioni tra i clandestini, il terrore passa alla fase operativa.
Gli infiltrati sarebbero presenti anche in Francia (con 350 unità), Gran Bretagna (622), Belgio (75), Olanda (83), Svezia (125), Danimarca (43) e Germania (220). Si tratta in maggior parte seconde e terze generazioni di immigrati, dotati di regolari passaporti rilasciati dai Paesi europei. Il loro ruolo è quello di monitorare ed organizzare gli attacchi. Ma individuarli è molto difficile. Infatti diversi jihadisti con documenti falsi e profili professionali si mimetizzano nel tessuto sociale come operatori dei media, informatici, ingegneri e traduttori.
Il piano dell'Isis prevederebbe l’attacco in simultanea in dieci Paesi europei con l'aiuto di diverse cellule pronte a colpire da Roma,
Milano, Parigi e Bruxelles. Sul web, inoltre, come racconta il Tempo,
all’interno dei siti jihadisti sarebbe già partito un sondaggio per
identificare il primo luogo in cui compiere un attentato. Una volta
raggiunto il quorum, quindi, dovrebbe scattare l'attentato. Le
indicazioni che provengono da fonti dell’intelligence israeliana
trovano, forse, già un primo riscontro in quanto accaduto ieri a Milano.
Un incendio, probabilmente di natura dolosa, è scoppiato intorno alle
5:30 di mattina nella sede della casa editrice Excalibur, in via
Salsomaggiore, in zona piazzale Istria. Secondo i primi rilievi della
polizia, sarebbe stato versato del liquido infiammabile all’interno
della libreria della casa editrice. Una vicenda al momento scollegata
dal circuito del terrorismo di matrice islamica. Esistono, però, delle
coincidenze che saranno oggetto di indagine da parte degli
investigatori. ll titolare della casa editrice, Riccardo Mazzoni, è
anche vicepresidente del Museo del fumetto dello «Spazio Wow» di viale
Campania 12, dove per il 7 febbraio è prevista l’inaugurazione di una
mostra-omaggio dedicata al giornale satirico francese Charlie Hebdo. Dopo gli attacchi di Parigi dello scorso gennaio è massima allerta in tutto il vecchio continente per evitare che si ripetano altre stragi come quella di Charlie Hebdo e del supermarket kosher. Secondo quanto raccontano i servizi di Tel Aviv, centinaia di infiltrati in tutta Europa pronti a preparare attacchi in simultanea in almeno dieci Paesi. E l'Italia sarebbe il cuore della jihad europea con 162 affiliati all’Isis. Dopo gli sbarchi e le infiltrazioni tra i clandestini, il terrore passa alla fase operativa.
Gli infiltrati sarebbero presenti anche in Francia (con 350 unità), Gran Bretagna (622), Belgio (75), Olanda (83), Svezia (125), Danimarca (43) e Germania (220). Si tratta in maggior parte seconde e terze generazioni di immigrati, dotati di regolari passaporti rilasciati dai Paesi europei. Il loro ruolo è quello di monitorare ed organizzare gli attacchi. Ma individuarli è molto difficile. Infatti diversi jihadisti con documenti falsi e profili professionali si mimetizzano nel tessuto sociale come operatori dei media, informatici, ingegneri e traduttori.
FONTE: www.ilgiornale.it