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giovedì 22 maggio 2014

AL CONSIGLIO COMUNALE L'ESASPERAZIONE DEI CITTADINI

DI: CRONACHE TARANTINE

Si è scritta questa mattina una brutta pagina per Taranto. Un'altra. Si doveva svolgere alle 11 la seduta del consiglio comunale, ma nella Sala delle Adunanze di Palazzo di Città, si è invece assistito ad un triste spettacolo. Una decina di disoccupati organizzati Slai Cobas hanno fatto irruzione in aula, sospendendo di fatto la riunione da poco iniziata. A far scoppiare la scintilla è stata la sedia vuota del sindaco Stefàno. 24 i presenti e  9 gli assenti, tra cui proprio il primo cittadino.
«Il sindaco dov'è? Non c'è mai», è l'avvertimento dei protestanti.
Poi un boato. Scaraventati i banchi a terra e scavalcata la transenna di legno, hanno occupato l'aula consiliare. Si sono seduti per terra, sotto gli occhi perplessi della giunta, impreparata a gestire la situazione.
«Il consiglio comunale non proseguirà se il sindaco non ne farà parte- dicono- Sono tre mesi che aspettiamo un consiglio monotematico sui nostri problemi ma di lui nemmeno l'ombra».
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La seduta viene temporaneamente sospesa e la tensione sale. I manifestanti vanno in escandescenza. Rivendicano il loro diritto al lavoro. A nulla è servito l'intervento dei consiglieri comunali presenti per placare gli animi dei disoccupati e ragionare civilmente.
Sono arrabbiati, stanchi e disperati. Non percepiscono stipendio e hanno una famiglia sulle spalle da mantenere. Sono quindi risoluti e non intendono abbandonare l'aula se prima non avranno ottenuto una risposta ai loro problemi. Nella concitazione del momento, il sindaco, informato dell'accaduto, si è presentato davanti ai protestanti.
«Che modi sono?- sbotta- Non si viene a cercare un confronto con la violenza. Non sono presente alla riunione del consiglio perché ho altre difficoltà occupazionali di altri lavoratori da risolvere».
Aggredito verbalmente, («vergognati» gli gridano contro) Stefàno si allontana dall'aula.
Intanto i disoccupati, indispettiti dal comportamento del sindaco, proseguono la loro protesta. Giunge poco dopo la Digos che arresta due uomini e una donna. Gli altri vengono messi fuori di peso dall'aula.  Solo quando la situazione sembra essersi ristabilita, il consiglio è pronto a riprendere. 19 i presenti e 14 assenti, dopo la spiacevole interruzione. La seduta è valida ma viene comunque aggiornata a mercoledì 28 maggio alle ore 10 a causa del mancato funzionamento dei microfoni. Il consiglio si scioglie con un nulla di fatto, anzi, con un fallimento in più per la città. 
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