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giovedì 10 aprile 2014

CONTAMINAZIONI NEL BALLO. DALLA SALSA ALLO ZUMBA

Alla fine degli anni ottanta un nuovo ritmo proveniente dall'America arriva in Italia a stravolgere le mode musicali e coreutiche per sempre: la Salsa. Roma, 1989. Roberta Begnoni nel suo libro Corazon di quei tempi scrive: "...un miscuglio di provenienze etniche e sociali in una serata riuscitissima (erano le prime feste latine organizzate) ...mi godevo i fianchi in movimento fino all'esaurimento delle forze...la sensazione di essere confluita nel mare di suoni giusto e caldo che andavo cercando, anche per effetto, di qualche brujeria, di qualche incantesimo messosi sulla mia strada". Prima che Roma diventasse centro propulsore del movimento latino italiano, in Umbria il musicista Chucho Valdes si era già espresso musicalmente in chiave Jazz latino. Il suo ritmo salsero, il son cubano faceva ballare ed innamorare, era una novità ottima per gli italiani del tempo.
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Da Milano a Torino, da Bologna a Napoli, tutti cominciano a proporre questa musica ritmica e sensuale, la salsa. Roma nel 1986 ha un piccolo locale chiamato Charango. E' qui che si consumano le mille notti salsere latine variegate, all'ombra del Colosseo i giovani si scoprono tutti caraibici. Le fasce sociali più "colpite" da questa febbre coreutica sono impiegati, poliziotti, artigiani, parrucchiere, milioni di persone in Italia si divertono senza troppe pretese, basta uscire di casa, incontrare gli amici, ballare. Dalla metà degli anni duemila, le notizie negative sugli scandali in merito a gare di ballo, profonde rivalità e l'incrementarsi sproporzionato di maestri, di disk jokey, di organizzatori di serate, e sempre meno musicisti, danno un immagine nera dell'ambiente. Il maestro e musicista Enzo Conte, a tal proposito, scrisse: "...Ognuno tornasse a fare il proprio mestiere! ... gli organizzatori facessero gli organizzatori, i dee jay i dee jay (al servizio degli altri e non di se stessi) ed i maestri i maestri (.) la concorrenza non la vinci "svendendoti" ma aumentando la qualità della tua offerta". Gli anni duemila hanno visto la nascita di molte tendenze musicali ballabili. La Zumba, ad esempio, utilizza i ritmi e i movimenti della musica caraibica mixati con i movimenti tradizionali di una lezione di fitness di gruppo. Creata dal coreografo Alberto "Beto" Perez in Colombia verso la fine degli anni novanta, lo scopo principale è quello di divertire, anche perché bisogna dimenticare lo sforzo fisico che si sta mettendo in pratica. La particolarità di questo stile di ballo è la continua evoluzione ed ispirazione con contaminazioni in molte direzioni. Si pensi, infatti, che fonde anche elementi di musica pop-commerciale, hip-hop, mambo e addirittura arti marziali. La Zumba è il risultato di un complessivo disinteresse nei confronti del ballo di coppia? Il ballo è divertimento, non ha quasi mai una finalità di rappresentazione teatrale. Si sta dando l'idea della  Salsa (e dei tanti balli di coppia) come di una unica forma di spettacolo planetario. E si stanno già avvertendo le prime contaminazioni: il ragga jam, il twerking, la dance latina. Il bello della natura umana sta nel suo continuo cambiamento (Oscar Wilde). Bisogna ammetterlo. Occorre comprendere, però, che nelle contaminazioni c'è sempre qualcosa che verrà meno, e qualcosa che non tornerà più come prima.
MASSIMILIANO RASO

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