La maglia nera Taranto l’ha lasciata a Napoli. La città dei due mari, con la sua provincia, non occupa più l’ultimo posto della classifica sulla qualità della vita nelle province italiane redatta da Il Sole 24Ore. Adesso è 104esima e si è messa alle spalle non solo Napoli (107esima) ma anche Reggio Calabria (105esima) e Palermo (106esima).
Magra consolazione se si tiene conto che la classifica del Sole 24Ore ha visto negli anni Taranto fare l’altalena sempre tra le ultissime posizioni.
Di nuovo in vetta nella classifica troviamo Trento che sul podio più alto, già occupato nel 2007, sale alternandosi a Bolzano, prima lo scorso anno e ora comunque seconda. Ultima è Napoli, già maglia nera nel 2010 e in discesa di un gradino rispetto al 2012: il capoluogo campano sostituisce, come già detto, Taranto, che recupera posizioni. Al primato di Trento contribuiscono le performance nei parametri economici, del tempo libero e della sicurezza. Napoli è invece in affanno soprattutto su lavoro e redditi. A conquistare il terzo posto è invece la città di Bologna, seguita da Belluno, Siena e Ravenna. Si piazza al settimo posto la città di Firenze, seguita da Macerata e Aosta. Delle grandi città, Milano è al decimo posto, Roma al ventesimo, Torino al cinquantaduesimo, Venezia al cinquantanovesimo, Palermo penultima.
L’indagine è realizzata in base a una serie di parametri organizzati in sei capitoli: tenore di vita; affari e lavoro; servizi, ambiente e salute; popolazione; ordine pubblico; tempo libero. Ogni capitolo è costituito da sei sottocapitoli.
Magra consolazione se si tiene conto che la classifica del Sole 24Ore ha visto negli anni Taranto fare l’altalena sempre tra le ultissime posizioni.
Di nuovo in vetta nella classifica troviamo Trento che sul podio più alto, già occupato nel 2007, sale alternandosi a Bolzano, prima lo scorso anno e ora comunque seconda. Ultima è Napoli, già maglia nera nel 2010 e in discesa di un gradino rispetto al 2012: il capoluogo campano sostituisce, come già detto, Taranto, che recupera posizioni. Al primato di Trento contribuiscono le performance nei parametri economici, del tempo libero e della sicurezza. Napoli è invece in affanno soprattutto su lavoro e redditi. A conquistare il terzo posto è invece la città di Bologna, seguita da Belluno, Siena e Ravenna. Si piazza al settimo posto la città di Firenze, seguita da Macerata e Aosta. Delle grandi città, Milano è al decimo posto, Roma al ventesimo, Torino al cinquantaduesimo, Venezia al cinquantanovesimo, Palermo penultima.
L’indagine è realizzata in base a una serie di parametri organizzati in sei capitoli: tenore di vita; affari e lavoro; servizi, ambiente e salute; popolazione; ordine pubblico; tempo libero. Ogni capitolo è costituito da sei sottocapitoli.
Per cui, per quanto riguarda il tenore di vita Taranto si attesta all’84esimo posto frutto della media tra il 93esino posto per quanto riguarda il pil pro capite nel 2012, il 91esimo in tema di risparmi con 11.630,88 euro pro capite in depositi e con un importo medio pensione/mese di 812,33 euro che ci pone al 40esimo posto su 107 e al 54esimo per quanto riguarda il trend dei consumi. Ma a Taranto per acquistare una casa servono 1600 euro a metroquadro (33esimo posto) mentre il costo della vita ci pone in 75esima posizione (con u’inflazione al 3,27%).
Affari e lavoro: in questa tappa del sondaggio, Taranto si colloca al 93esimo posto, in leggera risalita, ma il quadro che emerge è che siano 94esimi per donne occupate (30,95%), 99esimi per imprese registrate ogni 100 abitanti (8,22), 79esimi nel rapporto impieghi/deopositi e 90esimi per imprese fallimenti ogni 1000 imprese. L’export, invece, ci vede al 47esimo posto (27,62% sul pil) mentre le start up innovative ogni 10mila giovanile fanno risalire la classifica a Taranto fino al 61esimo posto. Insomma, quella tarantina è una realtà effervescente ma che sconta, vista la percentuale dei fallimenti a fronte delle imprese registrate, la difficile situazione che sta attraversando l’intero paese.
Servizi, ambiente e salute. La classifica finale di questo settore vede Taranto al 78esimo posto (in costante risalita). La pagella ecologica di Legambiente affibbia al capoluogo ionico il 71esimo posto per quanto riguarda l’ecosistema urbano ma la classifica migliora (63esimo posto) in tema di tasso di immigrazione ospedaliera (8,79%). Le infrastrutture (ma l’indice dellistituto Tagliacarne non prende in condsiderazione la presenza di porti) ci vedono poco oltre la metà della classifica – 60esimi – mentre proprio non ci siamo in fatto di strutture per i più piccoli, come gli asili nido: in questo caso Taranto è 85esima ma risale al 77esimo posto per la velocità con le quali vengono evase la cause.
Popolazione. Taranto investe poco in formazione (76esima), è 72esima per densità demografica e ha un tasso migratorio che la colloca al 94esimo posto. Stessa posizione per quanto riguarda i divorzi e le separazioni ogni 100mila famiglie (dato riferito, però, al 2011). E se la presenza di stranieri regolari in percentuale sulla popolazione ci colloca al 102esimo posto, la variazione in percentuale di giovani fara 0 e 29 anni ci colloca al 97esimo posto.
Ordine pubblico. Taranto città sicura? Secondo il sondaggio del Sole 24Ore, la situazione è peggiorata rispetto all’anno scorso. Taranto è 61esima. Siamo 28esimi per scippi, rapine e borseggi ogni 100mila abitanti; 35esimi per furti in casa; 94esimi per furti d’auto; 101esimi per estorsioni, 145esimi per truffe e frodi informatiche mentre il trend dell’indice di variazine tra delitti totali nell’arco 2008/2012 ci pone al 52esimo posto.
Tempo libero. L’ultimo step del sondaggio vede Taranto al 104esimo posto, in situazione stazionaria. Del resto siamo 69esimi per numero di librerie, 72esimi per sale cinematografiche, 102esimi per ristoranti e bar ogni 100mila abitanti. La situazione migliora per quanto riguarda le connessioni veloci, qui Taranto è 25esima per poi precipitare al 101esimo posto per quanto riguarda l’indice di sportività.
Affari e lavoro: in questa tappa del sondaggio, Taranto si colloca al 93esimo posto, in leggera risalita, ma il quadro che emerge è che siano 94esimi per donne occupate (30,95%), 99esimi per imprese registrate ogni 100 abitanti (8,22), 79esimi nel rapporto impieghi/deopositi e 90esimi per imprese fallimenti ogni 1000 imprese. L’export, invece, ci vede al 47esimo posto (27,62% sul pil) mentre le start up innovative ogni 10mila giovanile fanno risalire la classifica a Taranto fino al 61esimo posto. Insomma, quella tarantina è una realtà effervescente ma che sconta, vista la percentuale dei fallimenti a fronte delle imprese registrate, la difficile situazione che sta attraversando l’intero paese.
Servizi, ambiente e salute. La classifica finale di questo settore vede Taranto al 78esimo posto (in costante risalita). La pagella ecologica di Legambiente affibbia al capoluogo ionico il 71esimo posto per quanto riguarda l’ecosistema urbano ma la classifica migliora (63esimo posto) in tema di tasso di immigrazione ospedaliera (8,79%). Le infrastrutture (ma l’indice dellistituto Tagliacarne non prende in condsiderazione la presenza di porti) ci vedono poco oltre la metà della classifica – 60esimi – mentre proprio non ci siamo in fatto di strutture per i più piccoli, come gli asili nido: in questo caso Taranto è 85esima ma risale al 77esimo posto per la velocità con le quali vengono evase la cause.
Popolazione. Taranto investe poco in formazione (76esima), è 72esima per densità demografica e ha un tasso migratorio che la colloca al 94esimo posto. Stessa posizione per quanto riguarda i divorzi e le separazioni ogni 100mila famiglie (dato riferito, però, al 2011). E se la presenza di stranieri regolari in percentuale sulla popolazione ci colloca al 102esimo posto, la variazione in percentuale di giovani fara 0 e 29 anni ci colloca al 97esimo posto.
Ordine pubblico. Taranto città sicura? Secondo il sondaggio del Sole 24Ore, la situazione è peggiorata rispetto all’anno scorso. Taranto è 61esima. Siamo 28esimi per scippi, rapine e borseggi ogni 100mila abitanti; 35esimi per furti in casa; 94esimi per furti d’auto; 101esimi per estorsioni, 145esimi per truffe e frodi informatiche mentre il trend dell’indice di variazine tra delitti totali nell’arco 2008/2012 ci pone al 52esimo posto.
Tempo libero. L’ultimo step del sondaggio vede Taranto al 104esimo posto, in situazione stazionaria. Del resto siamo 69esimi per numero di librerie, 72esimi per sale cinematografiche, 102esimi per ristoranti e bar ogni 100mila abitanti. La situazione migliora per quanto riguarda le connessioni veloci, qui Taranto è 25esima per poi precipitare al 101esimo posto per quanto riguarda l’indice di sportività.