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martedì 22 ottobre 2013

POLITECNICO DI BARI. IL PROFESSOR GIGLIETTO TRA I PRIMI 50 SCENZIATI DEL MONDO

Ci sono classifiche che misurano gli atenei e classifiche che misurano la produzione scientifica dei singoli docenti universitari e ricercatori. La “Virtual Italian Academy” (www.via-academy.org), net-work internazionale con sede a Manchester (GB) a cui aderiscono 400 docenti-ricercatori, ha pubblicato la classifica mondiale dei docenti e ricercatori italiani, operanti in Italia e nel mondo, che si sono distinti per il maggior impatto scientifico attraverso le loro pubblicazioni nelle discipline scientifiche.
Nelle prime posizioni di classifica trionfano gli scienziati italiani che operano nel settore medico-biologico, con orientamento soprattutto oncologico. Bene i fisici, comunità, quella italiana, di qualità e di tradizione, riconosciuta in tutto il mondo (vedi il contributo al recente premio Nobel 2013 per la fisica delle particelle e il “bosone di Higgs”).
In questa classifica il Politecnico di Bari si distingue grazie alla presenza del prof. Nicola Giglietto, barese, 52 anni, docente di Fisica sperimentale, presso il Dipartimento interateneo di Fisica dell’Università e del Politecnico, che nella classifica mondiale, TOP100 italian scientists, è stato collocato al 50° posto.
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Posizione di assoluta rilevanza (Carlo Rubbia, nobel per la fisica, è in 42° posizione). Il prof. Giglietto è il primo tra i docenti dei Politecnici italiani. I suoi temi di interesse scientifico spaziano dalla fisica sperimentale all’astrofisica, con particolare riferimento allo studio e osservazioni dei raggi cosmici e gamma. Proprio attraverso i raggi gamma, il team di ricerca del prof. Giglietto, ha potuto scoprire nella nostra galassia, la “via Lattea”, nel 2011, una classe di “Pulsar” (stelle a neutroni, a rapida rotazione su se stessa), finora ignote, ampliando la conoscenza riguardo le possibili sorgenti dei raggi cosmici.
La classifica, che misura gli scienziati italiani con l’indicatore H index (H index è un indicatore mondiale che indica il grado di diffusione delle proprie pubblicazioni sulle riviste scientifiche), attribuisce al prof. Giglietto un H index, pari a 67.
Nella stessa classifica, in posizioni successive, è presente al 69° posto, con coefficiente H index 48, anche il prof. Giuseppe Iaselli, docente di fisica sperimentale del Politecnico di Bari, afferente al Dipartimento di Fisica. Iaselli partecipa al progetto CMS, determinante per la dimostrazione dell’esistenza del “Bosone di Higgs”.
Dopo la conferma dimostrata recentemente dalle classifiche SCIMAGO 2013, che ha collocato il Politecnico di Bari come prima università pubblica in Italia per la qualità della ricerca scientifica, la presenza di due docenti del Politecnico, in questa classifica, attesta un nuovo successo per l’ateneo specialistico pugliese.
POLITECNICO DI BARI


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