Martino Pierri è un giovane
chitarrista del Salento. Parlare con lui è un’emozionante viaggio nella storia
del Rock. Oggi vive e lavora a Roma, ma l’amata terra è sempre nei suoi pensieri.
Così abbiamo parlato di musica, oltre che di sentimenti.
Conosciamo
l’artista Martino Pierri. Com’è nata la tua passione per il Rock?
Già da piccolo in casa
non mi era difficile trovare vinili o musicassette di vari artisti rock cosi
ascoltandoli capii fin da subito la grande attrazione che aveva questo genere di musica con tutta la sua energia e vitalità. L’ho
capito ancora di più quando imbracciai la chitarra per la prima volta a diciassette
anni circa e imparai i primi accordi.
Sei
un chitarrista con la passione per la composizione. Parliamone.
Si ho scritto diverse
canzoni molte delle quali depositate presso la Siae. E’ come dare sfogo alla
creatività. Intrecciando musica e parole o a volte solo musica creando
pezzi strumentali. Attualmente mi dedico
di più alle cover.
Di
solito i chitarristi Rock sono scatenati sul palco, musicalmente parlando. E
tu?
Anche la presenza scenica e’
importante. Un concerto e’ uno scambio di energia fra chi suona e chi ascolta. Cerco
di essere il più spontaneo e naturale possibile
.
.
Veniamo
alle origini: il Salento ti dice qualcosa?
Certo è la terra dove sono
cresciuto, dove torno spesso e dove ho le mie radici; terra del sole, della
taranta, della pizzica, del bel mare, della bella gente e dell’ottimo cibo. Sono
di parte lo so.
Se
dovessi consigliare un viaggio in terra di Puglia, quale località
consiglieresti?
La Puglia ha varie zone
interessanti da visitare, ma sicuramente la litoranea ionica ha un grande fascino. Legato non solo al
paesaggio ma anche per le tradizioni ancora più forti.
Spettacoli
in cui hai suonato. Raccontami un tuo concerto, per così dire, “folle”.
Festival music up 2011 al ciak village a tor di quinto a Roma. Conosco tre ragazzi dopo aver
rifondato il gruppo e con solo tre prove, troppo poco tempo, decidiamo di
esibirci davanti ad un centinaio di persone, la maggior parte musicisti, forse
sarà mancata la compattezza del gruppo ma improvvisare e’ stato bellissimo.
Cosa
ti senti di suggerire ad ragazzo, giovane come te, che si avvicina alla
chitarra ed alla musica Rock?
Di continuare a coltivare la
passione per la musica e di non concentrarsi solo sulla tecnica perche il rock
deriva dal blues e quando si suona questi generi bisogna metterci dell’anima
del sentimento. Come diceva JIMMI PAGE :la tecnica? io mi occupo di emozioni.
Una
frase per concludere l’intervista
Il rock’n’ roll non morirà mai.
MASSIMILIANO
RASO