"Fumo sulla città" di Alessandro Leogrande è uno dei più bei reportage di questi anni. L'autore indica soluzioni per conciliare lavoro e salute. E immagina un umanesimo che possa difendersi dall'aggressività del profitto
Conosco Alessandro Leogrande da moltissimo tempo. Siamo coetanei, siamo nati e cresciuti in due periferie dimenticate, complicate. Dimenticate dalle cronache nazionali, dimenticate dalla grande politica. Citate solo quando la situazione diventa talmente grave che ignorare non è più possibile. Ricordate solo quando ci sono morti, morti ammazzati o morti per emissioni nocive. Leogrande racconta la Puglia, con l'ossessione e il rigore di chi osserva e giudica ciò che ama.
Da mesi sentiamo parlare di Taranto perché sede dell'Ilva, ma si sa poco di cosa sia stata questa grande città industriale. Leogrande in "Fumo sulla città" (Fandango Libri) scrive che Taranto è lo specchio del paese Italia.
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Conosco Alessandro Leogrande da moltissimo tempo. Siamo coetanei, siamo nati e cresciuti in due periferie dimenticate, complicate. Dimenticate dalle cronache nazionali, dimenticate dalla grande politica. Citate solo quando la situazione diventa talmente grave che ignorare non è più possibile. Ricordate solo quando ci sono morti, morti ammazzati o morti per emissioni nocive. Leogrande racconta la Puglia, con l'ossessione e il rigore di chi osserva e giudica ciò che ama.
Da mesi sentiamo parlare di Taranto perché sede dell'Ilva, ma si sa poco di cosa sia stata questa grande città industriale. Leogrande in "Fumo sulla città" (Fandango Libri) scrive che Taranto è lo specchio del paese Italia.
E' uno dei più bei reportage usciti in questi tempi, perché copre un arco di quasi vent'anni e inizia quando, nel dicembre del 1995 il suo autore, appena diciottenne, assiste alla manifestazione organizzata dall'allora sindaco di Taranto, Giancarlo Cito, contro il suo rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa. Il racconto di questa grande città a strati, in cui i piani - storico, temporale, sociologico - si accavallano inizia da lì.
Ed è il racconto di una città che paga le conseguenze di politiche industriali dissennate, di una città che cammina sulla corda tesa tra salute e lavoro, un dilemma che spesso viene presentato dai media come una normale scelta economica e sociale. Vuoi lavorare o vuoi vivere sano?