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giovedì 14 febbraio 2013

TARANTORESPIRA SCRIVE AL SINDACO STEFANO

Taranto Respire si rivolge al Sindaco Ippazio Stefano e alla Giunta comunale perche' si esprimano in modo chiaro ed inequivocabile sulla grave situazione di attacco all'ambiente nel nostro territorio. 
Il Sindaco nell'ottobre 2012 aveva dato parere favorevole alla nuova AIA per ILVA, riservandosi di ritirare la sua firma al documento qualora non si fossero effettuati gia' nel breve periodo significativi interventi di risanamento ambientale nell'acciaieria e nella citta'. Ci si chiede allora cosa aspetti il Dott. Stefano ad intervenire con la sua autorita' nei confronti del Ministro Clini che si era fatto garante del "tavolo Taranto", visto che finora di risanamento ambientale non c'e' traccia visibile e tantomeno di fondi arrivati a Taranto a tale scopo.
Taranto Respira ritiene inoltre che altri progetti che stanno per prendereil via nel territorio porterebbero, qualora effettivamente realizzati, un aumento del rischio globale per l'ambiente e la salute dei cittadini.
Ci si riferisce in particolare al progetto TEMPA ROSSA che prevede la realizzazione da parte di ABB (Asea Brown Boveri) dell'ampliamento del terminal della raffineria ENI di Taranto. La multinazionale svizzera con sede a Zurigo si e' aggiudicata per 40 milioni di dollari l'ampliamento dell'enorme pontile gia' esistente nella baia di Mar Grande e che servira' come base per l'attracco delle petroliere che si riforniranno del greggio estratto in Basilicata nel giacimento Tempa rossa e che verra' stoccato in nuovi depositi presso ENI.
Il pontile, stando al progetto, dovrebbe essere fornito di cinque bracci per facilitare le operazioni di ancoraggio.
Grande la preoccupazione per l'enorme traffico navale che la rada di Mar Grande vedra' aumentare se tale progetto verra' portato a termine.
Inoltre, a preoccuparci, c'e' la gravissima questione CEMENTIR. L'amministrazione regionale di Vendola e la Provincia di Taranto hanno infatti autorizzato il raddoppio del cementificio. Questo coincide con il tentativo del Ministro Clini di autorizzare con decreto (per il momento bloccato dalla Commissione Ambiente della Camera ma sicuramente presto riproposto) l'impiego nei cementifici di parte dei rifiuti urbani compresi quelli speciali non pericolosi provenienti da tutta Italia. Verrebbe a nascere così a Taranto l'ennesimo termovalorizzatore in un territorio gia' fortemente inquinato.
Il Sindaco di Taranto dovrebbe essere presente e chiaro nelle scelte economico-industriali del territorio amministrato. Sembra invece che tutto venga deciso fuori dalla citta' e la politica locale non riesce a imporre alcuna scelta ecocompatibile. La grande industria spadroneggia a Taranto e la nostra economia si allontana sempre piu' dalle vocazioni della citta'.

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