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sabato 1 settembre 2012

SE SI "AMBIENTALIZZA" L'ILVA SI CREANO NUOVI POSTI DI LAVORO (I CUSTODI)


"Si passa immediatamente all'attuazione di tutte le misure": cosi' il procuratore capo della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, ha sintetizzato le conclusioni del vertice di oggi pomeriggio a Palazzo di giustizia tra i vertici della stessa Procura e i custodi giudiziali cui sono state affidate le aree dell'Ilva di Taranto poste sotto sequestro per inq
uinamento. Il vertice, cominciato poco dopo le 17 mentre il Tribunale era presidiato in forze da Polizia, Carabinieri e Vigili urbani, e' finito intorno alle 20 ed ha visto la partecipazione del presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, in qualita' di custode giudiziale accanto ai custodi gia' nominati il 25 luglio: Barbara Valenzano, Claudio Lofrumento ed Emanuela Laterza. Sebastio ha parlato di "riunione esaustiva e conclusiva", ha precisato che i custodi hanno consegnato stasera le ultime due relazioni e ha puntualizzato che "nel giro di qualche giorno" scattera' la fase operativa. "In verita' - ha detto il procuratore - la fase esecutiva del sequestro e' gia' cominciata da diverse settimane e noi sinora abbiamo studiato e analizzato la situazione perche', torno a sottolinearlo, quelli dell'Ilva sono impianti che non solo hanno una loro complessita' ma anche una loro pericolosita'. Non e' quindi come chiudere un'officina o un panificio abusivo. Si tratta quindi di procedere con molta attenzione". Il procuratore ha poi sottolineato che non c'e' un cronoprogramma nel senso che e' stato deciso un impianto specifico da cui partire: "Lo decideranno i custodi. Lasciamo decidere loro, che poi si rapporteranno con l'autorita' giudiziaria". Sebastio pero' e' stato molto netto nel ribadire che il sequestro non prevede facolta' d'uso, chiudendo quindi sull'aspetto produttivo, mentre in precedenza Ferrante aveva detto che si' "il sequestro non prevede facolta' d'uso ma gli impianti non sono in funzione per produrre ma per essere risanati e che la produzione di acciaio e' una conseguenza naturale". Circa la presenza di Ferrante, il procuratore ha poi detto che "ha assicurato la massima disponibilita' nell'attuare le indicazioni che verranno date". A proposito dei parchi minerali, poi, Sebastio ha osservato che e' in atto un blocco per non far arrivare piu' materie prime mentre per quelle gia' stoccate e depositate "i custodi studieranno una soluzione per bloccare lo spolverio che oggi si verifica". Il magistrato ha quindi sottolineato che i custodi, pur non avendogli ancora fornito cifre sui costi del risanamento degli impianti, gli hanno pero' specificato proprio in una relazione consegnata stasera che se "l'Ilva decidesse di ambientalizzare la fabbrica, non solo dovrebbe tenere al lavoro tutto il personale che ha, ma assumere anche altro personale, con una ricaduta di indotto che i custodi hanno valutatato nell'ordine di alcune migliaia di persone". (AGI) .

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