Sostieni anche tu la WEBTV di Taranto. Lavoriamo insieme per la nuova divulgazione...... TARAStv e' parte della Taranto che cambia...... Chiedi informazioni su come farne parte al 3381488022 oppure scrivi a: tarasproduzioni@libero.it TARAStv... chi la fa sei Tu !!

domenica 12 agosto 2012

BRUNO MANGANARO (FIOM). GENOVA CHIUDE SE SI FERMA TARANTO


Torna a farsi gelida l'aria dalle parti di Cornigliano. Nonostante l'afa di agosto, la decisione del Gip di Taranto di far interrompere le attività di produzione dell'Ilva, fa venire i brividi a Genova. "Siamo sconcertati, perché queste continue interpretazioni e decisioni della magistratura, per il cui lavoro abbiamo il massimo rispetto, non fanno che aumentare la preoccupazione fra i lavoratori",  commenta il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro.
 "Per il momento, restiamo tutti fermi, ma è chiaro che non potremmo assistere alla fermata dell'impianto di Taranto come se niente fosse. Forse a qualcuno sfugge che fermare l'impianto significa chiuderlo per sempre. E questo vorrebbe dire la fine della siderurgia in Italia".

Ieri la notizia del nuovo stop imposto a Taranto è arrivata immediatamente a Genova (1770 operai) e a Novi Ligure (900 dipendenti), i due stabilimenti collegati alla produzione dello stabilimento pugliese.
 "Non ce l'aspettavamo, inutile nasconderlo, soprattutto dopo il pronunciamento del Riesame", aggiunge Manganaro. "Potevamo attenderci una contrazione della produzione e quindi un aumento della cassa integrazione, ma la chiusura no. Ora attendiamo le decisioni dell'azienda, che ha presentato subito ricorso. Poi decideremo".

Il passo indietro sul fronte industriale, fermo restando l'obbligo dell'azienda di ottemperare a tutte le normative ambientali, rischia davvero di trascinare nel caos l'intero mercato italiano, già messo a dura prova dalla crisi congiunturale.

"La preoccupazione è molto alta", chiude Manganaro. "Aspettiamo e vediamo cosa fare. Certo, sono tempi difficili questi per l'industria, proprio non ci voleva. Ora attendiamo qualche giorno, vogliamo riflettere senza drammatizzare una situazione già così grave. Ma se lo stop venisse confermato, sarebbe davvero la fine".
MASSIMO MINELLA

LE PIU' CLICCATE DELLA SETTIMANA

CERCA NEL SITO