«In questo periodo di intenso lavoro - ha commentato il sindaco - dobbiamo attendere per la presentazione ufficiale della nuova giunta comunale nella sua completezza. Intanto, saremo presenti nel primo Consiglio comunale di questa nuova legislatura con i tre nuovi assessori». Nei prossimi giorni Stefàno cercherà di sciogliere il nodo più serio che sta ritardando la composizione della giunta. Dal ballottaggio sono trascorsi due mesi durante i quali i partiti, come se il tempo passasse invano e la politica fosse sempre uguale a se stessa, hanno avanzato le proprie richieste suddividendo posti veri e presunti con il bilancino dei risultati elettorali, facendo finta di trascurare le indicazioni che il sindaco non ha mancato di dare e minacciando, ancor prima di andare nell’aula del consiglio comunale, di passare già all’opposizione. E’ il caso del Partito democratico che frazionato in tre s’è presentato alle elezioni e lottizzato in tre si presenta da Stefàno a chiedere assessorati. La componente «pelilliana», forte di cinque consiglieri su sette, cerca di imporre la linea del non scorrimento della lista e fornisce nomi "blindati" (Scarcia e Musillo) della serie prendere o lasciare. Un sistema sgradito all’ala "floridiana" e alla frazione "vichiana", e non accettata dallo stesso sindaco il quale vuole assegnare responsabilità amministrative a chi ha partecipato alle elezioni riportando la fiducia dei cittadini.
venerdì 13 luglio 2012
COMUNE DI TARANTO..... IL SINDACO NON SA CHI ELEGGERE AD ASSESSORE
«In questo periodo di intenso lavoro - ha commentato il sindaco - dobbiamo attendere per la presentazione ufficiale della nuova giunta comunale nella sua completezza. Intanto, saremo presenti nel primo Consiglio comunale di questa nuova legislatura con i tre nuovi assessori». Nei prossimi giorni Stefàno cercherà di sciogliere il nodo più serio che sta ritardando la composizione della giunta. Dal ballottaggio sono trascorsi due mesi durante i quali i partiti, come se il tempo passasse invano e la politica fosse sempre uguale a se stessa, hanno avanzato le proprie richieste suddividendo posti veri e presunti con il bilancino dei risultati elettorali, facendo finta di trascurare le indicazioni che il sindaco non ha mancato di dare e minacciando, ancor prima di andare nell’aula del consiglio comunale, di passare già all’opposizione. E’ il caso del Partito democratico che frazionato in tre s’è presentato alle elezioni e lottizzato in tre si presenta da Stefàno a chiedere assessorati. La componente «pelilliana», forte di cinque consiglieri su sette, cerca di imporre la linea del non scorrimento della lista e fornisce nomi "blindati" (Scarcia e Musillo) della serie prendere o lasciare. Un sistema sgradito all’ala "floridiana" e alla frazione "vichiana", e non accettata dallo stesso sindaco il quale vuole assegnare responsabilità amministrative a chi ha partecipato alle elezioni riportando la fiducia dei cittadini.
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