Sostieni anche tu la WEBTV di Taranto. Lavoriamo insieme per la nuova divulgazione...... TARAStv e' parte della Taranto che cambia...... Chiedi informazioni su come farne parte al 3381488022 oppure scrivi a: tarasproduzioni@libero.it TARAStv... chi la fa sei Tu !!

venerdì 23 marzo 2012

RINVIATI A GIUDIZIO 3 FUNZIONARI DI BANCA


Peso derivati su pubbliche amministrazioni (archivio, fonte image: www.report.it)
Taranto – LA Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, S.Procuratore dott. Maurizio Carbone, ha disposto il rinvio a giudizio di tre funzionari del Banco di Napoli perché, in concorso tra loro, quali dipendenti del Banco di Napoli — Filiale di Taranto, con artifizi e raggiri consistiti nell’avere taciuto la reale natura delle operazioni finanziarie proposte (nella specie vendita di prodotti finanziari atipici, cd. “Swaps”), non rivelavano con completezza tutti gli elementi di rischio ed anzi ne minimizzavano la portata, in violazione degli obblighi di informazione previsti per gli operatori finanziari a tutela degli investitori comuni.

I tre funzionari rivestivano all’epoca dei fatti il ruolo di Gestore Imprese, Responsabile di filiale e di Specialista di Area della banca e, con la loro condotta, avevano indotto un imprenditore della provincia di Taranto a sottoscrivere diversi contratti di acquisto di prodotti finanziari del tipo di Swap. Ad avviso della Procura, l’imprenditore veniva indotto a ritenere che gli swap avrebbero soddisfatto 1’esigenza di copertura del rischio di variazioni del tasso di interesse mentre si trattava in realtà, scrive la Procura, di operazioni finanziarie altamente rischiose, con finalità speculative e non di mera copertura, che comportavano nel tempo perdite pari a diverse centinaia di migliaia di euro, cosi cagionando all’imprenditore un danno di rilevante entità con conseguente ingiusto profitto per la banca. “Siamo in presenza dell’ennesimo caso di cittadini ingannati da atteggiamenti scorretti degli istituti di credito, dichiara l’Avv. Massimo Melpignano che è Vice Presidente per la Puglia di Adusbef e che assiste in questa vicenda l’imprenditore tarantino. La storia è sempre la solita: le banche fanno firmare cumuli di carte senza rendere le informazioni dovute: tocca poi ai cittadini ingaggiare lunghe battaglie giudiziarie per salvare la proprie aziende che rischiano di essere soffocate da un debito praticamente virtuale e per il solo fatto di aver firmato documenti. Ci costituiremo parte civile in questo procedimento e chiederemo tutti i danni che l’ingiusto comportamento della banca ha determinato”.

“I derivati stanno diventano sempre più una vera e propria piaga nazionale: sono migliaia in Italia le aziende, anche di piccole dimensioni, e centinaia gli enti locali incappati in questo prodotti sui quali la Magistratura sta indagando”, dice il V. Presidente di Adusbef Puglia Avv.Massimo Melpignano.

LE PIU' CLICCATE DELLA SETTIMANA

CERCA NEL SITO