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mercoledì 25 gennaio 2012

LA PUGLIA AL COLLASSO


Lunghe code e disagi sulle principali arterie di collegamento. File ai distributori di carburante
Una lunga coda di disagi da Foggia a Bari, a Taranto per la protesta dei tassisti e degli autotrasportatori che contestano il decreto sulle liberalizzazioni e il caro-carburanti e i rincari dei pedaggi autostradali che rende insostenibile il traffico merci.
Situazione particolarmente critica, per gran parte della giornata, a Bari dove il centro è stato bloccato dalla manifestazione di circa 150 tassisti che, a passo d’uomo, da piazza Liberta’, sede di prefettura e Comune, hanno attraversato via Quintino Sella, via Capruzzi (sede del Consiglio regionale), via De Giosa, lungomare (sedi Provincia e giunta regionale), prima di ritornare al punto di partenza.
Blocco che si è aggiunto a quello sulla tangenziale dove gli autotrasportatori hanno causato lunghe file di auto.
Tra i più penalizzati lo svincolo per il quartiere Poggiofranco dove ci sono stati per tutta la giornata 4 chilometri di code su entrambe le carreggiate.
Altri blocchi sulla statale 100 verso nord all’altezza dello svincolo per Triggiano, sulla strada provinciale (ex statale 231) ad Andria e Corato, la statale 16 a San Severo e Andria, sull’autostrada all’altezza dell’area di servizio ‘Le Salinè vicino a Margherita di Savoia, sulla statale 379 a Specchiolla, in provincia di Brindisi.
A Taranto la protesta s’è concentrata sulla statale 106 per Reggio Calabria, dove un centinaio di camion e tir ha formato lunghe colonne che hanno ristretto le corsie nelle due direzioni, rallentando pesantemente il traffico.
Stessa situazione sulla statale 100 per Bari in prossimità dello svincolo per la 106, poco dopo l’Ilva e a Mottola dove c’e’ il casello dell’autostrada A 14. Analoghi ritardi al casello della A14 e dell’A16 in provincia di Foggia.
I mezzi cui viene impedito l’ingresso in autostrada sono stati deviati sulla statale 16. Disagi in particolare a San Severo.
Le proteste che stanno causando ripercussioni ai distributori di benzina, e che dopo la Sicilia hanno colpito soprattutto Campania, Piemonte e Lombardia e che già hanno bloccato la produzione della Fiat di Melfi, rischiano di proseguire per tutta la settimana.
Per il presidente dell’Autorità di garanzia sugli scioperi Roberto Alesse sono “blocchi inaccettabili” tanto che Alesse ha già annunciato che aprirà “un procedimento per valutare le sanzioni da irrogare a chiunque stia violando la legge e danneggiando i cittadini” e scritto al ministro dell’Interno Cancellieri, per valutare se ci sono gli estremi per emanare l’ordinanza di precettazione nei confronti delle organizzazioni degli autotrasportatori.
da quotidianopuglia

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