Nata a Taranto il 31 Agosto 1958, vissuta nel rione Solito
fino all’80, presa in sposa dal rione Tamburi dall’80 al 94 e infine da oltre
vent’anni coccolata a Talsano ,una borgata baciata dal mare.
La mia passione per le rime dialettali nasce con la
permanenza in un rione dove la genuinità della gente e la sua vivacità mi
cattura e istruisce arricchendomi di termini e usanze a me sconosciuti e ne
resto talmente affascinata, da nutrire anche lo scopo di far avvicinare,
attraverso la declamazione dei miei versi, coloro che pur essendo tarantini, la
vedono come una lingua straniera,
difficile da leggere ma soprattutto da scrivere…
Ho iniziato a partecipare ad
incontri poetici dove ho potuto confrontarmi con gente del calibro di Nicola
Nasole, Fernanda Ferilli,ma soprattutto di Domenico Candelli (detto ‘a lènga
lònghe), l’unico a declamare i suoi versi a memoria, nonostante la sua
veneranda età…
Da lui ho acquisito la
musicalità, la metrica e l’estro dell’espressione verace, metodi che adotto
ancora oggi e che mi hanno formata…
Sono stata insomma la sua
silenziosa discepola…
E si…perché lui si è spento
senza averlo mai saputo…
I miei versi sono contenuti anche
nelle tre edizioni del catalogo d’arte “ Jonio giardìno incantato” a cura
dell’associazione culturale “Il melograno art Ta onlus” e del suo presidente
Dott.ssa Letizia Lisi artista del blu…che ha inserito il dialetto come forma
d’arte di notevole interesse.
Alcune
poesie le declamo all’interno del D.V.D. “ Taranto a colori” realizzato da
Franco Scherma che ha espresso il desiderio di incorniciare i suoi meravigliosi
scatti, proprio con i miei versi…E così man mano che sono trascorsi gli anni, è
maturata la voglia di pubblicare una seconda raccolta spinta
dall’incoraggiamento di chi ha letto la precedente e dagli eventi che sono
successi alla mia amata Taranto e nel mio privato. L’intero contenuto di questo
volume è custodito nel titolo dello stesso… “ A MMÁNE A MMÁNE” cioè le
ispirazioni che mi hanno portato a mettere in rime, emozioni a volte dolorose e
nostalgiche, a volte fantasiose e allegre…ma “ A MMÁNE A MMÁNE” non è riferito
solo a qualcosa che scorre nel tempo, ma anche al contatto che unisce come due mani che si stringono e
si accompagnano su una spiaggia o ci uniscono a ricordi indelebili …
E mentre
racconto…sorrido…ricamo …sogno… soffro e urlo in versi, usando il nostro amato
dialetto, a mano a mano termina anche questa nuova raccolta sperando anche
questa volta di catturare la vostra attenzione e trasmettervi le mie emozioni.
ANNA VOZZA.
Il 23 Novembre sara' presentato al Teatro Padre Turoldo di Taranto, e noi di TARAStv vi racconteremo, in esclusiva, l'evento con le nostre immagini.