Nell’ambito della quinta edizione dell’Hermes On Streets Winter’s Festival, giovedì 8 gennaio alle ore 11.30 presso la Sala Didattica della Biblioteca Comunale Pietro Acclavio, già Palazzo della Cultura, in Via Salinella #31 a Taranto, torna, con il XXII appuntamento, il ciclo “Classici DiVersi”, una serie di matinée dedicati ad autori classici (e meno classici) che hanno dato forma e colore alla diversità. Protagonisti dei precedenti incontri sono stati Saffo, André Gide, Robert Musil, Edward Morgan Forster, Herman Melville, Oscar Wilde, Hans Christian Andersen, Roberto De Simone, Paul Verlaine, Arthur Rimbaud, Sandro Penna, Yukio Mishima, Christopher Marlowe, Virginia Woolf, Dante Alighieri, Alda Merini, Thomas Edward Lawrence, Jorge Luis Borges. Christopher Isherwood, Apuleio, Sandro Botticelli.
Nel corso dell’incontro culturale ad ingresso libero e gratuito – che coinvolge alcuni studenti dell’I.C. XXV Luglio – Bettolo, del Liceo Archita, del’I.P.S.S. Liside, l’I.P.S.T. Cabrini, il L.E.S. Vittorino Da Feltre, il Liceo Aristosseno di Taranto, l’I.T.I. Pacinotti – il poeta, attore e formatore Luigi Pignatelli relazionerà sul Alan Turing, matematico, logico e crittografo britannico, considerato uno dei padri dell’informatica e uno dei più grandi matematici del XX secolo. Turing ideò una serie di tecniche per violare i cifrari tedeschi, incluso il metodo della Bomba, una macchina elettromeccanica in grado di decodificare codici creati mediante la macchina Enigma, così da salvare 14 milioni di persone, poiché ha reso possibile la fine della seconda guerra mondiale in maniera più celere. Morì suicida a soli 41 anni, in seguito alle persecuzioni subite da parte delle autorità britanniche a causa della sua omosessualità, all’epoca reato in Gran Bretagna. Costretto a scegliere tra il carcere e la castrazione chimica, per un anno intero Turing si sottopose a iniezioni di estrogeni, vide la sua libido calare e sviluppò una ginecomastia(crescita delle mammelle). Nonostante l’umiliazione che provava, continuò a lavorare nei campi in cui si era distinto. Ma durò poco: l’8 giugno 1954 fu trovato morto nella sua stanza, avvelenatosi con una melaal cianuro.