Ad
affermarlo, in una nota, è Massimiliano Stellato, Coordinatore Provinciale di
Centro Democratico.
Nella
assoluta convinzione - continua l'esponente del partito di Bruno Tabacci - che
ciascun progetto industriale che riguarda e riguarderà la provincia di Taranto
non dovrà impattare in alcun modo l'ambiente non vogliamo unirci ai cori di NO
senza calarci nel merito della questione.
I "no a
prescindere" ed i "no a priori" fanno parte di una politica che
si nega al dibattito, al dialogo, al confronto.
Dal punto di vista politico - afferma Stellato - ci
piacerebbe sapere se il SI a Tempa Rossa manifestato dal Presidente della
Provincia, esponente di Forza Italia, sia stato
espresso a titolo personale o quale sintesi della sua maggioranza nel consiglio
provinciale.
Prima di
esprimersi definitivamente, invece, Centro Democratico desidera capire, una
volta per tutte, se il progetto danneggia o meno l'ambiente jonico.
Sarebbe,
dunque, opportuno evitare di dividersi, come i tifosi sugli spalti di uno
stadio, e far emergere la volontà unanime della provincia di Taranto piegandosi
sulle carte per definire, con il piano industriale di settore, quali benefici
porterebbe la realizzazione del prolungamento del cosiddetto "pontile
petroli" e quali l'aumento della capacità di stoccaggio dello stabilimento.
Ci
piacerebbe sapere, dunque, - sostiene il Coordinatore CD - quanto e come
l'eventuale realizzazione del progetto possa influenzare la policy che
l'Autorità Portuale intende perseguire per dare il definitivo slancio a quello
che, ormai tutti, definiscono lo strategico volano dello sviluppo economico
della nostra provincia.
Vorremmo,
infine, capire - conclude Massimiliano Stellato - se, a prescindere dalle
compensazioni ambientali previste per legge e dalle attività di "pubblica
utilità" eventualmente concordate con le amministrazioni pubbliche, l'ENI
intende garantire vantaggi diretti e/o indiretti ad ogni singolo cittadino
come, ad esempio, la riduzione del costo del carburante a chi è residente nella
provincia di Taranto.