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sabato 3 maggio 2014

ROBERTA DI LAURA. IL SOGNO DI UNA RAGAZZA



 Roberta Di Laura si diploma ballerina professionista presso la Libera Università di Danza e Teatro davanti ai docenti LUDT e da Leonard Ajkun direttore dell’Ajkun Ballet Theatre di New York. Ammessa al CID (Consiglio Internazionale della Danza) riconosciuto dall’Unesco con sede a Parigi, ha vinto il Tauria Web Competition, il Premio Giacinto Leone, Concorso dal Web al Palcoscenico, Concorso online Le Stelle del Domani, dove ha ricevuto una menzione speciale dalla direttrice del Culpeper Ballet Theatre (USA). Ha studiato con Irina Sitnikova, docente dell'Accademia Vaganova di San Pietroburgo, con Daniel Agesilas, direttore del Conservatorio Nazionale Superiore di Musica e Danza a Parigi, con l’etoile Vladimir Malakhov, con i primi ballerini Arianne Lafita Gonzalvez, Vittorio Galloro.
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Parliamo di te, della passione per la danza.

La mia grande passione per la danza è iniziata quando ero piccola circa all’età di 6 anni. Fin da bambina mi piaceva molto ballare per esempio davanti alla televisione durante la sigla di un programma o quando c’era una canzone alla radio. Istintivamente iniziavo a muovermi a ritmo di musica. Molte bambine spesso iniziano la danza per volere della mamma o perché frequentano la scuola di danza con le amichette,  nel mio caso sono stata io a voler iniziare a danzare perché fin da piccola sentivo dentro di me il desiderio di esprimermi attraverso il movimento. Ricordo che fin da bambina compravo tanti libri di danza per studiare tutti i passi e i video dei balletti che guardavo per ore. Questa passione poi nel tempo è diventata sempre più forte e fin da subito ho capito che l’avrei voluta trasformare in una professione. Ho iniziato a prendere lezioni in scuole di danza locali dove ho avuto giusto le basi e poi è stato fondamentale studiare con maestri di fama nazionale ed internazionale per migliorare la tecnica e le conoscenze.

Il tuo stile di danza: hai preferenze?

Amo la danza nella sua totalità ma non nascondo di preferire la danza classica a tutti gli altri stili. La danza classica ha sempre esercitato su di me un grande fascino per i tutù, le scarpette da punta su cui si muovono le eteree ballerine, le trame dei balletti di repertorio e la fantastica musica classica che accompagna i balletti. Ogni volta che si interpretano i diversi ruoli del balletto classico si possono provare forti emozioni grazie alla storia e alle caratteristiche di ogni personaggio in cui è necessario immedesimarsi in quanto un balletto non va semplicemente danzato ma soprattutto interpretato. E poi non va dimenticato che la danza classica è la base di tutti gli altri stili.

Cosa deve avere una ballerina per essere un étoile?

Una ballerina per essere un ètoile deve avere innanzitutto una grande passione e una grande costanza durante tutto il suo percorso di formazione lungo e faticoso e soprattutto una grande determinazione che l’accompagni per questa difficile strada non priva di ostacoli che possono essere superati solo con  una ferrea volontà che impedisca di arrendersi alle prime difficoltà. Inoltre sono necessarie delle precise caratteristiche fisiche fondamentali per lo studio della difficile tecnica classica, una grande umiltà, doti artistiche, memoria e un talento naturale e innato.

La realtà italiana e quella della tua terra.

La danza in Italia attualmente non vive proprio un bel momento a causa di diversi fattori e spesso i giovani ballerini sono costretti ad andare via dall’Italia e recarsi all’estero per ottenere un contratto con una compagnia.  L’insegnamento della danza poi è completamente libero, non c’è una legge che imponga un diploma per insegnare e quindi chiunque può farlo anche senza le conoscenze necessarie mentre in altri paesi ad esempio per insegnare è obbligatorio il diploma. In ogni caso abbiamo tre grandi colossi quali La Scala di Milano, L’Opera di Roma e il San Carlo di Napoli che formano degli ottimi ballerini e ci sono sparse per l’Italia anche numerose scuole di danza private e anche compagnie che svolgono un ottimo lavoro.  Qui a Taranto la danza è molto trascurata, Taranto è una delle pochissime città che non ha una compagnia ufficiale che porti in giro per l’Italia spettacoli. Non c’è ad esempio una scuola di danza annessa ad un teatro con una proprio corpo di ballo che permetta agli allievi dopo il diploma di iniziare l’attività da ballerini professionisti. Tutto ciò è molto negativo perché spinge i giovani artisti a lasciare la propria città sia per studiare la danza sia per poter lavorare ma questo implica un sacrificio ed un costo non indifferenti e spesso i giovani sono scoraggiati. Sarebbe necessario che le istituzioni si impegnassero di più nel promuovere l’arte della danza con spettacoli ed eventi che avvicinino il pubblico a questo mondo e che facciano riscoprire il piacere di andare a teatro.

Un suggerimento ai ragazzi che vogliono avvicinarsi alla danza della tua città.

Il mio suggerimento è quello di avvicinarsi alla danza seriamente facendo molta attenzione a scegliere una scuola in grado di avviare professionalmente questo difficile studio e poi se possibile di fare esperienze in altre città per poter ampliare la propria formazione e vivere esperienze che spesso solo le grandi città possono offrire.  Mi sento anche di consigliare di non dimenticare del tutto la città di Taranto ma di essere presenti  e di dare il proprio contributo artistico per far crescere anche il proprio territorio.

Risultati importanti che hai raggiunto.

Uno dei risultati più importanti è stato quello di coronare il mio percorso di studi con il tanto atteso diploma in danza. Una delle esperienze più importanti che ho fatto dopo il diploma è stato lo stage-seminario presso l’Accademia della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano un’esperienza fantastica che mi ha insegnato molto e di cui ho un bellissimo ricordo. Mi sono state attribuite diverse borse di studio per numerosi eventi ad esempio Dance Fusion (Lecce), Salerno Danza D’Amare, l’Eurhop Dance Camp di Battipaglia, una borsa di studio per un intero anno in un’accademia in Brasile a cui ho rinunciato per il momento per non interrompere la carriera universitaria ma la direttrice mi ha assicurato di poter  usufruire di questa borsa non appena sarò libera dagli studi. Ricordo con piacere di aver ballato al palazzo della Cultura di taranto in occasione del 150° Anniversario dell’Unità D’Italia, al Concerto Natalizio presso il Teatro Orfeo organizzato da Il Palio di Taranto e recentemente all’evento Creatività Donna in qualità di eccellenza femminile nel settore danza.

E poi hai rinunciato a cosa nella vita?

Per la danza posso dire di aver rinunciato alla semplicità della vita delle altre ragazze della mia età perché la danza è sempre un gran impegno, una grande sfida con se stessi e non lascia molto tempo per sé. Per la danza si rinuncia a tanto della propria vita per questo se si intraprende questa strada bisogna essere ben motivati. Fin da piccola mi sono sempre sacrificata moltissimo studiando fio a tardi per poter conciliare la scuola con la danza impegnandomi molto seriamente in entrambi i campi e ottenendo brillanti risultati anche nell’impegnativo Liceo Classico che ho terminato conseguendo la maturità con il  massimo dei voti. La danza è un sacrificio continuo sia fisico che mentale, porta tante soddisfazioni ma impone anche molte limitazioni e una ferrea disciplina. Ho trascurato gran parte della mia adolescenza, le amicizie, i divertimenti ma sono fiera della mia scelta e non ho nessun rimpianto.

Quando non danzi, cosa fai per stare in forma?

Ogni giorno ho la mia lezione di danza come fanno tutti i ballerini, mi alleno sempre con costanza perché è fondamentale eseguire tutti i giorni gli esercizi della danza classica per non perdere l’allenamento e migliorare sempre più la tecnica. Alla quotidiana lezione di danza affianco spesso anche esercizi del metodo Pilates davvero utile per l’attività da ballerina e naturalmente una sana alimentazione.

Progetti futuri

I progetti futuri sono tanti. Innazitutto spero di raggiungere presto l’obiettivo della laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo che studio all’Università “La Sapienza di Roma”, una facoltà che mi appassiona molto e che ogni giorno si rivela la scelta migliore che potessi fare. Tra i miei progetti c’è sicuramente la volontà di continuare a perfezionarmi ancora di più perché non si finisce mai di imparare e ogni volta che ho la possibilità di studiare con grandi maestri imparo sempre qualcosa. Il progetto che mi piacerebbe realizzare in assoluto sarebbe quello di fondare una mia compagnia di danza e poter dare vita a numerosi spettacoli sia di repertorio classico sia mie creazioni in Italia e perché no anche all’estero continuando così la mia attività da ballerina professionista. Ho già intrapreso la via dell’insegnamento della danza, un’attività che mi appassiona moltissimo perché adoro poter trasmettere le mie conoscenze, la mia passione per la danza agli altri e sicuramente l’idea di poter formare in futuro dei bravi ballerini e guidarli in questo fantastico percorso, comprendere le ansie e le paure che ho avuto anche io devo dire che mi entusiasma molto. Attualmente con grande felicità e nonostante sia molto giovane ho già avuto delle proposte per insegnare in delle scuole di danza ben avviate in diverse regioni d’Italia e sto valutando seriamente l’idea di trasferirmi anche se per il momento devo sempre tener conto dell’Università che soprattutto nel periodo degli esami assorbe molto del mio tempo. Un altro progetto per il futuro è quello di poter avere un giorno un’accademia di danza tutta mia come da tradizione per ogni ballerino a conclusione della propria carriera da professionista e affiancare ciò all’attività di organizzatrice di eventi o di critica di danza che il mio corso di laurea potrebbe permettermi di diventare. Attualmente sto lavorando a due progetti per i prossimi Congressi CID che si terranno ad Atene e Tokyo nei prossimi mesi. Mi sto dedicando ad un breve saggio dal titolo “The importance of a good teacher for the future dancer” da presentare ad Atene previa approvazione del Consiglio. In seguito mi piacerebbe molto presentarlo anche a Taranto e dare vita ad un bell’evento di danza nella nostra città.

Concludi con un pensiero.


Ritengo di essere stata molto fortunata ad “incontrare” nel mio percorso di vita la danza perché mi accompagna costantemente e non mi fa sentire mai sola. Nonostante tutte le difficoltà che si incontrano in questo mondo la danza mi riempie di soddisfazioni e mi pone sempre obiettivi da raggiungere dando un senso a tutto quello che faccio. Forse noi artisti non saremo ricchi di cose materiali ma siamo ricchi di sogni ed emozioni e ciò ci basta.
MASSIMILIANO RASO
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