Sono ventiquattro, 11 in carcere e 13 ai domiciliari, le ordinanze disposte dal gip del Tribunale di Lecce su proposta della Procura antimafia di Lecce, nei confronti di altrettante persone accusate di far parte di una organizzazione criminale dedita alla produzione e commercializzazione via internet di merce contraffatta.
Le indagini sono state condotte da militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Taranto, in collaborazione con altri reparti del Corpo. Le indagini, cominciate a gennaio del 2009, hanno approfondito gli elementi acquisiti dai gestori di dati telematici, riferiti ad alcuni utilizzatori di indirizzi Ip attraverso i quali veniva effettuata la commercializzazione di calzature e capi di abbigliamento con marchi contraffatti di note aziende internazionali.
Mediante intercettazioni telefoniche e telematiche, e' emersa l'esistenza del gruppo criminale, costituito prevalentemente da persone di origine campana, che si servivano di due opifici a Maddaloni (Caserta) e Casoria (Napoli), all'interno dei quali vi erano attrezzature e macchinari utilizzati per l'attivita' illegale di produzione di merce contraffatta. Coinvolti anche quattro cinesi, titolari di un deposito ed attivita' a Montecatini Terme (Pistoia), presso i quali venivano importati e distribuiti prodotti contraffatti. L'operazione e' stata denominata 'Masaniello'.
Le indagini sono state condotte da militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Taranto, in collaborazione con altri reparti del Corpo. Le indagini, cominciate a gennaio del 2009, hanno approfondito gli elementi acquisiti dai gestori di dati telematici, riferiti ad alcuni utilizzatori di indirizzi Ip attraverso i quali veniva effettuata la commercializzazione di calzature e capi di abbigliamento con marchi contraffatti di note aziende internazionali.
L'organizzazione commercializzava i prodotti contraffatti utilizzando propri emissari in Puglia, Campania, Calabria, Sicilia, Lazio, Toscana e Veneto. Veniva utilizzata, ad esempio, la rete internet, attraverso canali telematici creati 'ad hoc', quale strumento per la pubblicizzazione di annunci di merce contraffatta, nei settori dell'abbigliamento ed accessori, nonche' delle calzature; metodi di pagamento per i quali i destinatari sono risultati essere dei prestanome; utenze telefoniche intestate a stranieri prestanome o a nomi di fantasia.
FONTE: http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Puglia/Taranto-prodotti-contraffatti-venduti-sul-web-24-arresti-in-varie-regioni_321238075818.html