Non è stata dovuta alle conseguenze del lungo viaggio dalla Germania a Chiatona, nella marina di Palagiano, la morte per arresto cardiaco del bimbo di un anno e mezzo che era stato trasportato d'urgenza all'ospedale Santissima Annunziata di Taranto dopo aver avuto attacchi di vomito e febbre alta.
Lo si è appreso al termine dell'autopsia, che ha consentito anche di escludere malattie congenite, eseguita oggi dai medici legali Domenica Laviola e Luigi Strada. Fino ad ora non risultano esserci indagati. «È stata - ha spiegato Laviola - una autopsia bianca, nel senso che non è emerso nulla di particolare. Non ci sentiamo di escludere problemi legati alla disidratazione, ma bisognerà attendere l'esito degli esami istologici. Dovremo studiare le cartelle cliniche e valutare l'esame del sangue effettuato durante il breve ricovero del piccolo». Il medico legale ha aggiunto che «il viaggio dalla Germania è stato fatto di notte e nelle 24 ore successive ci risulta che il bimbo sia stato bene. La famiglia è arrivata sabato dalla Germania. Il giorno dopo sono andati al mare e in serata il bambino ha avuto la febbre. Lunedì i genitori lo hanno tenuto in casa e nel pomeriggio lo hanno accompagnato in ospedale per accertamenti».
Dopo un primo controllo, i genitori avrebbero rifiutato il ricovero, per poi tornare in ospedale nella notte quando le condizioni del bambino erano peggiorate. All'esame autoptico, eseguito nell'ospedale di Taranto, hanno partecipato solo i consulenti tecnici nominati dal pm Lelio Festa.