L’inciviltà di alcuni pregiudica il benessere di molti. E’ questa l’amara sintesi dell’azione portata a termine dagli uomini della Guardia costiera e della sezione nautica della Questura di Taranto, che nella nottata di giovedì scorso ha denunciato quattro persone, a bordo di due imbarcazioni, per pesca di frodo, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento ambientale. Utilizzare delle bombe al tritolo, oltre che essere pericoloso, risulta anche distruttivo per il già fragile ecosistema del Mar Piccolo, che disgraziatamente deve già fare i conti con l’inquinamento delle proprie acque e la conseguente infertilità della propria fauna marina.
Intorno alle 21 di giovedì, anche grazie alle segnalazioni di numerosi cittadini onesti, le Forze dell’ordine hanno effettuato mirate perlustrazioni del litorale del Mar Piccolo, in attesa di scovare qualche pescatore di frodo. Non hanno dovuto attendere molto. Poco dopo infatti sono state individuate due imbarcazioni a motore, ognuna di esse con a bordo due persone, che all’interno del secondo seno del Mar Piccolo, hanno fatto esplodere un totale di 7 ordigni rudimentali, in due distinte tranche da 4 e da 3 esplosioni.
TARANTOOGGI
Intorno alle 21 di giovedì, anche grazie alle segnalazioni di numerosi cittadini onesti, le Forze dell’ordine hanno effettuato mirate perlustrazioni del litorale del Mar Piccolo, in attesa di scovare qualche pescatore di frodo. Non hanno dovuto attendere molto. Poco dopo infatti sono state individuate due imbarcazioni a motore, ognuna di esse con a bordo due persone, che all’interno del secondo seno del Mar Piccolo, hanno fatto esplodere un totale di 7 ordigni rudimentali, in due distinte tranche da 4 e da 3 esplosioni.
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