Il mare di Taranto è la culla ideale per i cuccioli di delfini. Strano a dirsi nel momento in cui la città pugliese è diventata l'emblema dell'inquinamento industriale, dopo il sequestro degli impianti dell'Ilva. Eppure è così. La scoperta è stata fatta da un gruppo di appassionati che da tre anni studiano i cetacei che vivono nel Golfo Ionico. Per questo hanno dato vita all'associazione Jonian Dolphin Conservation.
"Nel 98% delle nostre escursioni in mare - spiega Vincenzo Prunella, ricercatore universitario e responsabile scientifico dell'associazione - abbiamo avvistato i delfini. Dopo ferragosto erano scomparsi. Ma solo nei giorni scorsi abbiamo compreso il perché. Al tramonto abbiamo notato un gruppo di numerosi cuccioli di Stenella che si muovevano sotto la protezione del branco". In pratica i delfini erano scomparsi per riprodursi. Poi sono tornati nuotare e gli esperti del gruppo li hanno prontamente avvistati, filmati e fotografati.
"La lunghezza dei cuccioli è di circa 90 centimetri - continua Prunella
- e questo dimostra che sono nati da pochi giorni nelle nostre acque. L'avvistamentoconferma quanto la nostra associazione ha documentato da tempo. Ovvero che il Golfo di Taranto è una delle pochissime 'feeding ground' del mondo, ovvero una zona in cui la "Stenella striata", trova le condizioni ambientali e alimentari per vivere e riprodursi". Ma i delfini sono gli unici cetacei che bazzicano nel mare sul quale si affaccia Taranto. "Da tre anni accompagniamo i turisti ad ammirare i delfini, che sono il simbolo della nostra città" - spiega Carmelo Fanizza, presidente dell'associazione. "Ma spesso avvistiamo anche balenottere, verdesche e squali elefanti. La verità è che il mare di Taranto è una grande ricchezza e che la natura riesce a sconfiggere anche l'inquinamento. Noi crediamo in questo patrimonio e vogliamo valorizzarlo. I delfini li abbiamo visti anche nuotare davanti alle ciminiere dell'Ilva. Quell'immagine per noi è la speranza di un futuro diverso per Taranto".
"Nel 98% delle nostre escursioni in mare - spiega Vincenzo Prunella, ricercatore universitario e responsabile scientifico dell'associazione - abbiamo avvistato i delfini. Dopo ferragosto erano scomparsi. Ma solo nei giorni scorsi abbiamo compreso il perché. Al tramonto abbiamo notato un gruppo di numerosi cuccioli di Stenella che si muovevano sotto la protezione del branco". In pratica i delfini erano scomparsi per riprodursi. Poi sono tornati nuotare e gli esperti del gruppo li hanno prontamente avvistati, filmati e fotografati.
"La lunghezza dei cuccioli è di circa 90 centimetri - continua Prunella