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martedì 4 settembre 2012

COSTRETTA A PAGARE PER VEDERE IL FIGLIO


«Se vuoi vedere tuo figlio mi devi dare 4mila euro», il ricatto assurdo non sarebbe stato rivolto da uno sconosciuto sequestratore ma dal padre del suo bambino con il quale aveva condiviso una storia sentimentale poi finita.
La donna, ormai stanca di minacce, ricatti e proibizioni, questa volta non si è fatta sopraffare. Ha denunciato tutto ai carabinieri di Taranto che intervenuti proprio mentre l’uomo riceveva i soldi hanno posto fine all’ennesima storia di litigi ed abusi in ambito familiare.
A dover rispondere di estorsione sarà un 55enne tarantino, volto noto alle forze dell’ordine per una serie di precedenti, nei cui confronti è scattato l’arresto.
L’incredibile richiesta sarebbe stata rivolta dal 55enne alla sua ex convivente, una 40enne di origine moldava e da tempo residente a Taranto. Dalla loro relazione, circa sette anni fa, era nato un bambino. Ma, stando a quanto ricostruito dai carabinieri della Stazione Taranto Principale, l’uomo aveva avuto in affidamento il loro figlio, quando la madre era andata nel Nord Italia per motivi di lavoro.
La povera donna che era giunta in Italia all’incirca una decina di anni fa con la speranza di trovare un lavoro per vivere e mantenere la famiglia di origine, rimasta in Moldavia, ha invece dovuto fare i conti con tutt’altro destino.
Aveva sì trovato lavoro, da badante come tante altre sue connazionali, e persino un amore. Almeno così credeva all’inizio. Dalla storia di convivenza era nato anche un bambino. Poi sono arrivati i primi screzi con il convivente, i litigi sempre più frequenti e pesanti, sino a portare i due alla separazione. Quindi la contesa del piccolo, il cui affidamento è andato al padre.
La donna, come qualunque madre, non ha mai rinunciato al figlio chiedendo spesso all’ex e padre del piccolo di poter incontrare il bambino, per trascorrere con lui qualche ora e fargli sentire comunque il suo affetto e la sua presenza.
Richieste che l’ex convivente avrebbe quasi sempre respinto con una serie di scuse. Sino ad arrivare persino a minacce e proibizioni illegittime, a detta della donna. L’altro giorno quella più inaspettata ed assurda: il pagamento di 4mila euro per poter vedere il figlio per una-due ore. La malcapitata avrebbe cercato in tutti i modi di far capire al 55enne che si trattava di una pretesa impossibile da accontentare, oltre che illegittima, tanto più che la cifra richiesta era per lei esosa. Ma lui non avrebbe desistito in alcun modo.
Ormai stanca di quanto da tempo era costretta a subire e soprattutto a vedersi negare il diritto di riabbracciare il figlio, si è rivolta ai carabinieri.
I militari, di fronte ad una storia paradossale, hanno deciso di adottare tutte le precauzioni del caso per assicurarsi la veridicità di quanto a loro denunciato. Capito che la donna non mentiva, hanno quindi deciso di appostarsi ed assistere allo “scambio”.
Così sabato pomeriggio, ben nascosti, si sono fatti trovare all’appuntamento che il 55enne aveva fissato con l’ex convivente. Quando hanno visto che l’uomo prendeva in consegna la somma di denaro (le banconote erano state tutte fotocopiate) richiesta per l’assurdo baratto, sono entrati in azione. Lo hanno bloccato ed accompagnato in caserma.
Per l’uomo è scattato l’arresto. E’ stato sottoposto ai domiciliari su disposizione del pm di turno, dottor Remo Epifani.

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