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lunedì 13 agosto 2012

MONTI MANDA I SUOI MINISTRI A TARANTO


Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha deciso di inviare a Taranto i ministri dell'Ambiente Corrado Clini e dello Sviluppo Corrado Passera per un sopralluogo sul sito industriale Ilva. I ministri andranno a Taranto gia' venerdi' 17 per un primo esame. Monti poi, che restera' in stretto contatto con i ministri, ha intenzione di far esaminare il quadro giuridico della vicenda e di verificare di conseguenza gli spazi di azione che ci sono per il governo.
MINISTRO GIUSTIZIA ACQUISISCE PROVVEDIMENTI GIP TARANTO
Il ministro della Giustizia Paola Severino si accinge a chiedere l'acquisizione dei due provvedimenti con cui il Gip del tribunale di Taranto, Patrizia Todisco, ha ribadito il sequestro degli impianti dell'Ilva ed ha inoltre revocato la nomina di Bruno Ferrante (attuale presidente dell'Ilva, ndr) dall'incarico di custode dello stabilimento. L'acquisizione dei provvedimenti - si apprende da fonti del dicastero di via Arenula - e' motivata dalla necessita' di una valutazione degli atti per quanto di competenza del ministero della Giustizia.
PASSERA, CHIUSURA IMPIANTI DANNO IRREPARABILE
"Il Governo sta seguendo costantemente e con la massima attenzione la difficile e complessa questione dell'Ilva di Taranto". E' quanto si legge in una nota del ministro dello Sviluppo Corrado Passera. Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e il sottosegretario Claudio De Vincenti stanno seguendo direttamente l'evolvere della vertenza insieme ai ministri Clini e Severino e tenendo costantemente informato il Presidente del Consiglio Mario Monti. Passera afferma anche che la chiusura dell'impianto sarebbe "un danno irreparabile" e che "nulla sara' lasciato intentato". "Il Protocollo di Intesa firmato tra ministeri e istituzioni locali e le ingenti risorse gia' messe a disposizione per il risanamento ambientale sono la dimostrazione concreta dell'ampio impegno istituzionale e politico per superare e risolvere definitivamente le problematiche che hanno portato al sequestro". "Proprio per questo - prosegue la nota - e' assolutamente necessario evitare la chiusura e lo spegnimento degli impianti, cosa che causerebbe danni irreparabili dal punto di vista economico, occupazionale e sociale. Nulla sara' lasciato intentato per evitare un tale evento". "Serve grande senso di responsabilita', da parte di tutti.
  Risanamento ambientale, produzione sostenibile e lavoro - conclude la nota - devono essere gli elementi portanti di una strategia unitaria che permetta all'azienda e ai suoi lavoratori di continuare a produrre. Proprio per perseguire questo obbiettivo, le istituzioni e le parti interessate torneranno a riunirsi in una serie di incontri programmati a breve".
FERRANTE INCONTRA DOMANI I SINDACATI
Il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, incontrera' domani a Taranto i segretari dei sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm. Si fara' il punto della situazione dopo gli ultimi due provvedimenti del gip Patrizia Todisco che impone all'Ilva di fermare gli impianti per risanarli, escludendo ogni facolta' d'uso a fini produttivi, e revoca allo stesso Ferrante la nomina a custode giudiziale (sia pure con competenza sulle aree non sequestrate) dopo che l'azienda ha annunciato ricorso al Riesame. Probabile che l'azienda illustri ai sindacati cosa pensa di fare se la stretta del gip dovesse tradursi operativamente nella fermata degli impianti e nel blocco della produzione. L'Ilva, che si e' sempre augurata di poter produrre e risanare gli impianti contestualmente, ha piu' volte detto e ribadito che gli impianti fermi creano una prospettiva di insostenibilita' per la prosecuzione dell'attivita' aziendale. Allo stato comunque non ci sono provvedimenti di cassa integrazione e di mobilita', ma a questi si potrebbe arrivare se gli impianti saranno effettivamente fermati. Dopo l'incontro col presidente dell'Ilva, i sindacati si riuniranno per decidere che fare.
 
STUDIO ISS, A TARANTO +15% MORTALITA' TUMORI
Il tasso di mortalita' per tumore nella zona di Taranto e' superiore alla media del 15%, in particolare per il tumore al polmone (+30%).
  E' quanto si legge nell'indagine epidemiologica 'Sentieri', coordinata dall'Istituto Superiore di Sanita', che verra' presentata il 18 settembre al ministero della Salute. Un dato legato all'inquinamento prodotto dall'Ilva: "Molteplici studi di monitoraggio ambientale e campagne di misura delle emissioni industriali effettuati nell'area di Taranto - sottolinea il rapporto - hanno evidenziato un quadro di inquinamento ambientale diffuso, ma anche il contributo rilevante del polo industriale cittadino, in particolare il complesso dell'acciaieria, ai livelli ambientali di inquinanti di interesse sanitario". Dallo studio emerge anche un tasso di mortalita' per malattie respiratorie del 10 per cento superiore alla media, mentre si registra un eccesso del 15% per gli uomini e 40% per le donne di mortalita' per malattie dell'apparato digerente. Infine, 15% in piu' di mortalita' legata a malformazioni congenite. (AGI) .

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