La questione Ilva di Taranto al centro della “Operation Green Rights”, l’ultimo attacco hacker sferrato in Italia da Anonymous. I pirati informatici hanno violato il sito del Comune di Taranto e quello dell’acciaieria e persino pubblicato un comunicato stampa in italiano e inglese per chiedere il rispetto dei diritti dei lavoratori e dei cittadini:
Lo sappiamo, e lo sapete, acciaierie come l’Ilva provocano malattie terribili.Guardiamoci attorno: le amministrazioni comunali, provinciali e regionali hanno abbandonato Taranto; stanno trasformando la città in una discarica a cielo aperto. In pochi anni sono stati costruiti 4 inceneritori. Che futuro possiamo avere in queste condizioni?OPERAIO.Nessuno è moralmente autorizzato a chiederti di sacrificare la vita; neanche tua moglie o i tuoi figli. Nessun ideale o bisogno materiale vale la tua esistenza.Operai, occupiamo la fabbrica e sabotiamo ogni impianto!.
Il sito Web del Comune è stato bloccato per qualche minuto mentre a quello dell’azienda è stato sottratto il database contenente moltissimi indirizzi mail. Indirizzi appartenenti soprattutto a giornalisti locali e nazionali, oltre quelli dei dipendenti dell’acciaieria.
Tutto questo a poche ore dalla decisione del Tribunale del Riesame che ha deciso che l’Ilva resta aperta ma solo per permettere l’esecuzione dei lavori di ammodernamento degli impianti. Anche se, a dire il vero, sindacati, manager e persino giornalisti si stanno concentrando su un dibattito assurdo.
Quello, cioè, se la decisione del Riesame permetta o meno la continuazione della produzione. Chiunque si faccia una domanda del genere dovrebbe prima rispondere a un altro quesito: come è possibile fondere metalli in un forno mentre tecnici e operai lavorano all’ammodernamento del forno stesso?
Fonte: Anonymous Italia