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martedì 17 luglio 2012

I LAVORATORI ILVA SI RIVOLGONO ALL'ONOREVOLE VICO

Guardavo la tv qualche sera fa, cosa che faccio raramante ormai, e mi trovai  per caso sul canale 15 (studio 100), altra cosa che già evitavo in passato...notai facce riprese a me note:il capo del SIL-Ilva, alcuni dipendenti, un ex delegato Fiom, approdato nel PD, divenuto assessore al comune di Crispiano, svestito, pertanto, dei panni di RSU, dedito, ormai, al "mestiere" del politico e del servile compito di stendere il tappeto e le rose sotto i piedi di chi potrebbe favorire i propri obiettivi.
E' il solito gioco di chi, pensando alle prospettive personali ed al proprio futuro politico, non usa vergognarsi di esistere. Erano lì, gli operai,il capo del servizio di prevenzione dell'Ilva, l'asessore comunale...tutti che  pendevano dalle labbra dell'On. Vico, tutti in finta tenuta di esseri speranzosi e, non avrei dubbi, utilizzati, pagati e "costretti" dall'azienda, per collaborare alla realizzazione di un preciso disegno:Riva e i suoi adepti non vanno condannati, i giudici stiano attenti!!!
Con tutto il rispetto per le preoccupazioni dei tanti lavoratori Ilva che in questo frangente ascoltano campane di ogni chiesa, caldeggiati dai loro stessi capi in questo particolare momento, alcune riflessioni devono essere fatte.
I lavoratori, gli operai, gli impiegati, non sono meno responsabili di altri se oggi si è arrivati al capolinea di una corsa forsennata al profitto. I sindacalisti, peggio, poichè hanno seguito ordini di scuderia e linee guida dettati dai loro segretari, pagati per tacere,per non vedere, per non parlare, per non sentire. Sono chiaramente dispiaciuto, preoccupato per il futuro degli perai, meno che per quello degli impiegati e dei dirigenti, ma qualche domanda me la pongo e la pongo:"DOV'ERANO GLI OPERAI, GLI IMPIEGATI, I DIRIGENTI, I SINDACALISTI, VICO E L'ASSESSORE DI CRISPIANO (EX RSU FIOM), QUANDO BATTISTA,SEMERARO,RIZZO E RANIERI, LOTTAVANO SENZA VIA DI SCAMPO CONTRO UN SISTEMA NEMICO DEL DIRITTO,DELLA SICUREZZA,DELLA SALUTE, DELLA VITA??? Erano lì...a godersi momenti felici, a chinare la testa per un misero premio in denaro a fine anno, a conncorrere alla realizzazione dei records di produzione in barba al pericolo, alla sicurezza, alla dignità. Oggi, siamo tutti bravi, tutti preoccupati per il posto di lavoro, per la propria famiglia, giustamente. Vico è anche preoccupato per i consensi, lasciatemelo dire:i voti degli operai contano. L'assessore ha bisogno di visibilità, ovvio per chi tenta la scalata e, quindi, quale miglior palco se non quello della soffferenza per dimostrare attaccamento ai problemi della società? Capisco perfettamente quello che serpeggia in fabbrica. Comprendo lo stato d'animo di chi è appoggiato al salario sicuro. Capisco anche l'On. e l'assessore che devono garantirsi il futuro nella politica. Ma soprattutto penso a tanti bambini innocenti, malati di leucemia, di cancro. Penso alle donne che temono l'allattamento del proprio figlio, per la potenziale presenza di diossina nel latte materno. Penso a quei pensionati Ilva che si godono per breve tempo il diritto, dato che si sono ammalati e sono poi deceduti per le metastasi. Penso anche che i vari Di Leo, Murri, Franco, Occhinegro, Mingolla e tanti altri operai che hanno trovato la morte sul lavoro. Penso alla necessità di formare una vera coscienza umana, prima che politica e sindacale, negli operai, i quali hanno lasciato troppo correre nei tempi in cui, senza crisi, non hanno ragionato sulla realizzazione, insieme, di una politica seria sulla sicurezza, sulla democrazia, sul diritto e sul rispetto delle regole. Oggi è tardi per piangere e, ancora una volta, mi sarà perdonato, vedo una categoria di lavoratori senza dignità, pronta a farsi strumentalizzare da chiunque, pur di restare umili servitori e mai protagonisti, solidali, principali attori delle conquiste.
Ad majora.
17 luglio 2012                  Lorenzo Semeraro.

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