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sabato 7 luglio 2012

FABIO MATACCHIERA E LA SUA LOTTA VENTENNALE CONTRO L'INQUINAMENTO

DEDICATO A TUTTI I MIEI DETRATTORI (anche a qualche giornalista) E AGLI PSEUDO AMBIENTALISTI CHE MI CONTESTANO PERCHE' RIMANGO UN CANE SCIOLTO CHE NON SI E' FATTO LEGARE DAI LORO LACCI E DA QUELLI DELLA POLITICA.
Molti mi accusano di aver scoperto l'acqua calda poichè certi fatti sarebbero noti sin dai primi anni del 2000, come dicono in molti. Voglio ricordare a tutti quelli che sono soliti denigrare il mio" lavoro di ambientalista" che già nel 1991 (21 ANNI FA!!!) feci analizzare i fanghi raccolti davanti agli scarichi Ilva. Dovetti inviare i campioni da esaminare ad un laboratorio specializzato di Siderno (visto che a Taranto nessuno voleva prendersi la responsabilità di farlo) ed il risultato analitico fu impietoso. Secondo il vecchio ed allora vigente DPR 915/82, quei fanghi venivano classificati come "FANGHI TOSSICO NOCIVI". Fui tra i primi con l'Ass.Caretta caretta, di cui ero presidente e fondatore a lanciare l'allarme IPA e Metalli pesanti. Tra gli ipa spiccava il famigerato benzo(a)pirene che quasi nessuno allora sapeva cosa fosse e di cui adesso tutti parlano. Le analisi furono eseguite a nostre spese. Per quanto riguarda, invece, la modalità di prelievo dei campioni di sedimento effettuata pochi giorni fa, si è preferito usare il retino a strascico per prelevare la parte superficiale dello strato fangoso per verificare se esistono, come fortemente ipotizzato, situazzioni di bioaccumulo di sostanze inquinanti in atto o recenti. Utilizzare il campionamento con benna o carotatore ci avrebbe portato a prelevare il sedimento più profondo che avrebbe potutto rappresentare una situazione pregressa. 

FABIO MATACCHIERA

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