
PAURA PER IL SUD - Ora però, stando alle parole di Alessandro Martelli, direttore del centro di ricerche dell'Enea di Bologna e che fa parte del gruppo di ricercatori, interpellato dal Tgr Leonardo, dopo Ferrara a fare paura sarebbe il sud. Gli studiosi, infatti, temono che possa verificarsi nel meridione un terremoto di addirittura 7,5 gradi di magnitudo. Come ha dichiarato anche a RaiNews, Martelli è preoccupato «per il Sud Italia - dice -, Sicilia e Calabria in particolare. Ci sono tre diversi algoritmi di previsione, due elaborati da esperti nazionali e uno da sismologi russi, concordi nel prevedere un forte evento sismico in questa zona, in un arco di tempo che va da pochi mesi ad un anno, forse anche due».
IL METODO - Il metodo, infatti, si basa sul lavoro con due algoritmi che individuano nell’attività moderata i precursori di un terremoto. «Questi strumenti - dice Martelli - non sono in grado di permettere evacuazioni o cose simili, ma sono utili per verificare lo stato di sicurezza di strutture importanti per organizzare la protezione civile e la popolazione. Si tratta di metodologie in fase di sviluppo avanzato ma che non sono ancora ben accette».
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